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GP3
ALEX FONTANA
Massimo Costa
Photo 4/Media GP3/Media Renault
Può accadere anche questo nel motorsport
moderno. Di correre in GP3 e di cambiare
nel corso di una sola stagione ben tre inge-
gneri. Un record, certamente negativo, e
che ha finito per rovinare l’annata di Alex
Fontana, ragazzo di Lugano al secondo
anno nella serie, appartenente al program-
ma Junior Lotus e in forza al teamART: “E’
stata una stagione di alti e bassi”, spiega, “e
purtroppo non doveva andare così. A inizio
campionato ho commesso degli errori
imperdonabili, sbagliando alcune partenze
di gara 1 e si sa che in GP3 se cominci male
poi ti porti dietro il brutto risultato in gara
2, non essendovi una qualifica per quella
corsa perché lo schieramento si basa sui
risultati della prova del sabato”. Ma Fonta-
na ha incontrato anche altre problemati-
che: “Praticamente sono dovuto ripartire
da zero per tre volte. Ho lavorato con un
ingegnere nei primi quattro eventi, poi me
ne è stato assegnato un altro per due
appuntamenti e infine un terzo a Sochi e col
quale lavorerò anche nella tappa finale di
Abu Dhabi”. Una ART che pare il governo
italiano in quanto a cambiamenti al timo-
ne…
Fontana aveva chiesto fin dai test pre-cam-
pionato di disporre di un ingegnere diver-
so da quello assegnatoli, ma gli hanno
risposto che non era nelle loro intenzioni.
Salvo poi rendersi conto, in ritardo, che sì,
Alex meritava di essere seguito in altra
maniera. Et voilà, improvvisamente, a Spa,
è arrivato un sesto e un terzo posto grazie
anche al fatto che Fontana aveva utilizzato
un set-up personale, non quello standard,