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WEC
GARA AD AL SAKHIR
Filippo Zanier
Vincere il titolo mondiale con la peggior prestazione dell'anno: nel
motorsport succede anche questo. Per verificare provate a citofo-
nare a casa Buemi-Davidson. I due, in coppia per tutta la stagione
sulla Toyota numero 8 (insieme a Nicolas Lapierre, che però dal
Fuji in poi è stato messo da parte) si sono presi il titolo iridato pilo-
ti del WEC chiudendo la 6 Ore del Bahrain all'undicesimo posto
assoluto, a 18 giri dalla TS040 di Wurz-Sarrazin-Conway vincitri-
ce della corsa. Colpa di un alternatore capriccioso, che per venire
sostituito ha richiesto una sosta di ben 31 minuti, mettendoli fuo-
ri dalla corsa per il podio. Pur senza obiettivi immediati, una vol-
ta che i meccanici hanno riparato il danno i due hanno comunque
ripreso la pista sperando di riuscire a raccogliere qualche punto.
Alle fine, e soltanto grazie al fatto che la LMP2 del team Oak Chi-
na era trasparente ai fini del punteggio in quanto Wild Card, per
la numero 8 è arrivato il punto del decimo posto. Uno solo, anche
stiracchiato a dirla tutta, ma che combinato alla prestazione opa-
ca delle Audi è stato sufficiente a garantire la certezza matemati-
ca del titolo. Ironie a parte, non è comunque davvero il caso di smi-
nuire l'impresa di Sebastien ed Anthony. Il loro successo è stato
infatti più che meritato frutto di una stagione da dominatori: del-
le sette gare disputate fino ad oggi ne hanno infatti vinte quattro,
chiudendo terzi in altre due occasioni. Se Marcel Fassler, André
Lotterer e Benoit Treluyer sono riusciti a rimanere in corsa così a
lungo è solo grazie al successo conquistato a Le Mans, gara che per
questioni di durata e prestigio garantisce punteggio doppio.