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SUPER GT
GARA A MOTEGI
Filippo Zanier
"Vincere il terzo titolo sarebbe incredibile,
l'obiettivo di una carriera. Nessun europeo
ci è riuscito prima, e vorrebbe dire avere
raggiunto Motoyama, il pilota che quando
arrivai in Giappone era il mio punto di rife-
rimento". Parole di Ronnie Quintarelli, che
il pilota veronese aveva confidato a Italia-
racing due mesi fa, quando la 1000 km di
Suzuka era appena andata in archivio con
un bel secondo posto e alla chiusura del
campionatomancavano due gare. Domeni-
ca 16 novembre, più di 60 giorni dopo, l'im-
presa è realtà: Quintarelli ha vinto, peral-
tro dominando, l'ultima corsa della stagio-
ne aMotegi e così facendo ha portato a casa
il terzo titolo Super GT della carriera,
affiancando i tre piloti giapponesi più vin-
centi di sempre (Satoshi Motoyama, Juichi
Wakisaka e Yuji Tachikawa). Un risultato
da incorniciare, maturato alla fine di un
weekend che ha dimostrato appieno la
superiorità del team Nismo. Finalmente
libera dalle zavorre legate ai risultati prece-
denti, regola speciale che il Super GT appli-
ca nell'ultima gara dell'anno, la GT-R
numero 23 guidata dall'italiano e dal com-
pagno Tsugio Matsuda ha potuto sfodera-
re appieno la propria competitività lascian-
do alla concorrenza soltanto le briciole: pri-
mi nelle prove libere, primi in qualifica e
primi in gara, chiusa con 51" di vantaggio
sull'avversario più vicino. Un dominio vero
e proprio, che ha permesso al duo Nissan
di ribaltare un pronostico che non li vede-
va certo come favoriti: se infatti con venti
punti ancora da assegnare Quintarelli e
Matsuda erano assolutamente in corsa per
la corona, staccati di sei punti dalla testa
della classifica, non si può negare che le
quotazioni dei due fossero in leggero calo
dopo la gara di Buriram, in cui il giappone-
se aveva buttato via un podio sicuro con un
sorpasso avventato su un doppiato, costa-
to un duro contatto più il relativo drive
through. Punti gettati al vento, che oltretut-
to rischiavano di pesare davvero tanto per-
ché dall'altra parte James Rossiter e Kazu-
ki Nakajima sembravano lanciatissimi, for-
ti di due vittorie consecutive che li avevano
portati al comando del campionato.
ROSSITER-NAKAJIMA
‘ELIMINATI’ DA DE OLIVEIRA
Invece, arrivata all'ultima gara della stagio-
ne, la coppia anglo-giapponese del team
Tom's non è apparsa al massimo della for-
ma (si è presa ben sette decimi in qualifica)
e in gara è stata messa fuori gioco già al pri-
mo giro da Joao Paulo De Olivieira, autore
di un attacco tanto ottimistico quanto scom-
posto che ha finito per danneggiare la Lexus
RC-F quanto bastava per impedire loro di
lottare per il podio. Il destino ha così resti-
tuito a Quintarelli quello che gli aveva tolto
in Thailandia premiando quella che è stata
una stagione effettivamente straordinaria.
In un campionato in cui grazie al gioco del-
le zavorre restare al vertice con costanza è
difficilissimo, il veronese e Matsuda que-
st'anno sono riusciti a conquistare due vit-
torie (Autopolis e Motegi) e due secondi
posti (Fuji e Suzuka), una consistenza che
nessun altro degli equipaggi ha mostrato e
che ha permesso ai due di ammortizzare un
pesantissimo zero, il ritiro causato dal cedi-
mento del cambio a Sugo.
PER QUINTARELLI UN
FUTURO NISSAN LMP1?
Quali possano essere dopo un successo del
genere gli obiettivi di Quintarelli, solo il
veronese può saperlo, ma con una forma
così smagliante e una LMP1 Nissan in arri-
vo nel 2015, è legittimo aspettarsi che qual-
cuno a Tochigi pensi di inserirlo tra i pilo-
ti factory per il progetto Le Mans. Se così
non dovesse essere, Ronnie dovrà accon-
tentasi di puntare a una quarta corona
Super GT che lo proietterebbe nella leggen-
da. Con i suoi 35 anni, è il più giovane dei
piloti con tre titoli all'attivo (Tachikawa ha
40 anni, Wakisaka 42 e Motoyama 43) e
dunque quello con più tempo per riuscirci.
PER CALDARELLI
UN GRANDE 2014
In corsa per il titolo, secondo a tre punti dal
leader Rossiter, c'era anche Andrea Calda-
relli e il pilota pescarese non avrebbe potu-
to trovare un modo più onorevole di ren-
dere le armi. Proprio come era accaduto a
Quintarelli a Buriram, anche Caldarelli a
Motegi è stato "tradito" dal lato giappone-
se della squadra: Daisuke Ito ha infatti
commesso un errore imperdonabile nel
corso del suo giro veloce in qualifica, finen-
do fuori pista e relegando la Lexus sponso-
rizzata KeePer al tredicesimo posto in gri-
glia. Una tragedia, sportivamente parlan-
do, che avrebbe abbattuto il più coriaceo
dei piloti. Non Andrea, però, che fin dal via
ha lottato come un leone: tra le quattro
posizioni recuperate nella partenza lancia-
ta e i quattro sorpassi che si sono sussegui-
ti rapidissimi a inizio gara, Caldarelli ha
infatti recuperato la bellezza di nove posi-
zioni in tredici giri fino a risalire al quarto
posto, neanche i suoi avversari corressero
Ampio spazio sui giornali giapponesi per la vittoria
di Quintarelli e Matsuda nel Super GT 2014
La Lexus
dei vice campioni
Caldarelli-Ito