63
E E... NEL MALE
La 919 Hybrid conquista in Brasile
la sua prima vittoria nel Mondiale Endurance.
Spavento per Mark Webber, titoli per Toyota, SMP e Ferrari.
Marco Cortesi
La gara conclusiva del Mondiale Endurance 2014 ad Interlagos è stata sicura-
mente nel segno della Porsche. La 919 Hybrid ha finalmente conquistato la
propria prima grande affermazione internazionale, ponendo ottime basi per
la vettura (tutta nuova) che arriverà la prossima stagione. Il successo è stato
anche (involontariamente) propiziato da un’altra Porsche, la LMP1 di Mark
Webber. L'australiano è infatti finito violentemente contro le barriere quan-
do mancava meno di mezz'ora alla conclusione per quello che è sembrato un
problema tecnico. Nonostante una foratura che li aveva fatti finire fuori
sequenza con i pit-stop, costringendoli ad uno stint finale con gomme vecchie,
Neel Jani, Marc Lieb e Romain Dumas hanno così trionfato sotto safety-car
senza rischiare di essere "impallinati" all'ultimo minuto. In bacheca il trofeo,
in ospedale però con contusioni e un trauma cranico Webber, due volte vinci-
tore in quel di San Paolo con la Formula 1. Fortunatamente per lui e per l'in-
colpevole Matteo Cressoni, coinvolto nel testacoda del prototipo numero 20,
alla Subida dos Boxes sono installate davanti al muretto in cemento delle bar-
riere ad assorbimento d'urto.