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F.3 TEDESCA

IL CASO

KAPUTT

Antonio Caruccio

Anche la Formula 3 tedesca non ce l’ha fatta.

Nel giro di pochi anni sono scomparsi i cam-

pionati nazionali di Formula3, situazione che

ha certamente arricchito la serie continenta-

le entrata sotto l’ala della FIA, ma che ha

impoverito i Paesi che negli anni avevano for-

mato i piloti che andavano poi a giocarsi il

titolo europeo. La prima a dare defezione fu,

alla fine del 2012, la F.3 Italiana, mentre nel

giro di pochi mesi hanno abdicato la F.3

Inglese, chehaalzatobandierabiancaunpaio

di mesi fa, e la scorsa settimana, quella tede-

sca. Situazioni differenti inentrambi i casi: gli

organizzatori italiani avevano letteralmente

fatto scappare più di trenta partecipanti,

mentre gli inglesi hanno pagato il cambio di

telaio F312 che ha di fatto tagliato fuori dai

giochi i piccoli team. La serie tedesca invece,

sembrava essersi creata il proprio mercato,

senza andarsi a porre in maniera concorren-

ziale con il campionato FIA e quello Open

organizzato dai madrileni di GTSport. La

sceltadiusareleDallaraF308aggiornateper-

metteva di mantenere i cosi bassi, come quel-

la di restare legata ai confini nazionali. Per il

2014 era prevista una partnership con il GT

tedesco, organizzato dall’Adac, che avrebbe

visto la F.3 seguire in tutti gli otto appunta-

menti il GT Masters, come anche la nuova

F.4, con copertura televisiva in diretta, che

sembra proprio essere stato il motivo scate-

nante della chiusura della serie. L’organizza-

zione, in un comunicato diramato la scorsa

settimana, ha dato la responsabilità di questa

rottura ai teamche partecipando all’europeo,

non avrebbero potuto garantire la loro pre-

senza nella serie tedesca a causa delle restri-

zioni regolamentari previste dalla serie FIA,

non riuscendo a raggiungere il numero di

iscritti necessari. Strano però, perché l’unico

team a lasciare era stata Motopark, campio-

ne 2014 con Markus Pommer, mentre Van

Amersfoort era già pronto a cambiare nome

mantenendo la stessa struttura, mentre non

aveva mosso critiche la Eurointernational di

Antonio Ferrari, che già aveva annunciato

l’ingaggio di Nicolas Beer per l’intera stagio-

ne, oltre che la partnership con Mercedes.

Quanto emerge andando ad approfondire la

questione, è come i 250.000 euro necessari

per la copertura dei diritti TV siano stati solo

una causa scatenante di un malessere che

durava ormai da qualche mese nella serie,

caduta vittima di una lotta di potere tra la

ADAC e la ATS, che invece aveva gestito per

anni l’organizzazione del campionato.

Sono così scomparse tutte le Formula 3

nazionali in Europa, con la sola Eurofor-

mula Open rimasta come piattaforma pre-

paratoria all’Europeo e la F.3 giapponese

quale unica categoria riconosciuta dalla

FIA e accreditata all’assegnazione dei pun-

teggi che la stessa federazione internazionale

attribuisce per la Super Licenza Formula 1.

La serie teutonica è sempre stato un vero fiore all’occhiello tra i campionati nazionali della serie cadetta e

anche se negli ultimi anni presentava pochi iscritti, si distingueva per serietà e professionalità.

Ma le cose sono precipitate in questi ultimi giorni e la categoria è stata clamorosamente cancellata