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GLI OUTSIDER
Bourdais e Hinchcliffe
da tenere d’occhio
Primo tra gli outsider a venire in mente, per le prestazioni viste
ai test collettivi di Barber, è il KV Racing di Kevin Kalkhoven e
Jimmy Vasser. La squadra motorizzata Chevy potrà contare,
oltre che su motore e sull'aerokit del cravattino, anche su un
Sebastien Bourdais in forma, vincitore per la prima volta in In-
dyCar nel 2014, e su Stefano Coletti, rivelazione delle prove
collettive. Inoltre, in questi giorni ci si è assicurati i servizi di
Bill Pappas, ingegnere dai trascorsi importanti. Al team
Schmidt-Peterson ci si è affidati a James Hinchcliffe e James
Jakes. Anche se un po' "saccheggiata" dalla concorrenza du-
rante l'inverno, la realtà gestita da Sam Schmidt potrà portare
avanti parte del buon lavoro fatto in passato, contando anche
su una discreta dote di sponsor. Dopo le vittorie centrate sia
sugli stradali che sugli ovali l'anno scorso, l'Ed Carpenter Ra-
cing si è fuso con il team Fisher e porterà al via, oltre allo stesso
Carpenter (sugli ovali) anche Luca Filippi e Josef Newgarden:
la mossa sarà decisiva.
GLI ALTRI
Foyt ed Herta
pieni di speranze
Tra gli "outsider", per potenziale mostrato in pista, potrebbe
essere ricompreso anche il team Rahal che, però, paga il lungo
digiuno in termine di vittorie che dura dal 2008. Il rampollo del
Team Manager, Graham, ha bisogno di un'annata da pilota di
punta, e le positive prove a Barber sembrano essere di buon
auspicio. In casa Foyt si tornerà ad avere due vetture a tempo
pieno. Takuma Sato e Jack Hawksworth avranno a disposizione
un buon potenziale e Larry Foyt, investito ora dei pieni poteri
di team-manager, potrà dimostrare il suo valore anche da die-
tro al muretto dopo una stagione 2014 nettamente al di sotto
delle attese. Grandi speranze anche per il team Herta, che si è
assicurato il campione 2014 della Indy Lights Gabby Chaves:
oltre al bonus-vittoria del colombiano, sono arrivati nuovi spon-
sor a dare vigore anche finanziario. La cenerentola sarà invece
il team Coyne. Dopo aver appiedato Justin Wilson, Dale Coyne
ha annunciato all'ultimo minuto Carlos Huertas e Francesco
Dracone. Se è vero che il colombiano ha vinto una gara (fortu-
nosamente e con una vettura irregolare) nel 2014, è ben lon-
tano dal poter essere un caposquadra e Dracone, che non ha
potuto nemmeno provare un'auto completa nei test collettivi,
sarà chiamato ad una partenza in salita.
Bourdais