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VLN
Il dramma
Il dramma
dell’Eifel
Marco Cortesi
Dalla festa alla tragedia in un battito di ciglia. Doveva essere un
inizio in grande stile quello del VLN 2015. Il campionato che si
svolge tutto al Nurburgring, utilizzando il regolamento della 24
Ore con GT e vetture turismo mescolate in gare affollatissime, si
presentava al via con uno schieramento impressionante di scu-
derie e piloti ufficiali, ancor di più che negli anni scorsi. Sfortuna-
tamente però, la natura delle corse si è mostrata in tutta la sua
brutale semplicità. Dopo solo due ore di gara sulle quattro pre-
viste, un tremendo incidente ha messo fine alle ostilità. Nulla di
più spaventoso: al Flugplatz, proprio dove le vetture saltano, la
Nissan GT-R di Jann Mardenborough ha preso troppa aria all'an-
teriore, decollando, superando le reti ed investendo degli spet-
tatori. Bilancio, un morto tra il pubblico e due feriti che, così come
il pilota della GT Academy, sono già usciti dall'ospedale, mentre
la vettura è attualmente sotto sequestro da parte della polizia. La
speranza è che Mardenborough possa riuscire ad affrontare la si-
tuazione, aiutato da un costruttore molto sensibile verso i pro-
prio piloti. Per la serie, che organizzando corse tutte in una
giornata ha sempre attratto i favori del pubblico, proponendo
un'apertura quasi totale oltre ad un parco macchine enorme ed
unico nel suo genere, si apre un periodo di riflessione.
Polemiche a valanga
GT3 e GT4 fermate
Ma le conseguenze rischiano di andare oltre lo stesso campio-
nato. La tragedia arriva in un momento difficile per un circuito
che così spesso è finito al centro dell'attenzione dei detrattori,
e ha appena evitato lo spettro del fallimento. Molti in Germania
contestano non solo il tanto denaro pubblico speso per uno svi-
luppo mai andato in porto, ma anche l'apertura al pubblico del
Nordschleife, situazione unica che si basa sull'escamotage legale
di considerarlo un'autobahn senza limiti di velocità. In alcuni casi,
lo sciacallaggio è arrivato a livelli feroci: qualcuno ha perfino ac-
cusato Mardenborough per il fatto di essere un ex videogioca-
tore quando, in realtà, ha sempre mostrato un talento cristallino
e, a prescindere, non ha avuto chiaramente alcuna colpa di
quanto accaduto. E poco importa che, come pare al momento,
gli spettatori fossero in un'aera vietata. Proprio in questo quadro
è arrivata la clamorosa decisione del DMSB, il bureau tedesco
del motorsport, di fermare le vetture GT3 e GT4. Scelta forte e
cautelativa, atta proprio, oltre che a chiarire l'accaduto, a difen-
dere il tracciato da chi sta speculando. In ogni modo, buona
parte dell'automobilismo tedesco, e non solo, è stata scaraven-
tata nell'incertezza Stando così le cose, non si sa se l'indagine in
corso sarà chiusa prima della 24 Ore del Nurburgring, e quali sa-
ranno le conclusioni. Dal punto di vista tecnico, c'è chi parla di
bandire il fondo piatto, mentre altri sperano di non vedere cam-
biamenti. Ma si tratta solo di rumor. Team e piloti, che non ne
sanno molto di più, restano in attesa, nella speranza che la ra-
gione prevalga.
Cerruti: “Più sicure
le GT3 delle Turismo”
Al via del primo round del VLN, anche Michela Cerruti ha do-
vuto come tutti i suoi colleghi, affrontare alti e bassi di una si-
tuazione davvero difficile, passando dalla gioia dell'impegno
ufficiale con BMW allo shock della tragedia e alle conseguenze
successive. "Anche se è vero che al Flugplatz le macchine si al-
zano - ha spiegato Michela - e si è trattato indubbiamente di
una tragedia, va considerato che questo rimane comunque un
incidente anomalo. Purtroppo, in questo sport succede ogni
tanto che, per delle combinazioni di motivi ed avvenimenti
spesso unici, si verifichi qualcosa di molto brutto. Sarà sempre
una cosa con cui dovremo convivere. La pista è fatta così, senza
vie di fuga. Per questo è conosciuta e per questo tutti vogliono
venire a correrci e a guardare le gare. Da pilota e spettatore,
posso dire che partecipare ad una gara al Nurburgring è la cosa
più bella che si possa fare nel mondo delle corse. Ti ricordi ve-
ramente del perché hai iniziato a praticare questo sport. Il pro-
blema è che questo incidente ha avuto un'eco mediatica
enorme, è finito su tutti i giornali e tutte le televisioni, e la de-
cisione del DMSB ci ha colto di sorpresa. Anche perché, one-
stamente, al Nurburgring mi sono sentita molto più sicura su
una GT3, con il suo carico aerodinamico, che sul una vettura
Turismo. Spero davvero che la situazione si possa risolvere, e
che la razionalità tedesca faccia il proprio corso".
Un bruttissimo incidente ha funestato al Nordschleife la prima tappa del campionato.
Portando, oltre al cordoglio, un'attenzione mediatica non sempre positiva ed
una decisione drastica che rimette in discussione il futuro della pista tedesca