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GP CINA
Il fatto
Le invasioni
barbariche
Nel corso delle prove libere del venerdì un uomo
ha attraversato il rettilineo di arrivo gettandosi poi in pit-lane
con l’intenzione di salire sulla Ferrari di Vettel. Ma la storia
delle corse racconta altri episodi di folli incursori
Carlo Baffi
Irrompono sulla scena quando meno te l’aspetti. Per qualcuno
sono comici, per altri sono dei disturbatori da punire con seve-
rità. Parliamo dei cosiddetti invasori solitari che di tanto in tanto
spuntano nel bel mezzo di un evento. Lo sport è parecchio get-
tonato, tant’è che quasi tutte le discipline sono state prese di
mira: calcio, rugby, baseball e tanti altri. Quale sia il motivo all’ori-
gine di questi gesti è difficile dirlo, con ogni probabilità gioca
una certa mania di protagonismo. Anche la F.1 e gli sport moto-
ristici non sono risparmiati dagli “incursori”. Pochi giorni fa, nel
corso delle prove libere 2 del GP della Cina, uno bizzarro “uomo
in nero”, ha attraversato il rettilineo del circuito di Shanghai,
mentre stavano sopraggiungendo le monoposto. Una volta sca-
valcato il pit-wall, s’è poi fiondato nel box della Ferrari, chie-
dendo di poter fare un giro sulla SF15-T di Sebastian Vettel.
L’intervento della sicurezza ha poi scongiurato ulteriori gesta
dell’individuo, di cui non si hanno più avute notizie.