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No alle gare WEC

Focus su Le Mans

Tutte le scelte coraggiose, si sa, hanno il loro tornaconto. E

così, dopo il fallimento del primo crash-test a marzo, la Nissan

ha dovuto rinunciare alle prime due gare del WEC di Silver-

stone e Spa e pertanto rimandare il debutto direttamente a Le

Mans. Un inconveniente non del tutto drammatico per Cox

che, sempre al settimanale inglese, ha affermato "Non ab-

biamo richiesto alcuna deroga per essere presenti a Silver-

stone, sapevamo che non ce l'avrebbero concessa. La FIA e

l'ACO ci sono venuti incontro, ma il loro compito è anche

quello di far rispettare le regole. Abbiamo preferito restare

negli Stati Uniti e continuare i test vicino alla base. Spedire le

vetture in Europa avrebbe significato rinunciare al programma

di sviluppo. Il nostro obiettivo principale rimane Le Mans e

quindi abbiamo deciso di concentrarci su questa gara". Ulte-

riori problematiche, però, sono emerse nei test di Sebring ad

inizio marzo. Il cedimento di un componente di raccordo tra la

scocca e il motore ha costretto ad interrompere le prove anzi-

tempo impedendo di testare il sistema ibrido a volano. Da que-

sta circostanza è dipesa la scelta di rinunciare a tale sistema,

puntando esclusivamente sulla trazione anteriore, e optare alla

classe energetica inferiore, quella da due megajoules. Nei suc-

cessivi test di Bowling Green ad aprile, il focus si è spostato

sull'affidabilità. La GT-R LM è riuscita a percorrere oltre 3.800

chilometri mostrando una certa costanza sui long-run. L'unico

quesito che permane riguarda le prestazioni, non essendoci

stato finora un vero confronto con gli avversari sullo stesso

tracciato.

L'obiettivo è concludere

la 24 Ore francese

Alla luce del percorso di avvicinamento alla 24 Ore di Le Mans,

qual è il vero potenziale della Nissan? Difficile stabilirlo in que-

sto momento. Cox dal canto suo, seguito a ruota dai suoi piloti

all'indomani dei test, si mostra ragionevole e sempre ai micro-

foni di Autosport ha dichiarato che "non vogliamo qualificarci

dietro a tutte le altre LMP1, puntiamo ad inserire almeno una

delle nostre vetture davanti ai nostri avversari. Relativamente

alla gara, staremo a vedere. L'obiettivo è quello di portare al-

meno una vettura al traguardo". Un approccio sicuramente

cauto, frutto della consapevolezza di accusare un certo ritardo

rispetto rivali, ma al contempo fiducioso circa il proprio poten-

ziale. L'ultimo tassello che ha trovato collocazione, e questa è

notizia più recente, riguarda la line-up definitiva. Marc Genè, il

primo pilota ad essere annunciato, nonostante la sua espe-

rienza è stato dirottato ad un ruolo consulenziale. Il suo sedile

sulla vettura numero ventitré verrà ereditato da Olivier Pla che,

così, affiancherà Jann Mardenborough e Max Chilton. In sosti-

tuzione del francese, accanto al giovane Harry Tincknell e al-

l'esperto Micheal Krumm, ci sarà Alex Buncombe che, a sua

volta, lascia il posto al russo Mark Shulzhitskiy in equipaggio

con Lucas Ordonez e Tsugio Matsuda.