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gne l’inferno
Sul mitico e tanto temuto tracciato lungo del Nurburgring, il pilota argentino
ha nuovamente tracciato un solco con gli avversari dimostrando di essere il
numero uno in ogni circostanza. L’esperimento di portare il Mondiale
Turismo sul circuito tedesco che ha fatto la storia delle corse, è riuscito
Dario Sala
E’ stato bello. Negarlo significa solamente far parte della
schiera dei prevenuti ad ogni costo. Le gare sull’Anello
nord del Nurburgring, tanto attese ma anche temute,
sono state un bello spettacolo. Non un successone come
ci si ostina a far credere, ma uno spettacolo in linea con
quelle che sono le gare del WTCC. La celebre Nor-
dschleife ha sicuramentemolto fascino, ma nascon-
deva in sé delle insidie che avrebbero potuto
offuscare l’iniziativa. La lunghezza della pista e
la possibilità non tanto remota di non poterla
coprire tutta, televisivamente parlando, op-
pure le parti strette che impedivano i sor-
passi, erano due dei temi più caldi alla vigilia.
Ebbene il primo è stato risolto inmaniera bril-
lante. Eurosport ha fatto uno sforzo notevole,
mettendo in campo la troupe specializzata del-
l’ERC che ha usato elicotteri e on-board camera
dove non era possibile coprire il tutto con le posta-
zioni fisse. In questo modo non si è perso neppure un
momento saliente delle gare. Anzi. Il doppio sorpasso di
Lopez sulle Honda visto dall’elicottero è statomolto bello
da seguire. Quasi che si corresse a fianco dell’argentino.
Anche i romantici sono stati accontentati con un uso sa-
piente delle riprese dal cockpit che hanno esaltato la dif-
ficoltà della pista e la bellezza del posto. In questo modo
la copertura mediatica è stata di prim’ordine.