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WTCC
Gare al Nordschleife
La forza della Citroen
Pronostici rispettati
Le gare hanno invece mantenuto più o meno le previsioni della
vigilia. Sorpassare sul Nordschleife non era proprio possibile
se non sul lungo rettifilo Dottinger Hohe. E qui lo spettacolo
non è mancato con le Citroen che hanno fatto valere tutta la
loro forza, mentre nelle retrovie i duelli ravvicinati hanno
spesso tenuto alto il tasso di adrenalina. Come era prevedibile
molte posizioni si sono decise in partenza, così come certi sor-
passi (se non si aveva il motore della Citroen) sono stati possi-
bili solo sul circuito Grand Prix. Ciò non toglie che le gare siano
stati davvero piacevoli e assolutamente in linea con quanto
visto in altri circuiti. Se aggiungiamo che qui c’era anche il fa-
scino del posto, allora il pollice in segno di ottima riuscita, può
essere sollevato.
Lopez si prende il titolo
di Re del Nordschleife
Dal punto di vista tecnico invece, il Nurburgring ha dato una
mazzata al morale di tutti i piloti. Quello che già si sapeva è
emerso in tutta la sua superiorità. Stiamo parlando di José
Maria Lopez che su questo circuito, destinato a diventare una
classica della categoria, ha voluto fortemente incidere per
primo il suo nome nell’albo d’oro. Prima firmando la pole po-
sition e poi vincendo gara uno in maniera perentoria. Con le ri-
prese dall’alto è stato molto bello vedere come “Pechito”
prendeva vantaggio nelle curve. Come e dove andava a met-
tere le ruote e le sue traiettorie. Si è visto come lentamente, ma
inesorabilmente, prendeva le distanze da Sébastien Loeb che
pure aveva la stessa macchina. L’argentino però, il capolavoro
lo ha fatto nella seconda gara, quando ha recuperato dal de-
cimo posto in griglia. Ottima la partenza e poi tanta pazienza
a liberarsi degli avversari che lo precedevano. Alcuni li ha pas-
sati sul lungo rettifilo, altri nel circuito da Gran Premio. Impas-
sibile quando il compagno Ma Quing Hua gli si è girato davanti
a velocità elevata facendogli perdere tempo e altrettanto de-
ciso a recuperare terreno e portare a termine un doppio sor-
passo sulle Honda che lo ha spedito direttamente a ridosso del
compagno Yvan Muller. Una curva in più e Lopez avrebbe sicu-
ramente passato anche lui. Ma questa non c’era, e così è arri-
vato il secondo posto che di fatto lo pone come il pilota che ha
realizzato più punti nel fine settimana. Alla faccia dei discorsi
improntati alla prudenza della vigilia. “Pechito” comanda ora
con 50 lunghezze di vantaggio su Loeb e 51 su Muller. E siamo
solo al quarto appuntamento.
La Honda convince
però il motore…
Gli sconfitti sono tanti. Su questo circuito c’erano tutte le inco-
gnite per giocare un tiro mancino alle Citroen, ma alla fine non
è stato così. La C-Elysée è, e resta di gran lunga la miglior mac-
china. Difficilmente potrà essere scalzata quest’anno, se non
in qualche caso sporadico. Certo non va da sola. A pilotarla c’è
il miglior pilota mai visto nel WTCC e una serie di compagni
che sanno come pilotarla al meglio. La Honda, con la pole po-
sition in gara due aveva una grande chances, ma ha perso pro-
prio per quel fattore che la perseguita da sempre: la carenza di
velocità di punta. Gabriele Tarquini, Tiago Monteiro e Norbert
Michelisz hanno fatto valere la bontà del telaio e della parte
Tiago Monteiro
Hugo
Valente