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TCR SERIES
Gare al Salzburgring
Nykjaer e Gleason
spazio ai comprimari
Intanto godiamoci il presente che è fatto di gare belle e spet-
tacolo. Sul tracciato austriaco sono venuti fuori i nomi di Mi-
chel Nykjaer e Kevin Gleason. I due si sono spartiti le vittorie
con l’americano della Honda che ha scritto il suo nome per la
prima volta nell’albo d’oro. Belli e meritati i trionfi, ma a far di-
scutere sono stati i “big” della categoria. Su tutti ancora una
volta Gianni Morbidelli che se ne va dall’Austria con un mar-
gine di 18 punti su Stefano Comini. Non ha ottenuto vittorie il
pesarese e probabilmente, senza il contatto in gara uno, il risul-
tato avrebbe potuto essere più tondo, ma non è andata affatto
male, grazie a dei piazzamenti ottenuti con intelligenza e che
gli hanno permesso di mantenere un bel vantaggio in classi-
fica.
Comini nel bene
e nel male…
Il suo rivale per eccellenza è infatti incappato in uno di quei
fine settimana fatto di luci e ombre. E’ iniziato tutto con delle
dichiarazioni che hanno portato i responsabili della serie a
comminargli una punizione quanto meno esotica. Poi, si è
parlato a lungo del suo futuro in campionato che, causa bud-
get, avrebbe potuto finire. E infine, dopo il bel secondo
posto di gara uno, è arrivato un erroraccio in gara due che è
costato parecchi punti. Insomma un fine settimana pesante.
Ma almeno due cose si sono sistemate. Comini con il suo so-
lito carisma ha trasformato la punizione in una mossa pubbli-
citaria che lo ha fatto volere bene ancora di più e poi ci sono
ottime possibilità che possa finire il campionato. A Sali-
sburgo c’erano tanti ospiti di Seat Svizzera, compresi un paio
di giornalisti. Questo di solito è un bel segnale. Inoltre, egli
stesso ha ammesso che le cose potrebbero aver preso una
piega positiva da questo punto di vista. Speriamo. In questo
modo potrà dare la caccia più serenamente a quei 18 punti
Kevin Gleason
vincitore di gara 1
che ora lo separano dalla vetta del campionato e provare a
riprendersi il primato.
La rabbia di Belicchi
Persi punti importanti
Chi se ne va dall’Austria imprecando è invece Andrea Belicchi.
Anche il pilota della Target avrebbe potuto ottenere di più se
non fosse incappato nella poca professionalità dei commissari
di percorso. Dopo la rottura del motore della Opel nessuno ha
segnalato la presenza di olio in pista. A farne le spese sono
stati Andrea Belicchi e Pepe Oriola. Lo spagnolo però, non ha
pagato dazio mentre Belicchi è scivolato dalla seconda alla
sesta posizione. Il tutto mentre era in scia al compagno con ot-
time possibilità di attaccarlo per la vittoria finale. Che dire? Può
capitare, ma che rabbia veder sfumare un risultato per colpe
non proprie. Speriamo che Andrea posa rifarsi fra tre settimane
a Sochi, ultima gara “europea” prima di trasferirsi in Argentina
e poi in Asia.
Secondo e terzo il
bottino di Jordi Gené
Pepe
Oriola