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DA RICORDARE
Una vettura molto, molto acerba
Una promozione non giustificata dai risultati
La tecnologia ibrida non utilizzata
Problemi tecnici vistosi e a ripetizione
Marco Cortesi
Presentazione con un lungo e costosissimo spot al Superbowl,
video emozionali come se piovesse, massiccia apertura sulle
novità tecniche, esposizione mediatica a livelli eccezionali.
Dopo un inizio di carriera brillantissimo - sulla carta - la Nissan
GT-R Nismo LMP1 non ha minimamente giustificato con le pre-
stazioni in pista le attenzioni dei mesi precedenti la corsa.
Quello che doveva essere un progetto rivoluzionario, con
qualche ambizione di infastidire i top-team grazie a numeri da
record, si è trasformato prima in un confronto con le LMP2 in
cui si era sicuri, ma proprio sicuri, di riuscire a stare davanti,
poi in un test da 24 ore. Infine per le originali coupé a trazione
anteriore è diventato un naufragio. Non solo perché i guai
sono piovuti sulle GT-R Nismo fin da prima del via e nessuno
degli esemplari è stato classificato. Ma perché semplicemente
le vetture non sono state nemmeno completate. I sistemi ibridi
installati hanno solo fatto peso senza essere utilizzati, e la tra-
zione al posteriore per restituire parte dell'energia accumu-
lata non è probabilmente nemmeno stata sviluppata. Ad
essere devastante, per il gruppo diretto da Darren Cox e Ben
Bowlby, è stata proprio la differenza brutale tra attese e re-
altà. Tra promozione e assenza totale di risultati. C'è da scom-
mettere che molti dei piloti portati in pista avrebbero voluto
essere altrove, in un team minore della LMP2 o magari, come
Wolfgang Reip, nel Renault Sports Trophy a Budapest. Il qua-
dro del weekend l'ha dato al meglio l'esemplare numero 23,
quello di punta (il numero 23 in giapponese si legge ni-san).
Frizione rotta prima del via, partenza dopo otto giri, e vettura
a fuoco nelle ultime fasi dopo un'incredibile serie di problemi.
Non necessariamente dovuti alla particolare architettura tec-
nica...