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24 ORE LE MANS
GTE Pro
Action Movie
Un emozionante successo per il 'cravattino' che, dopo aver perso
una vettura è riuscito a tornare sul tetto del mondo con la sola C7.R
superstite. Solo un problema meccanico frena Bruni e la Ferrari
Marco Cortesi
E' stata una storia americana, quella della Corvette a LeMans 2015.
Un film a tratti drammatico ma coronato con un finale felice. Con
anche un inizio ricco di aspettative, una piega negativa, e una ca-
valcata contro ogni previsione che ha portato il team ufficiale
Pratt&Miller ad un nuovo successo nella sua lunga storia. Dopo l'in-
cidente che nelle libere aveva tolto di mezzo la C7.R dominatrice
della 24 Ore di Daytona e della 12 Ore di Sebring, gli uomini del
cravattino hanno dovuto trovare la forza di risollevarsi ed sono riu-
sciti nell'impresa grazie a Tommy Milner, Jordan Taylor ed Oliver
Gavin. Qualificata piuttosto indietro anche a causa dei controlli ef-
fettuati per investigare il problema dell'esemplare gemello, la vet-
tura numero 64 si è imposta in recupero nonostante qualche
problemino ai freni. E non solo si è approfittato dei guai altrui, ma
si sono davveromostrati i muscoli con un pacchetto che nelle inten-
zioni doveva essere un carro armato già lo scorso anno, ma che nel
2014 aveva pagato problemi di gioventù.
Per Gavin si tratta di un quinto successo che lo conferma tra i mi-
gliori piloti GT di sempre, mentre lo stravagante (ma velocissimo)
Taylor porta a casa un primo, meritatissimo trofeo. Se la gara della
Vette di testa è stata un crescendo, il teamAF Corse ha subito una
cocente delusione. Dopo un inizio difficile che aveva visto Gian-
carlo Fisichella incolpevolmente coinvolto nel contatto con Duval,
la Ferrari numero 51 aveva recuperato la prima posizione trainata
dal solito, splendido Gianmaria Bruni. La sfortuna, per i campioni in
carica, si è presentata sotto forma di una vaschetta piena di ingra-
naggi. La scuderia di Amato Ferrari ha dovuto ricostruire il cam-
bio, e Toni Vilander si è dovuto accomodare a lungo nel box
quandomancavano due ore alla conclusione. Seconda ha concluso
la 458 gemella di Rigon-Calado-Beretta, mentre Bruni e compagni
hanno completato il podio.
Dopo una prova maiuscola in qualifica, le Aston Martin hanno pa-
gato pegno. Mandato in pista con freni nuovi nella notte, Fer-
nando Rees ha centrato la Oreca TDS in frenata. Poco dopo lo
start, aveva dato forfait l'esemplare di Mucke-Turner-Bell, per la
rottura del motore. Da dimenticare l'esperienza delle Porsche
991 ufficiali. Persa una vettura praticamente subito col motore in
fiamme, il teamManthey ha patito la rottura di un ammortizzatore
sulla seconda, dando l'addio ai sogni di ripetere i risultati della
LMP1. Anche se ritmo non c'era. Forse, spostata l'attenzione sulla
919 Hybrid, le 991 sono state un po' abbandonate, o forse il Ba-
lance of Performance è stato troppo duro. Ma per chi ha una sto-
ria in gran turismo del calibro di quella di Weissach, risultati come
quelli di Le Mans non fanno bene, tanto che si sta pensando se-
riamente di concentrarsi sul solo programma della classe regina.
La GTE-Pro è già comunque proiettata al prossimo anno, quando
le nuove regole porteranno in pista vetture più veloci e di im-
patto visivo. Atteso è il debutto della Ferrari 488, di una nuova
Corvette e, ovviamente, della Ford GT.
1 - Gavin-Milner-Taylor (Chevrolet Corvette C7R) - Corvette - 337 giri
2 - Rigon-Calado-Beretta (Ferrari 458) - AF Corse - 5 giri
3 - Bruni-Vilander-Fisichella (Ferrari 458) - AF Corse - 7 giri