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TCR

Gare a Spielberg

Rosell, l’asso vincente

Se, dal punto di vista tecnico, la sfida della VW non era certo

proibitiva (la Golf è parente strettissima della León ed è stata

sviluppato sfruttando appieno le sinergie di gruppo fra VW e

Seat), l’impresa di vincere subito è da applaudire, anche perchè

la vigilia era stata un pò tribolata, per l’esigenza della Casa te-

desca di portare a termine i testo (3000 km) e i protocolli tec-

nici previsti prima della delibera definitiva e l’esitazione del

team a dare spazio, per il gran debutto, a un pilota non suo.

Nella fattispecie, Pol Rosell, il bravo quanto misconosciuto

23enne catalano legato alla Seat, che ha assicurato insieme a

Jordi Gené, il grosso dei collaudi della Golf. Timido e ritroso,

Rosell è uno che passa inosservanto ma che in macchina ci sa

andare, come dimostrato sia in GT (con vittorie nell’Open) che

in turismo (è campione in carica della Seat León Eurocup, di cui

guida la classifica provvisoria anche quest’anno). Veloci sin

dalle libere, le nuove Golf si sono perse in qualifica e in gara-

1, per il gran sovrasterzo provocato indirettamente dal gran

caldo, ma in gara-2, proprio l’abilità e la tempra di Rosell, bra-

vissimo a sfruttare la pole nella griglia invertita e a tenere tutti

dietro, nonostante fosse in palese crisi di gomme davanti a

Oriola e Gené negli ultimi giri, ha fatto la differenza, come di-

mostrato a contrario da Mikhail Grachev, sull’altra Golf, che è

invece sprofondato inesorabilmente.

Morbidelli-Comini,

eterno duello...

E’ tutto l’anno che si beccano, in pista e fuori, e che si scam-

bia(va)no la prima posizione in campionato (ora, in testa, c’è

Pepe Oriola). Non c’erano dubbi che l’eterno duello fra Gianni

Morbidelli e Stefano Comini sarebbe andato avanti anche in

Austria. I due, per personalità e guida, sono opposti e incom-

patibili e anche a Spielberg, in gara-1, hanno lottato duro, con

Morbido a vincere sul ticinese. Il duello, verbale, è continuato

anche nella confernza-stampa post-gara, che definiremmo vi-

vace, ma a dirimere la diatriba ci hanno pensato, stavolta, i

commissari sportivi, che hanno inflitto 30 secondi di penalità

a Morbidelli, forse più “per l’insieme dell’opera” che per

quanto davvero fatto a Spielberg, privandolo di vittoria e punti

e complicando notevolmente la vita in campionato all’alfiere

dell’Honda West Coast, qui decisamente la vettura più veloce.

A sentenziare definitivamente il weekend del pesarese c’ha

pensato un cedimento dei freni in gara-2. Ironia della sorte:

l’unica vettura casualmente colpita dalla Civic ormai fuori con-

trollo è stata quella di ...Comini . Questi due sono davvero in-

dissociabili!

Austria poco felix

per gli italiani

Non è stato un weekend memorabile per gli altri italiani: An-

drea Belicchi, ottimo secondo in gara-1, poteva sperare in un

altro risultato di rilievo in gara-2 ma un sassolino ha bucato il ra-

diatore della Seat della Target Competition, facendo bloccare

il motore. Michela Cerruti, al debutto in TCR con un’altra vet-

tura del team altoatesino, ha dovuto pagare pegno al fatto di

non aver più guidato una trazione anteriore dal 2009, cen-

trando comunque un buon ottavo posto in gara-2 quando le

cose cominciavano ad ingranare. Regolare come sempre, Lo-

renzo Veglia porta a casa un 8° e un 7° ma una miglior posi-

zione in griglia avrebbe permesso al giovanissimo torinese

(rientrato dopo aver saltato Sochi per gli esami di maturità) di

ottenere di più, visto il passo di gara. Ancora lontana nei tempi

la Ford Docus del Proteam, al rientro con Diego Romanini. Val-

miro Presenzini confermava che risolti i problemi al cambio, lo

sviluppo vero della macchina comincia ora.