ubbio
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Massimo Costa
DPPI
Nel tardo pomeriggio di sabato 11 luglio, in occasione della
quinta prova stagionale della Renault 3.5 al Red Bull Ring, si
è tenuta una doppia riunione, in mezzo la disputa della qua-
lifica 2, tra i responsabili di Renault Sport Technologies Pierre
Ratti e Jean-Pascal Deuce e tutti gli undici team principal pre-
senti. A tarda sera era impossibile sapere qualcosa, ma che
vi fossero alcune stranezze lo si poteva intuire dai musi lun-
ghi dei responsabili delle squadre. La cosa buffa è che da
Zandvoort, in Olanda, dove si correva contemporaneamente
la settima prova del FIA F.3, giravano già ipotesi su quanto
stesse accadendo in Austria. Piano piano nel paddock di
Spielberg sono cominciate a trapelare tante voci, ma più che
altro tanta confusione, una marea di ipotesi, che coinvolgono
il futuro della 3.5. Mentre l’ufficio stampa RST sottolineava
come non vi fosse nulla di concreto in merito alle considera-
zioni che vogliono la Renault 3.5 in un momento di stallo per
il 2016, addirittura fermata per non intralciare la nuova F.2
per volere della stessa Renault che non vuole infastidire la
FIA, nel paddock del Red Bull Ring i team principal non face-
vano che incontrarsi per capire qualcosa, per definire una
strategia. Nel frattempo, dalla RPM, storica partner spagnola
di Renault, facevano sapere che loro stanno lavorando sodo
per definire i calendari 2016 e che la 3.5 è assolutamente
compresa nel pacchetto. Quindi tutto procede linearmente.
Ma qual è la realtà?