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INDYCAR

Il fatto

Graham Rahal

Nato il 4 gennaio 1989

2 vittorie in IndyCar

Un’annata d’oro

E il papà va in tribuna

Graham Rahal ha dalla sua l'aggressività e la capacità di man-

tenere la visione tattica anche in situazioni all'apparenza molto

difficili. Certo, ci sono diversi piloti che si esaltano quando si

trovano a dover rimontare, e saper fare gli outsider è diverso

che essere degli Scott Dixon o dei Juan Pablo Montoya. In que-

sto senso, la 500 Miglia di Indianapolis resta un'impareggiabile

cartina di tornasole e Rahal dovrà mettersi molto più in luce in

Indiana se vorrà essere annoverato tra i migliori. Dalla sua ha

anche l'esperienza fatta - al contrario ad esempio di Marco An-

dretti - lontano dal team di famiglia. Tornato a casa, papà

Bobby non gli ha fatto mancare nulla in termini tecnici e sem-

bra che, dopo l'aiuto incassato dall'IndyCar in passato in ter-

mini di sponsorizzazioni, sia in grado di reggersi sulle sue

gambe. Con il padre che ha rinunciato ad un ruolo diretto du-

rante le gare, accomodandosi in tribuna, Graham ha messo a

segno una serie di prestazioni positive, nonostante le difficoltà

dei motori Honda, ed è secondo in campionato. Notevole: ora

occorre mantenere lo stesso livello anche sul lungo periodo.

La curiosità

Graham Rahal è fidanzato con Ashley Force, pilota dragster e

figlia della leggenda NHRA John Force.

Sage Karam

Nat oil 5 marzo 1995

1 podio IndyCar

Campione Indy Lights 2013

E’ arrivato il primo podio

Ma occhio alle scorrettezze

Alla sua giovane età, Sage Karam ha vinto molto. Campione in

F.2000 e in Indy Lights al primo anno, è sempre stato, una volta

in pista, in grado di lottare per il successo. Dopo la sua affer-

mazione nella categoria cadetta ha dovuto rinunciare al balzo

in IndyCar: il premio da 1 milione di dollari riservato al vinci-

tore era infatti subordinato ad una partecipazione full-time,

cosa impossibile per l'assenza di budget. Così è stato "cattu-

rato" da Chip Ganassi, che l'ha strappato al suo mentore ini-

ziale, Michael Andretti. La scuderia di Ganassi l'ha messo in

condizione di provare e di prendere parte anche alla 24 Ore di

Daytona. Dopo la prima apparizione in partnership con Dre-

yer&Reinbold nel 2014, è arrivato un impegno più consistente

quest'anno, in alternanza con Sebastian Saavedra. Dopo delle

difficoltà iniziali, con zero top-10 fino a fine giugno, si è assicu-

rato un quinto posto a Fontana, trasformato nella terza posi-

zione in Iowa. Contro di lui anche qualche polemica, da parte

di Ed Carpenter, che si è trovato stretto nel muro a più riprese.

Ma nonostante la rabbia del veterano, il mondo Indy ha fatto

quadrato attorno a lui, difendendolo a spada tratta. Peccato

che anche a Indy si fosse messo nei guai nello stesso modo:

forse l'esperienza lo porterà ad essere meno irruente.

La curiosità

A causa dell'età di Sage Karam (20 anni, uno in meno del limite

per il consumo di bevande alcoliche), la IndyCar ha bandito lo

champagne dal podio di Newton

Rahal e Karam