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Massimo Costa

Rigenerato dalla vacanze con Rihanna, Lewis Hamilton a Spa non ha avuto pietà per nessuno.

Le Mercedes che a Budapest parevano improvvisamente in difficoltà così come la guida del

pilota inglese, sul circuito belga ha disputato un Gran Premio a parte, riservato a Hamilton

e a Nico Rosberg. Proprio un anno fa, a Spa si scatenò la polemica tra i due piloti di Toto

Wolff, quando il tedesco forò con l’ala anteriore la gomma posteriore destra di Lewis a Les

Combes costringendolo al ritiro. Questa volta, Hamilton ha messo un muro ipotetico tra sé

e Rosberg, fatto di decimi, di guida spa…ziale, di determinazione spa…ventosa. E quando

il campione del mondo decide che non ce n’è per nessuno, non ce n’è per nessuno. Hamil-

ton ha conquistato la sesta vittoria su undici gare disputate (Melbourne, Shanghai, Al Sakhir,

Montreal, Silverstone, Spa), Rosberg è a quota tre di cui una per gentile regalo del team (Mo-

naco). Senza dispositivi di aiuto per la partenza, Hamilton al via è schizzato come un razzo,

Nico ha perso quattro posizioni ed ha dichiarato che forse qualcosa si era surriscaldato dopo

il giro di ricognizione aggiuntivo. Rimane il fatto che Rosberg deve mettere in cantiere un’al-

tra pesante sconfitta oltre che non riesce a conquistare pole: il testa a testa in qualifica tra

i due uomini Mercedes è imbarazzante per il tedesco che ne vanta una sola contro le dieci

di Hamilton. Nonostante tutto, il vantaggio dell’inglese su Rosberg è di soli 28 punti, a di-

mostrazione che spesso la luna storta non ha aiutato il numero uno. 28 punti sono niente:

un ritiro di Hamilton e una vittoria di Rosberg ed ecco che tutto torna in discussione.

La partenza vincente

di Lewis Hamilton