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Orgoglio
Grosjean
Massimo Costa
Sulla pista che tre anni fa determinò definitivamente la sua imma-
gine di bad boy, quando alla Source piombò su Fernando Alonso e
Lewis Hamilton prendendosi la squalifica per il GP successivo di
Monza, Romain Grosjean ha conquistato il risultato certamente più
brillante della sua carriera considerando tutte le difficoltà che la
Lotus-Mercedes sta incontrando quest’anno non solo dal punto di
vista agonistico. Il terzo posto di Spa ha un grande valore perché ar-
rivato nel weekend in cui il team di Enstone ha rischiato il sequestro
di materiali e monoposto rischiando di non essere presente a Monza
(corsi e ricorsi…). Ma proprio nella serata di domenica la situazione
con Charles Pic, l’ex tester del team che giustamente pretendeva un
risarcimento per le giornate di test pagate e non effettuate nel 2014,
si è sbloccata e le parti troveranno a breve una soluzione soddisfa-
cente. Grosjean sul podio ci è salito dieci volte (tre nel 2012, sei nel
2013, una nel 2015 domenica scorsa) e non si era certo dimenticato
come si combatte ad alta quota. La disastrosa E22 del 2014, gli stenti
della E23 che praticamente non ha ricevuto alcun sviluppo impor-
tante dall’inizio dell’anno, non è che consentissero grandi speranze.
Invece, Grosjean a Spa ha fatto la differenza facendo suo il quarto
tempo in qualifica, poi divenuto nono per la penalità dovuta alla so-
stituzione del cambio, e poi disputando una corsa arrembante giro
dopo giro. Entusiasmante il suo recupero nei giri finali su Sebastian
Vettel, un duello che si è concluso con lo scoppio della gomma della
Ferrari che gli ha aperto la via al terzo posto. Per la Lotus rimane la
delusione per Pastor Maldonado che ha dovuto abbandonare per
noie al motore nei primissimi giri.
Il pilota della Lotus ha conquistato il suo decimo
podio in carriera, ma quello di domenica scorsa ha un
sapore particolare perché arrivato con una E23 che
non è certo all’altezza della concorrenza “alto locata”