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GP ITALIA
Ferrari
Vettel ammette
“Lewis volava via”
La Mercedes in gara ha esposto il suo lato debole, per tentare la rincorsa
a Vettel ha dovuto spingere al massimo il motore vecchio di Nico con ri-
sultati disastrosi, che però guarda caso riguarda (quasi) sempre Rosberg,
e Kimi Raikkonen prima del pasticcio allo start aveva staccato un bel se-
condo posto nelle qualifiche di sabato. Però, contro Hamilton, per stessa
ammissione di Vettel, c'è stato poco o nulla da fare. «Per un po' ho pro-
vato a stargli dietro – ha detto a fine corsa – ma mi sono reso conto in
fretta che batterlo era impossibile. Ogni tanto lo vedevo volare via... Mi
consolo con un podio (il 65° della storia Ferrari a Monza, ndr) che è stata
una emozione incredibile, e pensando che anche senza il problema di Ro-
sberg sarei arrivato secondo».
Il pasticcio di Kimi
Arrivabene ottimista
L'appuntamento è per Singapore, dove secondo Maurizio Arrivabene, la
Rossa potrebbe avvicinarsi un po' alle imprendibili frecce tedesche, «per-
ché il circuito si addice di più alla nostra macchina». Si punta al terzo urrah
di tappa, non certo a mettersi in maglia rosa o meglio rossa (come alla
Vuelta), e sarebbe comunque un traguardo importante in attesa di sfide
più consistenti l'anno prossimo. Anche nel 2016 i due ferraristi saranno gli
stessi, Seb e Kimi Raikkonen, che dopo il rinnovo del contratto ha offerto
spunti contrastanti. Gran bella prestazione il sabato, seguita la domenica
da un errore costernante e quindi da una rimonta a tratti esaltante (15 po-
sizioni recuperate), ma anche amara. A caldo Kimi, che a quanto pare si è
dimenticato di inserire la marcia in partenza ritrovandosi in folle e facen-
dosi sorpassare da tutti, è stato bacchettato duramente sia da Arrivabene
(«ha pasticciato con il volante, si vede abbastanza chiaramente dalle im-
magini») sia dal Presidente della Ferrari Marchionne («abbiamo ottenuto
il podio che volevamo, ma l'altro pilota non c'era»), che poi ha corretto il
tiro in serata: «Raikkonen è un grande pilota, ha pagato caro lo sbaglio ini-
ziale, ma poi ha rimontato in maniera incredibile dimostrando cosa è in
grado di fare». Verissimo, quando si tratta di guidare old style Kimi è an-
cora un drago; il problema è che oggi le vetture sono dei computer viag-
gianti e il finlandese, che non è certo un nativo digitale, rischia spesso di
combinare “pasticci” che si traducono in gravi passi falsi. Consigliamo per
lui un corso intensivo a fianco di qualche maghetto del joystick per evitare
che una distrazione rovini la festa in un pomeriggio come quello di ieri,
dove veramente a Monza la Ferrari ha potuto sentire tutto l'enorme af-
fetto dei suoi tifosi, oltre che l'appoggio dei vip come il premier Renzi.
Marchionne e
i millimetri
«Siamo a millimetri di differenza con la Mercedes», ha insistito Marchionne
(facciamo pochi chilometri, presidente). «Lasciateci lavorare per il fine sta-
gione, abbiamo ancora un paio di cose da fare, non è tutto finit. Le Mer-
cedes sono fragili, i loro problemi spiegano a che punto siamo arrivati per
spingere le vetture. Loro devono fare attenzioni, noi dobbiamo essere
bravi a mettergli pressione». Con un piccolo aiuto di Kimi, e sperando che
a Hamilton non vada sempre tutto bene, pare di capire, potrebbe arrivare
un'altra stoccata rossa. Il massimo delle speranze, per quest'anno.