o di Haka
Silvano Taormina
La Nuova Zelanda è un paese piccolo, ma con una grande tradizione nel mo-
torsport. Basti pensare a Bruce McLaren, nato e cresciuto nel sobborgo di
Meadowbank ad Auckland prima di emigrare in Inghilterra, e al ruolo che il
suo team ha giocato in Formula 1 negli anni. Ma anche a piloti come Denny
Hulme, iridato nel 1967 con la Brabham, Chris Amon e Mike Thackwell, con
quest'ultimo per anni ha detenuto il record di pilota più giovane ad aver
esordito nella massima formula, o Paul Radisich, bicampione nel Mondiale
Turismo ad inizio anni Novanta. Con una popolazione di poco inferiore ai
cinque milioni di abitanti, su per giù come l'Emilia Romagna o la Sicilia per
fare un esempio con casa nostra, la Nuova Zelanda negli ultimi anni ha of-
ferto al motorsport una moltitudine di giovani portacolori di indiscusso ta-
lento. E pensare che, nonostante ben nove autodromi permanenti, da anni
nessuna serie internazionale fa tappa in terra maori (a vuoto le candidature
di un paio di città neozelandesi per ospitare la Formula E), vi sono soltanto
le locali Toyota Racing Series e V8 Super Tourers quali massime espressioni
per monoposto e vetture Turismo. Eppure la Nuova Zelanda sforna tanti pi-
loti. Piloti presenti un po' ovunque nei vari campionati sparsi per il globo,
dalle formule addestrative in Europa alla Indycar negli Stati Uniti fino alle
serie asiatiche, dalle gare endurance ai rally. Piloti che non fanno semplice-
mente presenza, ma che si distinguono per la velocità, l'approccio e la pro-
fessionalità, collezionando successi e talvolta titoli. Le due medaglie
d'argento conquistate dagli All Blacks qualche anno addietro in altrettante
edizioni della defunta A1GP World Cup ne sono un ulteriore testimonianza.
Ciò che manca, al momento, è un kiwi in Formula 1, circostanza che non è
difficile immaginare a breve.
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Nonostante una popolazione alquanto
contenuta e una posizione geografica lontana
dai principali palcoscenici del motorsport,
la Nuova Zelanda riesce sfornare numerosi
piloti in grado di mettersi in mostra nelle
principali categorie automobilistiche. Un
fenomeno frutto non solo del talento individuale
dei singoli ma anche di diversi fattori culturali
Earl Bamber vincìtorte a Le Mans