L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1
DOMENICA27SETTEMBRE2015
1 – José Maria Lopez (Citroen C-Elysée) – Citroen – 16 giri 33’21”641
2 – Yvan Muller (Citroen C-Elysée) – Citroen – 2”428
3 – Sébastien Loeb (Citroen C-Elysée) – Citroen – 3”379
4 – Nicky Catsburg (Lada Vesta) – Lada – 5”526
5 – Mehdi Bennani (Citroen C-Elysée) – SLR – 13”912
6 – Norbert michelisz (Honda Civic) – Zengo – 16”774
7 – Tiago Monteiro (Honda Civic) – Honda Jas – 20”662
8 – Hugo Valente (Chevrolet Cruze) – Campos – 22”575
9 – Stefano D’Aste (Chevrolet Cruze) – Munnich – 26”361
10 – Ma Qing Hua (Citroen C-Elysée) – Citroen – 4 giri
Giro più veloce: José Maria Lopez 1’52”401
Ritirati
1° giro – Gabriele Tarquini
1° giro – Rob Huff
1° giro – Tom Coronel
1° giro – John Filippi
1° giro – Tom Chilton
9° giro – Grégoire Demoustier
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2
DOMENICA27SETTEMBRE2015
1 – Yvan Muller (Citroen C-Elysée) – Citroen – 14 giri 26’36”942
2 – Gabriele Tarquini (Honda Civic) – Honda Jas – 2”659
3 – José Maria Lopez (Citroen C-Elysée) – Citroen – 2”684
4 – Sébastien Loeb (Citroen C-Elysée) – Citroen – 3”395
5 – Rob Huff (Lada Vesta) – Lada – 8”366
6 – Tiago Monteiro (Honda Civic) – Honda Jas – 11”224
7 – Mehdi Bennani (Citroen C-Elysée) – SLR – 14”339
8 – Ma Qing Hua (Citroen C-Elysée) – Citroen – 15”378
9 – Nicolas Lapierre (Lada Vesta) – Lada – 24”968
10 – John Filippi (Chevrolet Cruze) – Campos – 27”357
11 – Norbert michelisz (Honda Civic) – Zengo – 27”357
12 – Grégoire Demoustier (Chevrolet Cruze) – Craft Bamboo – 28”654
Giro più veloce: Sébastien Loeb 1’52”191
Ritirati
1° giro – Hugo Valente
1° giro – Nicky Catsburg
11° giro – Stefano D’Aste
Non partiti
Tom Coronel
Tom Chilton
Il campionato
1. Lopez 396; 2. Muller 321; 3. Loeb 282; 4. Ma 177; 5. Michelisz 172; 6.
Tarquini 171; 7. Monteiro 165; 8. Valente 95; 9. Huff 87; 10. Chilton 84
49
Chilton accusa
vetture troppo fragili
Intanto il WTCC a Shanghai ha mandato a gli archivi altre due
gare molto belle e ricche di colpi di scena. Una riflessione però,
è giusto farla e le parole di Tom Chilton dopo l’incidente che
lo ha visto protagonista in gara uno, devono far riflettere. L’in-
glese dopo pochi metri della prima frazione è rimasto coinvolto
nei botti che hanno escluso parecchi protagonisti e costretto lui
ed il suo compagno a non prendere parte a gara due. Tom ha
puntato l’accento sulla fragilità di queste macchine, eviden-
ziando come in teoria le vetture Turismo dovrebbero essere
progettate per resistere agli urti. Queste TC1, diventate più
accattivanti e più potenti nascondono una certa fragilità che
non avevano prima dell’avvento di questo regolamento. Gli urti
erano più “tollerati “ dalle vecchie Super 2000. Queste mac-
chine invece si fermano subito e sono decisamente più costose
da riparare. Non stiamo parlando dei prototipi mascherati del
DTM o delle vetture GT. Stiamo parlando di vetture che ven-
gono tolte dai cicli di produzione e fatte diventare da corsa.
Nel Turismo questo è sempre avvenuto tenendo un occhio ai
costi grazie ad un regolamento che le limitava in molti aspetti.
Non si dice di tornare a quell’epoca visto che per molti non
avevano l’appeal necessario, ma forse qualche correttivo sa-
rebbe opportuno farlo. Le macchine distrutte a fine gara ser-
vono solo a far spendere un sacco di soldi e al momento attuale
non sono in molti ad averne. Persino un entusiasta Tom Coro-
nel si è lasciato andare ad un laconico “save money at a bank
not at the track” che significa più o meno: i vostri soldi investi-
teli in banca non in pista.