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EUROPEO RALLY

Cipro

L'ultimo acuto, Kajto Kajetanowicz l'ha lanciato poco dopo

l'alba della domenica, nella prima delle otto prove speciali della

seconda e ultima giornata di gara. E' stato forte, possente: suf-

ficiente a far lievitare il suo vantaggio da dodici secondi e due

a trentacinque e sette, ma non ad impressionare Nasser Al-At-

tiyah. Non ha mollato, il qataro al via (forse) per l'ultima volta

con la Fiesta Regional che di soddisfazioni gliene ha date pa-

recchie. Nel tratto immediatamente successivo ha iniziato una

rimonta non scontata, ha collezionato una serie impressionante

di successi parziali e nel penultimo impegno ha ripreso il pallino

che aveva tenuto fra le mani per un attimo sabato mattina. Di

un soffio, un secondo e mezzo appena, destinato a diventare

un ciclone di lì a poco.

“Gara dura, su un fondo a tratti più adatto a una prova del tout

terrain che a un rally”, dice a cose fatte il polacco che con la

Fiesta R5 non ha vinto ma è come se lo avesse fatto: sui due-

cento e passa chilometri di terra e asfalto dell'isola divisa ha

fatto per la seconda volta in stagione il pieno di europunti e

messo, di fatto, un'ipoteca pesantissima sul titolo continentale.

Poi ringrazia il cielo di essere passato indenne fra i mille e mille

trabocchetti e spiega di aver gestito: “Con Alexey Lukianuk

precipitato indietro già nella seconda prova e gli altri “euro-

pei” non troppo vicini, non mi è parso il caso di osare oltre un

certo limite per vincere anche il duello con Al-Attiyah”. I nu-

meri gli danno ragione, grazie alla classifica stralcio (e all'as-

senza di Craig Breen che conta di ripresentarsi all'Acropoli

dopo la sua incursione iridata al Tour de Corse) il suo vantag-

gio nella classifica della serie continentale è ulteriormente cre-

sciuto e adesso è ancor più vicino a mettere le mani sulla

corona. Resta il rimpianto di un duello solo accennato, ma così

va il mondo...

L’orgoglio

di Lukyanuk

Il piacere di concentrarsi solo sulla

guida, Alexej Lukyanuk lo riscopre

domenica mattina. Quando final-

mente si ritrova ai comandi di una

Fiesta di nuovo dotata di un'idro-

guida efficiente. “Quando tutto

va bene non ci si fa caso, ma è

davvero bello non pensare ad

altro che a pilotare”, fa il russo

mentre risale in classifica. Le sue

speranze di fare il colpaccio a

Cipro sono miseramente naufra-

gate nel secondo tratto cronome-

trato, ma alla fine è riuscito

comunque a chiudere al settimo

posto dell'assoluta, preceduto

solo da Kajto Kajetanowincz,

Bruno Magalhaes, Robert Con-

sani e Jaromir Tarabus fra quelli a

caccia di europunti. E facendolo si

è straguadagnato il premio intito-

lato a Colin McRae.