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Quali sono, se si possono dire, i migliori prodotti del tuo vi-
vaio?
“E’ una lista lunghissima, e uno dei piloti che ho valutato sul si-
mulatore quando correva in GP2 è stato Fabrizio Crestani.
Sono orgoglioso di aver subito detto, quando è salito per la
prima volta sul mio simulatore, “Questo è un fuoriclasse”. Ho
verificato che quello stile, quell’approccio che aveva al simula-
tore è identico in tutto e per tutto a quello che vedo nella realtà
sulla Lamborghini Huracan che dividiamo. Sul giro secco, come
velocità pura e dono naturale, Fabrizio ha davvero una marcia
in più. Il mio primo allievo poi, è stata Michela Cerruti, venuta
da me tantissime volte negli anni. Ci ho messo una passione
incredibile e i risultati mi hanno dato ragione. Sono passati da
noi anche Sergio Campana, Vittorio Ghirelli, Stefano Gai, René
Binder Kevin Giovesi, Fabio Onidi e tanti altri…”
Oggi nel mondo della simulazione stanno irrompendo i visori
in 3D, sarà questo lo step del futuro?
“Stiamo effettuando dei test e ho con me una persona molto
esperta in questo campo. Quando tutto sarà abbastanza col-
laudato e funzionale, sarà una delle prime linee di sviluppo. Al
vaglio c’è anche l’ipotesi di installare altri due o tre simulatori,
più economici, per dare la possibilità di formazione a dei gio-
vani che non hanno budget importanti. Magari creando un per-
corso che comprenda anche delle lezioni teoriche sul set-up,
sul dialogo con gli ingegneri, su dieta e preparazione: dal pilota
all’ingegnere il mio vuole essere un centro di formazione com-
pleto.”