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Massimo Costa

In una recente intervista, Lewis Hamilton aveva dichiarato che le cri-

tiche mossegli nel 2016 per aver perso il titolo mondiale contro Nico

Rosberg, motivate da un certo tipo di vita condotto dal pilota in-

glese non sempre consono ad uno sportivo durante la stagione ago-

nistica e da incomprensibili momenti di crisi, fossero solo balle. Lui

si è ritrovato sconfitto esclusivamente a causa dei problemi tecnici

occorsi alla sua Mercedes. Vero, ma fino a un certo punto. Perché

è ormai una evidenza che Hamilton non ha la tenuta mentale per

reggere il confronto con un avversario di pari grado lungo l’arco di

un anno intero. Basta poco per mandarlo in crisi. Lewis è un ragazzo

estremamente sensibile e ricordiamo bene i suoi momenti no a se-

guito del non sempre idilliaco rapporto con la fidanzata di allora,

Nicole Sherzinger. A Sochi, Hamilton non si è mai trovato al cento

per cento con la sua Mercedes W08. Un po’ di sottosterzo, la fatica

nel mandare in temperatura le gomme, non gli ha mai trasmesso la

fiducia necessaria per spingere come sa. Strano però, che Valtteri

Bottas sia passato indenne dagli stessi inconvenienti; evidente-

mente ha saputo risolverli senza pensarci troppo, senza attorcigliar-

visi sopra, al contrario di Hamilton. Che ha finito per ritrovarsi

battuto di oltre mezzo secondo da Valtteri nel primo turno di prove

libere del venerdì, di 39 millesimi nella seconda sessione libera, di

quasi un decimo nella terza, e di mezzo secondo nella qualifica. Una

batosta totale, ingigantita ancora di più dal pessimo rendimento in

gara. Hamilton ha subito accusato problemi di surriscaldamento nei

primi giri, ed ha dovuto alzare il piede. Ma quando i valori sono tor-

nati nella norma, ha proseguito come se fosse al volante di una Wil-

liams e non della Mercedes che con Bottas stava domando la furiosa

Ferrari di Sebastian Vettel. Quella di Sochi sarà dunque archiviata

come una delle tante corse negative di Hamilton il quale, già dal

prossimo appuntamento, sarà capace di ribaltare completamente

la situazione divenendo l’uomo da battere. Ne siamo certi.