Previous Page  43 / 62 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 43 / 62 Next Page
Page Background

43

T-Wing addio,

pinne ridotte

Se sulle nuove F1 debutta l'Halo, spa-

riranno le famigerate T-Wing: per inten-

derci, le piccole ali comparse sin dai

test invernali del 2017 a sormontare la

pinna laterale, sfruttando un buco nor-

mativo che si è voluto tappare in fretta.

Queste alette, discutibili estetica-

mente, hanno offerto un po' di carico

aerodinamico aggiuntivo, ma in qual-

che occasione sono apparse pure come

una fonte di pericolo. Nelle prove li-

bere in Bahrain, ad esempio, Max Ver-

stappen aveva danneggiato il fondo

della sua Red Bull dopo aver centrato

la T-Wing persa per strada da Valtteri

Bottas. E la stessa pinna verrà ampia-

mente ridotta, ridando al cofano la

classica forma diagonale: qualcuno

avrebbe tuttavia voluto conservarla,

essendo una zona a favore di sponsor.

La cosiddetta "shark fin” era tornata in

auge per aiutare ad incanalare l'aria de-

stinata all'alettone posteriore, riposi-

zionato più in basso come era fino al

2008.

Niente trucchi

sulle sospensioni

Tema caldo di questo inverno, poi, è di-

ventato il giro di vite imposto dalla FIA in

materia di sospensioni: in seguito alla di-

rettiva spedita dal delegato tecnico Char-

lie Withing, sono vietate configurazioni

che, combinando i puntoni anteriori e lo

sterzo, portino a ridurre l'altezza da terra

in curva. L'incremento di carico che ne

consegue, e quindi il maggiore grip sulla

ruota in appoggio, risulta infatti contrario

allo spirito delle regole che proibiscono

variazioni nell'assetto aerodinamico attra-

verso la guida del pilota. Da ora, inoltre,

tocca alle stesse squadre dimostrare in

sede di verifica come i rispettivi progetti

siano in linea con i nuovi dettami. Sarà

permessa soltanto una tolleranza di 5mil-

limetri, quando lo sterzo passa un

estremo all'altro. A scatenare il malcon-

tento di alcuni team, tra cui probabil-

mente Ferrari e Red Bull che si erano

spinti più in là degli altri, è stato l'attendi-

smo della Federazione: il no è scattato a

dicembre, a poco più di due mesi dalla

presentazione delle monoposto.

3 motori per

tutta la stagione

Le complesse power unit, introdotte nel

2014, proseguono la loro evoluzione in

attesa di scoprire come cambieranno

dal 2021. La soglia dei 1000 cavalli è

ormai a tiro, ma per il Mondiale alle

porte servirà anche più affidabilità: per

evitare di incorrere in penalizzazioni,

ogni pilota dovrà disputare l'intero cam-

pionato con un massimo di tre motori

termici, tre MGU-H e tre turbocompres-

sori, e addirittura due sole MGU-K, due

pacchi batteria e due centraline. Limiti

severissimi, soprattutto alla luce di un

calendario esteso a 21 round. Non si

sono fatte attendere le lamentele, so-

prattutto da parte delle scuderie indi-

pendenti che temono costi aggiuntivi da

sostenere, compensando il maggiore

sviluppo al quale sono chiamati i co-

struttori. E in più, emerge la prospettiva

di assistere ad un numero sempre cre-

scente di sanzioni in griglia, rese quan-

tomeno più semplici da capire: oltre le

15 posizioni accumulate, comunque

vada, si parte dal fondo.

LE ALTRE NOVITÀ