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Rosenqvist in palla

Buemi battuto ma riparte

Rosenqvist già ad Hong Kong aveva mostrato il suo poten-

ziale velocistico, capitalizzato con la vittoria a tavolino di gara

2 per l’esclusione di Daniel Abt. Nell’ePrix a Marrakech, a

scanso di equivoci, ha ribadito sul campo la propria competi-

tività: terzo in griglia, poco prima del pit-stop si è messo alle

spalle Sam Bird, mentre a cinque giri dal termine ha infilato il

mostro sacro Buemi per andarsi a prendere il successo. La sua

manovra è stata decisa, cattiva il giusto, e non ha lasciato spa-

zio a repliche. A freddo, Buemi ha però ricordato di non aver

potuto sfruttare il bonus di kilowatt ricevuto grazie al voto

dei tifosi: «Quando volevo difendermi il Fanboost non ha fun-

zionato. Abbiamo dovuto scambiare le vetture prima dello

start e sulla seconda macchina non era configurato». Lo sviz-

zero, re in Superpole, si è dovuto far bastare la piazza

d’onore, ma almeno ha riscattato un disastroso weekend

inaugurale ad Hong Kong. Il suo campionato, in pratica, è co-

minciato dal Marocco.

Rosenqvist si gode la vetta

Bird superato, ma a podio

«Inizio ad avere più consapevolezza e con più esperienza in

Formula E sto capendo come si gestisce una corsa», ha raccon-

tato Rosenqvist. «Riesco a restare calmo, a conservare l’ener-

gia, il mio ingegnere mi ha detto a cosa stare attento. È

fantastico il modo in cui abbiamo ribaltato la situazione, since-

ramente dopo la FP1 non me lo aspettavo». Anche perché sulla

seconda M4Electro è stato risolto in extremis un problema alla

batteria che poteva portare all’abbandono. Tirato un sospiro

di sollievo, il biondino nordico guarda gli avversari dall’alto in

basso godendosi i suoi 54 punti, dopo aver superato Bird sia

in pista sia in classifica generale. Il britannico della DS Virgin

ha centrato gara 1 ad Hong Kong, mentre a Marrakech è sem-

pre stato a ridosso del vertice, ma senza incidere. In ogni caso,

ha raccolto un preziosissimo terzo posto, ancor più significativo

per qualche guaio alla trasmissione con cui ha dovuto convi-

vere.

Di Grassi ancora a zero

Che succede in casa Audi?

Lascia invece perplessi la crisi che sta attraversando Di Grassi,

pioniere della sfida elettrica e attuale campione in carica: il bra-

siliano è sempre inchiodato a zero punti, e in terra nordafricana

si è dovuto clamorosamente ritirare dopo poche tornate.

«Siamo veloci, ma è ovviamente frustrante avere problemi tec-

nici per due volte consecutive», ha sintetizzato deluso. L’affi-

dabilità sembra diventata improvvisamente un’emergenza per

lo squadrone Audi, proprio quando la casa tedesca è entrata

in maniera totale nell’arena della Formula E. Tutto è ancora

possibile, eppure ripetersi nell’albo d’oro sembra già una mis-

sione disperata. Tornare a fare risultati, comunque, è un ob-

bligo. «Non serve a nulla piangerci sopra, guardiamo avanti e

pensiamo al Cile», ha tagliato corto il direttore sportivo Dieter

Gass.

Italiani sfortunati

In Marocco a mani vuote

Quanto agli italiani, Marrakech non ha certo portato bene ai

nostri, entrambi a mani vuote. Edoardo Mortara ha sofferto

noie sulla sua Venturi sin dalle prove libere del mattino e un

altro stop ha rovinato la sua qualifica. In gara, il ginevrino ha

dato vita ad un’ottima rimonta, ma quando era arrivato in zona

punti si è scontrato con il compagno di colori Maro Engel. Luca

Filippi, per una toccata ricevuta in avvio, si è ritrovato con un

braccetto della sospensione danneggiato sulla prima auto: ha

Sébastien Buemi