5 Set [16:25]
Misano - Gara: Pedrosa è inarrestabile
Una domenica segnata dalla scomparsa di Shoya Tomizawa in un tragico incidente avvenuto nella Moto 2 in mattinata. Le bandiere a mezz’asta e la compostezza sul podio sono l’omaggio dei migliori tre piloti del Motomondiale ad un collega scomparso. La vittoria è andata allo spagnolo di casa Honda Dani Pedrosa, autore anche della pole position in qualifica e del giro più veloce in gara. Dani è partito in solitaria alla partenza e ha staccato da subito i suoi avversari, prima Casey Stoner, poi Jorge Lorenzo. L’australiano della Ducati è stato scavalcato dal majorchino nelle prime fasi di gara, salvo essere in fine risucchiato poi anche da Valentino Rossi, tornato sul podio per la seconda volta (Laguna Seca la prima) dal suo rientro a seguito dell’incidente del Mugello, e anche da Andrea Dovizioso, quarto con la medaglia di legno nella sua gara di casa.
La cronaca
Allo spegnersi dei semafori scatta bene Pedrosa che si invola solitario al comando della corsa. Alle sue spalle Stoner infila Lorenzo per il secondo posto, mentre Rossi mantiene la quarta piazza. Parte male Ben Spies, decimo, rispetto alla quinta piazzola in griglia, regalata al compagno Colin Edwards, incalzato da Dovizioso. Il forlivese nelle ultime curve riuscirà a sopravanzare il texano, mentre alla prima chicane un contatto tra Loris Capirossi e Nicky Hayden ha messo fuori gioco il romagnolo, col ducatista costretto poi al ritiro al terzo passaggio. Lorenzo ripassa Stoner prima del Carro, e completa il suo lavoro per il GP di San Marino.
Marco Simoncelli transita sul traguardo della prima tornata in settima posizione davanti a Randy De Puniet, ed al compagno di squadra, nonché omonimo, Melandri. SuperSic, forse a causa della pressione ricevuta in questo week-end, commette un errore nel corso del quinto giro mentre occupava la quinta piazza, cadendo ma riprendendo la gara conclusa poi al quattordicesimo posto.
Nonostante un primo giro infelice recupera Spies ed è settimo alle spalle di Edwards alla settima tornata, con Rossi che infiamma le tribune all’undicesimo giro quando supera Stoner per il podio, imitato da Dovizioso con una tornata di differenza. Il tavulliese ed il forlivese resteranno in bagarre per tutta la gara ma le posizioni non cambieranno. Anche Edwards e Spies si scambiano qualche sverniciata, ma la ragion di squadra ha la meglio e gli animi vengono calmati. Pedrosa riduce così il suo ritardo da Lorenzo, tenendo ancora aperto il campionato, ma ci vorrebbe un miracolo sin dalla prossima gara di Alcaniz il 19 settembre, terra amica di entrambi, per fare in modo che Lorenzo senta traballare il trono su chi è poggiato il suo iride.
Antonio Caruccio
Nella foto, Dani Pedrosa
L’ordine di arrivo di gara, domenica 5 settembre 2010
1 - Dani Pedrosa (Honda) – Honda – 28 giri 44’22”059
2 - Jorge Lorenzo (Yamaha) – Yamaha – 1”900
3 - Valentino Rossi (Yamaha) – Yamaha – 3”183
4 - Andrea Dovizioso (Honda) – Honda – 6”454
5 - Casey Stoner (Ducati) – Ducati – 18”479
6 - Ben Spies (Yamaha) – Tech 3 – 28”385
7 - Colin Edwards (Yamaha) – Tech 3 – 34”934
8 - Alvaro Bautista (Suzuki) – Suzuki – 38”157
9 - Hector Barbera (Ducati) – Aspar – 40”943
10 - Marco Melandri (Honda) – Gresini – 42”377
11 - Aleix Espargaro (Ducati) – Pramac – 45”906
12 - Hiroshi Aoyama (Honda) – Interwetten – 46”394
13 - Randy De Puniet (Honda) – LCR – 50”481
14 - Marco Simoncelli (Honda) – Gresini – 1’23”143
Ritirati
0 giri - Loris Capirossi
3° giro - Nicky Hayden
17° giri - Mika Kallio
Giro più veloce: Dani Pedrosa 1’34”340
Il campionato
1. Lorenzo 271; 2. Pedrosa 208; 3. Dovizioso 139; 4. Rossi & Stoner 130; 6. Spies 120; 7. Hayden 109; 8. De Puniet 81; 9. Melandri 67; 10. Edwards 66