formula 1

Verstappen, il campione programmato
Con lui la Red Bull è tornata mondiale

Ha debuttato in F1 che ancora non aveva 18 anni (oggi ne ha 27) e con alle spalle una sola stagione in monoposto vissuta nel ...

Leggi »
formula 1

Mercedes torna grande
Sainz e Leclerc litigano

San Paolo 2022, Las Vegas 2024. Sono trascorsi due anni molto complicati per Toto Wolff, con più bassi che alti, per rivedere...

Leggi »
formula 1

Las Vegas - La cronaca
Verstappen campione del mondo
Russell vince davanti a Hamilton

Vince Russell davanti a Hamilton Sainz e Leclerc, poi Verstappen, campione del mondo per la quarta volta consecutiva. Sesto è...

Leggi »
Rally

Rally del Giappone – Finale
Neuville campione a Toyota il costruttori

Michele Montesano Non poteva esserci finale di stagione più rocambolesco. Il Rally del Giappone ha offerto una gara incerta e...

Leggi »
World Endurance

Lamborghini: non è un addio,
la SC63 LMDh prosegue in IMSA

Michele Montesano Si è conclusa, dopo una sola stagione, l’avventura di Lamborghini nel FIA WEC. Con la pubblicazione dell’e...

Leggi »
formula 1

Verstappen, il quarto
titolo mondiale in 10 mosse

Il quarto titolo mondiale è dietro l'angolo per Max Verstappen. Il discorso lo può chiudere nel GP di Las Vegas e le comb...

Leggi »
9 Set [17:00]

Misano - Gara
Un grande Dovizioso batte Marquez

Marco Minghetti

"La Ducati continua a migliorare e adesso andiamo forte anche su una pista che fino a poco tempo fa non ci piaceva. Lo avevamo capito già dai test, che questa poteva essere una domenica importante. E' stato un fine-settimana strano, all'inizio con le gomme non ci si capiva molto. Ma dopo il warm up mi sono reso conto che avrei dovuto andare davanti prima possibile e poi avere pazienza, perché sapevo di essere velocissimo…”. La racconta così Andrea Dovizioso, con semplicità, la vittoria colta per la prima volta sulla pista “nemica” di Misano, al termine di una gara davvero senza sbavature.

Festa Ducati, peccato per la scivolata di Lorenzo
E se già al sabato si poteva puntare quasi ad occhi chiusi sul successo di una Ducati, a non essere affatto scontata era la vittoria del forlivese che invece, al termine di 45 minuti perfetti, ha potuto festeggiare già nel corso dell’ultimo giro, tale era il vantaggio accumulato sui rivali. E così è stata festa grande nel box della Rossa di Borgo Panigale, solo parzialmente rovinata dalla scivolata di cui si è reso protagonista Jorge Lorenzo, in quel momento impegnato a lottare con il connazionale Marquez per il secondo gradino del podio, dopo che aveva guidato la gara fino al quinto giro sorpassato in tromba proprio dal compagno di squadra.

Marquez secondo blinda la classifica iridata
Un errore veniale, quello del maiorchino, perché la sua Ducati lo ha tradito senza preavviso proprio quando cercava di dare il tutto per tutto. E fattosi da parte, per Marc Marquez è stata una passeggiata fino alla bandiera a scacchi. Ed ora, con 221 punti, le lunghezze di vantaggio sul Dovi sono 67, su Rossi 70 e 91 su Lorenzo. E con il prossimo impegno ad Aragon, suo circuito preferito, lo spagnolo della Honda potrebbe aumentare ulteriormente il suo vantaggio in classifica. "Per fortuna le Rosse si sono svegliate tardi. Vediamo di gestire il vantaggio in classifica sino alla fine" ha poi commentato sorridendo il leader di campionato.

Crutchlow trova il podio, Rossi non pervenuto
Sul gradino più basso del podio è poi salita un'altra Honda, quella di Cal Crutchlow del team satellite Lucio Cecchinello. Quarta piazza per la Suzuki di Alex Rins, mentre le due Yamaha di Maverick Viñales e Valentino Rossi non hanno mai dato l’impressione di poter impensierire gli avversari. “Non abbiamo l’aderenza che occorre e non sappiamo come rimediare” questo il laconico commento con il quale The Doctor si era tirato fuori dai pronostici già dopo il Warm Up. Essere poi finito alle spalle anche di Dani Pedrosa, ormai prossimo alla pensione, non è esattamente il miglior biglietto da visita da presentare ai tifosi adoranti sulle tribune.

Domenica 9 settembre qualifica

1 - Andrea Dovizioso (Ducati) - Ducati - 28 giri 42’05”426
2 - Marc Marquez (Honda) - Repsol - 2”822
3 - Cal Crutchlow (Honda) - LCR - 7”269
4 - Alex Rins (Suzuki) - Suzuki - 14”687
5 - Maverick Viñales (Yamaha) - Yamaha - 16”016
6 - Dani Pedrosa (Honda) - Honda - 17”408
7 - Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha - 19”086
8 - Andrea Iannone (Suzuki) - Suzuki - 21”804
9 - Alvaro Bautista (Ducati) - Nieto - 23”919
10 - Johann Zarco (Yamaha) - Tech 3 - 27”559
11 - Danilo Petrucci (Ducati) - Pramac - 30”698
12 - Franco Morbidelli (Honda) - Marc VDS - 32”941
13 - Takaaki Nakagami (Honda) - LCR - 33”461
14 - Aleix Espargaro (Aprilia) - Gresini - 35”686
15 - Michele Pirro (Ducati) - Ducati - 35”812
16 - Bradley Smith (KTM) - KTM - 46”500
17 - Jorge Lorenzo (Ducati) - Ducati - 46”614
18 - Jack Miller (Ducati) - Pramac - 50”596
19 - Hafizh Syahrin (Yamaha) - Tech 3 - 55”168
20 - Karel Abraham (Ducati) - Nieto - 1’33”812
21 - Scott Redding (Aprilia) - Gresini - 1’09”475
22 - Thomas Luthi (Honda) - Marc VDS - 1’12”608
23 - Christophe Ponsson (Ducati) - Avintia - 1 giro

Ritirati
Stefan Bradl (Honda) - HRC
Pol Espargaro (KTM) - KTM
Xavier Simeon (Ducati) - Avintia

Il campionato
1.Marquez 221; 2.Dovizioso 154; 2.Rossi 151; 4.Lorenzo 130; 5.Vinales 124; 6.Crutchlow 119; 7.Zarco 110; 8.Petrucci 110; 9.Iannone 92; 10.Rins 79.