8 Set [16:41]
Misano - Qualifica
Lorenzo e Ducati a passo di record
Marco Minghetti
"Sì, è davvero un peccato lasciare questa moto: Dall'Igna ha fatto un lavoro grandissimo così come gli ingegneri. Ma è andata così. Il passato non si può cambiare, auguro tanta fortuna a Borgo Panigale per il prossimo anno…”. È quasi con un sorriso beffardo che Jorge Lorenzo, dominatore delle qualifiche della MotoGp a Misano, regala parole che hanno o tanto il sapore della beffa. Sì perché il maiorchino, (autore del nuovo giro veloce della pista, ndr) sta finalmente dimostrando tutto il suo valore, con un feeling sempre più convinto con la sua Ducati Desmosedici, e l’addio di fine anno destinazione Honda lascerà davvero più di un rimpianto. Lo strapotere della moto italiana sul circuito romagnolo è stato poi confermato dal secondo tempo di un ottimo Jack Miller e dal quarto di Andrea Dovizioso. "Mi ha impressionato fare subito un grande tempo con la gomma media davanti e per un momento ho pensato che forse quella era la gomma giusta", ha commentato il poleman. "Poi ho provato la morbida ed è andata ancora meglio. Domani sarà una grande giornata".
Viñales in ascesa, Marquez scivola e si arrende
Unico pilota ad intrufolarsi tra le moto di Borgo Panigale è stato Maverick Viñales, che a Misano è parso in grande ascesa così come la sua Yamaha che pare davvero aver beneficiato dalle ultime modifiche al motore della M1. Miglioramenti che in qualifica non hanno permesso invece un balzo in avanti di Valentino Rossi abituato, però, a dare sempre il meglio nei 45 minuti della gara. Sabato da dimenticare anche per Marc Marquez che, nel tentativo estremo di controbattere ai tempi record del connazionale della Ducati è incappato in una scivolata a sei minuti dalla bandiera a scacchi. Inutile si è poi rivelata la corsa disperata ai box per risalire sulla seconda moto. Il leader del mondiale ripartito per gli ultimi due tentativi non è più riuscito a riprendere il filo della matassa.
Comunque, a voler dar credito ai tempi del sabato, si prospetta una gara davvero incredibile perché escluso l’irraggiungibile maiorchino, gli altri piloti scesi in pista nella Q2 sono racchiusi in appena quattro decimi.
Sabato 8 settembre qualifica
1 - Jorge Lorenzo (Ducati) - Ducati - 1’31”629
2 - Jack Miller (Ducati) - Pramac - 1’31”916
3 - Maverick Viñales (Yamaha) - Yamaha - 1’31”950
4 - Andrea Dovizioso (Ducati) - Ducati - 1’32”003
5 - Marc Marquez (Honda) - Repsol - 1’32”016
6 - Cal Crutchlow (Honda) - LCR - 1’32”025
7 - Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha - 1’32”028
8 - Danilo Petrucci (Ducati) - Pramac - 1’32”136
9 - Johann Zarco (Yamaha) - Tech 3 - 1’32”250
10 - Alex Rins (Suzuki) - Suzuki - 1’32”338
11 - Dani Pedrosa (Honda) - Honda - 1’32”369
12 - Franco Morbidelli (Honda) - Marc VDS - s.t.
13 - Andrea Iannone (Suzuki) - Suzuki - 1’32”566 - Q1
14 - Michele Pirro (Ducati) - Ducati - 1’32”624 - Q1
15 - Alvaro Bautista (Ducati) - Nieto - 1’32”792- Q1
16 - Aleix Espargaro (Aprilia) - Gresini - 1’33”084 - Q1
17 - Bradley Smith (KTM) - KTM - 1’33”085 - Q1
18 - Stefan Bradl (Honda) - HRC - 1’33”361 - Q1
19 - Takaaki Nakagami (Honda) - LCR - 1’33”437 - Q1
20 - Pol Espargaro (KTM) - KTM - 1’33”502 - Q1
21 - Scott Redding (Aprilia) - Gresini - 1’33”572 - Q1
22 - Xavier Simeon (Ducati) - Avintia - 1’33”705 - Q1
23 - Thomas Luthi (Honda) - Marc VDS - 1’33”755 - Q1
24 - Karel Abraham (Ducati) - Nieto - 1’33”812 - Q1
25 - Hafizh Syahrin (Yamaha) - Tech 3 - 1’34”080 - Q1
26 - Christophe Ponsson (Ducati) - Avintia - 1’37”180 - Q1