29 Ago [9:45]
Primi passi per Rabat
dopo l'operazione alla gamba
La forza di volontà è tutto, lo dimostra Tito Rabat. Protagonista di un bruttissimo incidente nella FP4 di Silverstone, colpito dalla Honda di Franco Morbidelli in una dinamica innescata dall'aquaplaning, il pilota spagnolo ha già mosso i primi passi con il deambulatore.
Il portacolori del team Avintia ha subito le fratture di femore, tibia e perone della gamba destra, e dopo essere stato trasportato in ospedale con l'elicottero è stato operato d'urgenza a Coventry. "Grazie a tutti per il supporto, sto già recuperando e non vedo l'ora di tornare a casa", ha twittato l'ex campione della Moto2.
Tutti da definire ovviamente i tempi di recupero di Rabat: in vista dei prossimi appuntamenti in calendario (a cominciare da quello di Misano), la squadra dovrà trovare un sostituito per la sua Ducati.
Il problema dell'asfalto a Silverstone
Più in generale, Rabat è stato suo malgrado la principale vittima del disastroso asfalto steso per quest'anno. L'incapacità di drenare l'acqua da parte del nuovo fondo ha poi portato alla definitiva cancellazione delle gare di domenica: qualcosa mai accaduto dal 1980, quando il Gran Premio d'Austria a Salisburgo fu stoppato dalla neve.
"Abbiamo un po' di anni di esperienza qui sul bagnato, ma con la vecchia superficie siamo stati capaci di correre. Non avevamo mai trovato così tanta acqua nei punti critici, è diretta conseguenza dell'asfalto", ha accusato Mike Webb, direttore di gara della MotoGP. Lo staff ha fatto un lavoro incredibile, ma non potevamo lottare contro la natura". L'autodromo, come spiegato dal direttore generale Stuart Pringle, ha già avviato un'indagine autonoma per venire a capo delle cause.
Jack Miller e Johann Zarco erano fra i piloti favorevoli a correre, ma la maggioranza ha preferito evitare rischi. Anche se la gestione del meeting con la direzione gara, avvenuto in maniera spontanea e senza una comunicazione ufficiale, ha lasciato dietro di sé degli strascichi.