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17 Lug [15:14]

Sachsenring - Gara
Marquez mago della strategia

Jacopo Rubino

Questione di scelte, come quella di anticipare il cambio moto e passare addirittura alle gomme slick. Marc Marquez ha costruito così la propria vittoria nella MotoGP al Sachsenring, pista che rimane per lui un feudo incontrastato. In un'altra corsa partita sull'asfalto bagnato, lo spagnolo è sembrato cauto nelle fasi iniziali, lasciando strada al trio italiano composto da Danilo Petrucci, Andrea Dovizioso e Valentino Rossi. Al decimo giro, addirittura, l'alfiere Honda ha rischiato grosso con una spettacolare escursione nella ghiaia in curva 8, inghiottito a metà gruppo. Quindi il rientro ai box al giro 17, decidendo di osare: e mano a mano che la traiettoria andava asciugandosi, Marquez ha recuperato anche 6 o 7" per volta sul gruppo dei leader, che insisteva nel continuare.

Mentre purtroppo Petrucci era già uscito di scena proprio al decimo giro, scivolando in curva 3 quando era saldamente in testa, Dovizioso e Rossi, assieme a Cal Crutchlow e Hector Barbera, hanno atteso fino alla 24esima tornata per il cambio moto. Ormai era davvero troppo tardi. Marquez è così salito al secondo posto, strappando appena dopo il comando a Jack Miller, che aveva deciso di proseguire ancora un giro con le Michelin da pioggia ormai alla frusta.

Le ultime tornate, quando aveva accumulato oltre 20" di vantaggio, sono state così una passerella per il portacolori Honda, che in Germania si conferma imbattuto e si dimostra sempre più abile nel leggere le condizioni meteo, per nulla intimorito dalla caduta nel warm-up. Ora il numero 93 è in fuga nel Mondiale: Rossi, in difficoltà dopo il pit-stop (non ha pagato la scelta prudente delle intermedie) ha chiuso infatti ottavo, Jorge Lorenzo con l'altra Yamaha è stato sostanzialmente invisibile. 15° posto per il maiorchino, in uno dei weekend sicuramente più negativi della sua carriera.

A prendersi il podio sono stati quindi uno scatenato Crutchlow e il nostro Dovizioso: entrambi all'ultima tornata hanno avuto la meglio su Scott Redding. Bravissimo comunque l'inglese del team Pramac, che dopo una brutta partenza ha dovuto recuperare dall'ultima posizione, anticipando a sua volta la sosta ai box. Quinto Andrea Iannone, sesto Dani Pedrosa, settimo Miller, di nuovo capace di esaltarsi sull'umido dopo la storica vittoria di Assen. A lungo in contesa per il podio, Barbera si è invece ritrovato nono davanti ad Alvaro Bautista, in sella all'unica Aprilia al via: nel warm-up del mattino il rider di casa Stefan Bradl si è infortunato, dando purtroppo forfait.

Domenica 17 luglio 2016, gara

1 - Marc Marquez - Honda (Honda) - 30 giri 47'03"239
2 - Cal Crutchlow - LCR (Honda) - 9"857
3 - Andrea Dovizioso - Ducati (Ducati) - 11"613
4 - Scott Redding - Pramac (Ducati) - 11"992
5 - Andrea Iannone - Ducati (Ducati) - 22"755
6 - Dani Pedrosa - Honda (Honda) - 25"920
7 - Jack Miller - Marc VDS (Honda) - 26"043
8 - Valentino Rossi - Yamaha (Yamaha) - 26"449
9 - Hector Barbera - Avintia (Ducati) - 26"614
10 - Alvaro Bautista - Gresini (Aprilia) - 31"274
11 - Eugene Laverty - Aspar (Ducati) - 41"208
12 - Maverick Viñales - Suzuki (Suzuki) - 42"158
13 - Bradley Smith - Tech 3 (Yamaha) - 1'03"129
14 - Aleix Espargaro - Suzuki (Suzuki) - 1'06"091
15 - Jorge Lorenzo - Yamaha (Yamaha) - 1'17"694
16 - Tito Rabat - Marc VDS (Honda) - 1 giro
17 - Loris Baz - Avintia Racing (Ducati) - 2 giri
18 - Yonny Hernandez - Aspar (Ducati) - 3 giri

Giro più veloce: Cal Crutchlow 1'25"019

Ritirati
18° giro - Pol Espargaro
13° giro - Danilo Petrucci

Il campionato
1.Marquez 170 punti; 2.Lorenzo 122; 3.Rossi 111; 4.Pedrosa 96; 5.Vinales 83; 6.P.Espargaro 72; 7.Barbera 65; 8.Iannone 63; 9.Dovizioso 59; 10.Laverty 53