2 Feb [12:36]
Sepang - 2° giorno
Petrucci leader, spavento per Baz
Jacopo Rubino
C'è Danilo Petrucci in vetta al secondo giorno di test della MotoGP a Sepang. Il pilota umbro, con la Ducati Desmosedici GP15 marchiata Pramac, grazie alle gomme morbide ha stampato il miglior tempo in 2'00"095, limando oltre cinque decimi rispetto al best lap marcato ieri da Jorge Lorenzo. La sfida al cronometro è stata però compromessa dall'incredibile crash di Loris Baz, avvenuto sul rettifilo principale a quasi 300 chilometri orari. Un grosso spavento per il francese rimasto fortunatamente illeso e poi riuscito persino a tornare in pista. Il portacolori del team Avintia ha riferito di aver udito un suono anomalo in uscita dall'ultima curva prima della caduta: la causa dell'incidente (che ha causato oltre un'ora di stop) resta comunque ancora da accertare, e per precauzione la Michelin ha ritirato la mescola soft. Da quel momento l'unica opzione disponibile è divenuta così la hard, con cui proprio Lorenzo nel finale è arrivato a soli sei centesimi da Petrucci.
Al terzo posto compare a sorpresa Hector Barbera, che aveva già sfruttato la gomma morbida con l'altra Ducati GP14.2 del team Avintia. Lo spagnolo ha preceduto Marc Marquez, con la prima Honda, Cal Crutchlow e Valentino Rossi. A seguire, Scott Redding e Andrea Iannone, che questa volta ha lavorato esclusivamente sulla nuova Desmosedici GP16. Positivo nono posto per l'attesissimo Casey Stoner, al primo confronto diretto con i colleghi della top-class dopo quasi quattro anni. L'australiano ha quindi battuto l'altro ducatista Andrea Dovizioso, 14esimo.
Numerose le cadute, che non hanno risparmiato neppure i big. Lo stesso Lorenzo è scivolato in curva 5, con la sua Yamaha uscita un po' malconcia sul lato sinistro. Nello stesso punto sorte analoga per Pol Espargaro (due volte) e per Dani Pedrosa, soltanto 12esimo sulla seconda RC213V factory. A terra anche il debuttante Tito Rabat e il colombiano Yonny Hernandez. L'altro alfiere del team Aspar, Eugene Laverty, non ha girato dopo il crash del lunedì, ma potrebbe esserci domani: per il nordirlandese è infatti scongiurata la frattura del polso, come si temeva inizialmente.
Martedì 2 febbraio 2016, 2° giorno
1 - Danilo Petrucci - Pramac (Ducati) - 2'00"095 - 46 giri
2 - Jorge Lorenzo - Yamaha (Yamaha) - 2'00"155 - 32
3 - Hector Barbera - Avintia (Ducati) - 2'00"387 - 32
4 - Marc Marquez - Honda (Honda) - 2'00"843 - 52
5 - Cal Crutchlow - LCR (Honda) - 2'00"899 - 55
6 - Valentino Rossi - Yamaha (Yamaha) - 2'01"021 - 54
7 - Scott Redding - Pramac (Ducati) - 2'01"049 - 42
8 - Andrea Iannone - Ducati (Ducati) - 2'01"052 - 39
9 - Casey Stoner - Ducati (Ducati) - 2'01"103 - 45
10 - Bradley Smith - Tech 3 (Yamaha) - 2'01"107 - 59
11 - Maverick Vinales - Suzuki (Suzuki) - 2'01"421 - 59
12 - Dani Pedrosa - Honda (Honda) - 2'01"475 - 36
13 - Yonny Hernandez - Aspar (Ducati) - 2'01"644 - 41
14 - Andrea Dovizioso - Ducati (Ducati) - 2'01"723 - 35
15 - Pol Espargaro - Tech 3 (Yamaha) - 2'01"992 - 32
16 - Aleix Espargaro - Suzuki (Suzuki) - 2'02"092 - 39
17 - Tito Rabat - Marc VDS ( Honda) - 2'02"328 - 54
18 - Stefan Bradl - Gresini (Aprilia) - 2'02"372 - 45
19 - Loris Baz - Avintia (Ducati) - 2'02"611 - 26
20 - Katsuyuki Nakasuga - Yamaha (Yamaha) - 2'02"691 - 43
21 - Alvaro Bautista - Gresini (Aprilia) - 2'02"876 - 52