11 Ott [14:13]
Da Austin inizia la collaborazione
tra il team Haas e la Toyota
Massimo Costa - XPB Images
Se ne era già parlato qualche mese fa, di una possibile collaborazione tra il team Haas e Toyota. Ora è ufficiale. Ma ricordiamo subito che la squadra di proprietà di Gene Haas ha un accordo per la fornitura delle power unit con la Ferrari fino al 2028. Cosa significa quindi l'ingresso di Toyota nel team che schiera Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen, ancora per poche gare perché poi dal 2025 arriveranno Esteban Ocon e Oliver Bearman?
Tra le parti vi sarà una collaborazione tecnica che permetterà ai piloti, agli ingegneri e ai meccanici del costruttore giapponese, impegnato nel WEC e nel Mondiale Rally, a partecipare a test appositamente organizzati dalla Haas. Questo permetterà agli uomini Toyota di verificare "dal di dentro" come si lavora in un team di F1, in alcune occasioni anche durante i weekend dei Gran Premi. I giapponesi a loro volta forniranno servizi di progettazione. La collaborazione partirà dal prossimo evento di Austin.
Una collaborazione certamente particolare e che potrebbe far pensare al crescente interesse di Toyota nei confronti della Formula 1. Il team principal della Haas, Ayao Komatsu, l'ha spiegata così: “Sono estremamente entusiasta che il team MoneyGram Haas F1 e Toyota Gazoo Racing abbiano avviato questa partnership tecnica. Avere un leader mondiale nel settore automobilistico che supporta e collabora con la nostra organizzazione, cercando a sua volta di sviluppare e accelerare le proprie competenze tecniche e ingegneristiche, significa istituire una partnership con evidenti vantaggi per entrambe le parti".
"La possibilità di attingere alle risorse e alle conoscenze disponibili presso Toyota Gazoo Racing, beneficiando dei loro processi tecnici e produttivi, sarà fondamentale per il nostro sviluppo e per il nostro chiaro desiderio di aumentare ulteriormente la nostra competitività in Formula 1. In cambio, offriamo una piattaforma a Toyota Gazoo Racing per utilizzare e sviluppare appieno le loro capacità ingegneristiche interne”.