27 Set [11:25]
Suzuki, basta concessioni
dopo il terzo posto di Alcaniz
I buoni risultati possono avere un prezzo: lo sa la Suzuki, che grazie al terzo posto di Andrea Iannone ottenuto al Motorland Aragon ha perso le concessioni per la stagione 2019 di MotoGP. La casa giapponese, a digiuno di podi lo scorso anno, aveva avuto il diritto di poter sviluppare liberamente il propulsore e di averne a disposizione 9 esemplari per tutto il campionato, contro i 7 di Honda, Ducati e Yamaha, oltre alla possibilità di effettuare test liberi.
Con il quinto podio dell'anno ottenuto sul circuito di Alcaniz, la Suzuki ha raggiunto la soglia minima di 6 punti che fa scattare la stop di questi privilegi: in base al sistema previsto dal regolamento, ogni terza piazza vale 1 punto, la seconda 2 e una vittoria ne assegna 3. Il divieto di test illimitati entra però in vigore da subito.
"Abbiamo perso le concessioni ma è un buon segno, dimostra che siamo diventati molto più competitivi", ha sottolineato il team manager Davide Brivio. "Ringrazio tutte le persone in pista e in Giappone per il duro lavoro che hanno compiuto. Cercheremo di chiudere bene il Mondiale". Su questo il responsabile tecnico Ken Kawauchi è fiducioso: "Adesso avremo molti tracciati favorevoli".
Le concessioni restano invece per le rivali KTM e Aprilia, molto più staccate in classifica generale. Nel 2018 il costruttore austriaco ha raggiunto appena due volte la top ten, a Barcellona e al Sachsenring, mentre la squadra italiana (dove correrà proprio Iannone l'anno prossimo) viene dall'ottima sesta posizione di Aleix Espargaro. "È un risultato importante, ma non ci dobbiamo illudere perchè questa è forse la pista dove mi sono sempre trovato meglio. Però si tratta sicuramente di una iniezione di fiducia", ha commentato lo spagnolo.