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23 Mar [20:45]

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Sfortuna Lukyanuk, trionfa Habaj

Jacopo Rubino - Photo4

La stagione 2019 dell'European Rally Championship è iniziata con un epilogo rocambolesco: alle Azzorre, sede del round di apertura, il campione in carica Alexey Lukyanuk ha perso incredibilmente la vittoria nella penultima prova speciale, aprendo la strada del successo (il primo nella serie continentale) a Lukasz Habaj. Al comando sin dalla PS1, Lukyanuk ha patito una foratura lenta della gomma anteriore destra in PS14, perdendo oltre un minuto e mezzo e scivolando in terza posizione. L'incubo del russo, che fin lì era apparso in pieno controllo con la sua nuova Citroen C3 R5 del team Sainteloc, si è poi completato nell'ultima frazione cronometrata: un guasto ai freni, dovuto al condotto di raffreddamento danneggiato, ha causato il suo violento capottamento. La vettura ne è uscita piuttosto malconcia.

A festeggiare è quindi Habaj sulla Skoda Fabia R5 del team Sports Racing Technologies, che nella giornata di oggi (caratterizzata dall'arrivo di una fortissima pioggia e condizioni tremende) era subito riuscito a superare l'idolo di casa Ricardo Moura aggiudicandosi la PS11. Un pilota della Polonia torna a imporsi in una gara dell'ERC quasi due anni dopo Kajetan Kajetanowicz, nel 2017 all'Acropoli. Moura ha perciò terminato in piazza d'onore, distante soli 8"4, mentre sul gradino più basso del podio è salito il britannico Chris Ingram, vincitore nella classe ERC1 Junior. A seguire gli altri portoghesi Bruno Magalhaes, in verità non troppo incisivo con la Hyundai i20, e Ricardo Teodósio che si è imposto in PS12 e PS13.

Se quattro Skoda hanno terminato in top 5, era tenuta sotto osservazione la "cugina" Volkswagen Polo GTI nelle mani del tedesco Marijan Griebel, sesto a 2'21 dalla vetta e rallentato da qualche disavventura. Dietro di lui il cipriota Alexandros Tsouloftas, ottimo all'esordio sugli sterrati delle Azzorre, mentre Bernardo Sousa ha vissuto un rally travagliato: ribaltato in PS5, la suggestiva "Siete Cidades", poi incappato in tre forature. In qualche modo ha concluso ottavo.

Fuori gioco invece il giovane Pierre-Louis Loubet, il più veloce nella Qualifying Stage di giovedì e inizialmente principale inseguitore di Lukyanuk. Il francese in PS11 ha patito un problema alla pompa dell'acqua che ha cercato di riparare a bordo strada con il suo navigatore Vincent Landais, ma senza avere tempo a sufficienza per ripartire.

In classe ERC2, con appena due macchine, l'argentino Juan Carlos Alonso (Mitsubishi Lancer Evo X) ha avuto la meglio sul rivale Sergei Remennik. Per entrambi non sono mancati gli inconvenienti. Per quanto riguarda la classe ERC3 gli onori sono andati per la prima volta allo spagnolo Efren Llarena (Peugeot 208 R2).

La classifica finale (top 10)

1 - Habaj/Dymurski (Skoda Fabia R5) - 2'50'55"4
2 - Moura/Costa (Skoda Fabia R5) - 8"4
3 - Ingram/Whittock (Skoda Fabia R5) - 42"2
4 - Magalhaes/Magalhaes (Hyundai i20 R5) - 1'29"0
5 - Teodósio/Teixeira (Skoda Fabia R5) - 1'46"1
6 - Griebel/Kopczyk (Volkswagen Polo R5) - 2'21"5
7 - Tsouloftas/Chrysostomou (Skoda Fabia R5) - 4'34"7
8 - Sousa/Calado (Citroen C3 R5) - 6'44"0
9 - Stajf/Havelková (Skoda Fabia R5) - 10'10"7
10 - Nobre/Morales (Skoda Fabia R5) - 11'40"9