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TotalEnergies nuovo fornitore unico di
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Rally del Kenya – Finale
Evans vince e allunga in campionato

Michele Montesano Inarrestabile Elfyn Evans. Dopo il secondo posto del Montecarlo e la vittoria in Svezia, il gallese della...

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24 Mar [16:54]

TotalEnergies nuovo fornitore unico di
carburante dal Rally delle Isole Canarie

Michele Montesano

A margine del Safari Rally del Kenya, la FIA ha sciolto un importante nodo sul prosieguo della stagione 2025 del WRC. Sarà la compagnia petrolifera francese TotalEnergies a rilevare il posto di P1 Fuels nel ruolo di fornitore unico di bio-carburante del Mondiale Rally.

Ricordiamo, infatti, che lo scorso febbraio il tribunale distrettuale di Charlottenburg ha posto in amministrazione controllata l’azienda petrolifera tedesca per insolvenza. Oltre a perdere la fornitura di diversi campionati teutonici, quali il DTM e il GT Masters, P1 Fuels non è riuscita a pagare le tasse doganali con il carburante destinato ai team del WRC bloccato al porto di Mombasa.

Per sbloccare la situazione è scesa in campo direttamente la FIA che ha pagato le relative tasse consentendo il corretto svolgimento del Safari Rally del Kenya. Inoltre, in queste settimane, si è lavorato alacremente per trovare un nuovo fornitore in grado di assicurare un carburante sostenibile alle vetture del WRC.

La scelta è così ricaduta su TotalEnergies. Forte dell’esperienza maturata nel FIA WEC, la compagnia petrolifera francese fornirà il suo e-fuel già a partire da prossimo Rally delle Isole Canarie, previsto dal 24 al 27 aprile. Ma, visto lo scarso tempo a disposizione, inizialmente TotalEnergies metterà a disposizione il suo carburante solamente per i piloti prioritari.

Nel prosieguo della stagione la fornitura sarà estesa a tutti i partecipanti del WRC. Ricordiamo, infatti, che l’incarico di TotalEnergies si concluderà con il Rally dell’Arabia Saudita, ultimo appuntamento stagionale del Mondiale Rally. A tal proposito, la FIA ha reso noto di aver chiuso la gara d’appalto per il fornitore unico di carburanti sostenibili per il triennio 2026-2028 del WRC. L’azienda vincitrice verrà, però, annunciata a tempo debito.

23 Mar [13:58]

Rally del Kenya – Finale
Evans vince e allunga in campionato

Michele Montesano

Inarrestabile Elfyn Evans. Dopo il secondo posto del Montecarlo e la vittoria in Svezia, il gallese della Toyota si è confermato ai vertici del WRC conquistato il Safari Rally del Kenya. In forma smagliante, dopo appena tre gare Evans è già in fuga nel mondiale. Il gallese, navigato dal fido Scott Martin, ha così proseguito la striscia vincente di Toyota, finora sempre sul gradino più alto del podio da quando il Safari è tornato nel giro iridato del WRC. Inoltre il team nipponico, gestito da Jari-Matti Latvala, ha festeggiato nel migliore dei modi il suo centesimo rally. Ancora a bocca asciutta Hyundai che, però, ha occupato il resto del podio con Ott Tänak e Thierry Neuville.

Cammino perfetto quello di Evans nel Safari Rally del Kenya. Leader del campionato, il gallese è stato costretto a partire per primo nella tappa del venerdì. Nonostante la traiettoria sporca e scivolosa, Evans ha mantenuto un buon passo tanto da istallarsi al secondo posto, alle spalle della Hyundai di Tänak, al termine della tornata mattutina. L’alfiere della Toyota ha, poi, approfittato del problema alla trasmissione sulla i20N di Tänak per balzare al comando delle operazioni. Da quel momento, Evans non ha più mollato le redini della gara. Il gallese ha quindi gestito alla perfezione il vantaggio fino all’ultima prova di domenica, la Hell’s Gate, conquistando il Safari Rally del Kenya.



Protagonista delle prime fasi, Tänak ha subito preso il comando del Safari. L’estone ha dettato il ritmo nella mattinata del venerdì prima di ritrovarsi a dover gestire un problema meccanico sulla sua Hyundai. La perdita d’olio, proveniente dalla trasmissione della i20N Rally1, si è subito tramutata nella mancanza della trazione anteriore. Tänak ha provato a tenere il passo ma, inevitabilmente, ha perso tempo e posizioni in classifica. Solamente le vicissitudini in cui sono incappati gli avversari hanno consentito all’estone di chiudere il Safari in seconda posizione, seppur a oltre un minuto dal vincitore Evans.

Terzo al traguardo, Neuville ha vissuto un fine settimana decisamente tribolato. Già nella seconda speciale del giovedì il belga ha toccato un masso danneggiando la trasmissione della Hyundai. La rottura ha avuto ripercussioni nella tappa del venerdì, con Neuville che si è presentato in ritardo al controllo orario venendo penalizzato di un minuto. Il campione in carica ha quindi iniziato una furiosa rimonta e, tra forature e uno stato fisico non al top per un probabile colpo di sole, è riuscito a salire sul gradino più basso del podio. Neuville (nella foto sotto) ha cercato di raddrizzare il Safari nella giornata odierna conquistando la seconda posizione, e i relativi punti extra, sia nel Super Sunday che nella Power Stage.



Anche in Kenya è proseguito il momento no per Kalle Rovanperä. Il due volte iridato WRC dall’inizio di questa stagione è apparso meno incisivo del solito. A differenza dei compagni di squadra in Toyota, il finnico sta avendo difficoltà ad adattarsi alle gomme Hankook. A sua discolpa, tra ghiaccio, neve e sterrati duri, la stagione è iniziata con tre rally atipici. Però, anche nel Safari, Rovanperä è apparso l’ombra di sé stesso non riuscendo a tenere il ritmo di Evans.

Scivolato in quinta posizione, dopo aver piegato la sospensione posteriore sinistra nella tappa di ieri, quest’oggi Rovanperä è stato nuovamente bersagliato da problemi. Fin dalla Mzabibu, la prima speciale di giornata, il finlandese dapprima ha accusato una foratura e poi noie alla cinghia dell’alternatore. Nonostante la sostituzione nel trasferimento, il danno si è rivelato ben più grave e Rovanperä ha dovuto definitivamente alzare bandiera bianca.



Fuori dai giochi il finlandese, il quarto posto sembrava ormai saldo nelle mani di Takamoto Katsuta. Ma il nipponico, proprio nell’ultima speciale, ha commesso un errore. Nel tentativo di vincere la Power Stage, in una destra veloce Katsuta ha perso il controllo della sua Toyota capottando (nella foto sopra). Solamente l’aiuto del pubblico ha permesso al giapponese di completare il Safari. Tuttavia tale errore gli è costato il quarto posto, subito colto da Sami Pajari che ha così concluso positivamente un Rally del Kenya lineare e privo di sbavature.

Sesta posizione artigliata con i denti da parte di Gregoire Munster (nella foto sotto). Più veloce tra i piloti Ford M-Sport, il lussemburghese ha dovuto far fronte dapprima a un cedimento della sospensione, nella tappa del venerdì, e poi quest’oggi a un problema al cambio. Nonostante ciò, Muster non ha mai mollato e il sesto posto finale è sicuramente un risultato più che positivo. Ha dell’incredibile il nono posto assoluto conquistato da parte di Jourdan Serderidis. Grazie ad una gara accorta, il gentleman driver greco ha ottenuto un risultato che, per lui, è quasi paragonabile a una vittoria. Peccato per Joshua McErlean che, seppure veloce, è stato rallentato da troppi problemi sulla sua Puma Rally1.



Uscito subito di gara, per via di noie elettriche, Adrien Fourmaux è rientrato in azione nel Safari nella tappa del venerdì. Il francese, però, ha nuovamente dovuto alzare bandiera bianca dopo aver danneggiato irreparabilmente una sospensione della i20N Rally1. Fourmaux è quindi tornato in gara quest’oggi con l’obiettivo di raccogliere quanti più punti possibili. Missione centrata in pieno, con il francese della Hyundai che ha conquistato sia il Super Sunday che la Power Stage.



Il Safari Rally del Kenya ha visto Gus Greensmith salire sul gradino più alto del podio di classe WRC2 (nella foto sopra). L’inglese del team Toksport WRT è stato lesto ad approfittare della battuta d’arresto di Oliver Solberg, rallentato dal fesh-fesh mentre si trovava al comando. Greensmith ha poi incrociato le armi dapprima con Kajetan Kajetanowicz e, infine, con Jan Solans. Proprio quest’ultimo si è rivelato un osso duro ma, alla fine, ha dovuto cedere il passo a Greensmith accontentandosi del secondo posto. A completare il podio tra le WRC2 è stato Fabrizio Zaldivar.

Domenica 23 marzo 2025, classifica Super Sunday (top 10)

1 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 40'21"2
2 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 1"9
3 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 15"8
4 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'03"3
5 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 1'17"1
6 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'21"6
7 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 1'26"6
8 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 1'43"4
9 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'06"6
10 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 4'12"4

Domenica 23 marzo 2025, classifica finale (top 15)

1 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 4h20'03"8
2 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 1'09"9
3 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 3'32"0
4 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 7'18"7
5 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 8'15"7
6 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 11'35"3
7 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 14'11"6
8 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 17'26"6
9 - Serderidis-Miclotte (Ford Puma Rally1) - M Sport - 28'45"5
10 - Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 35'38"8
11 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 37'15"8
12 - Chwist-Heller (Skoda Fabia WRC2) - Chwist - 45'09"7
13 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 49'19"9
14 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris WRC2) - Kajetanowicz - 1h07'43"2
15 - Tundo-Jessop (Ford Fiesta Rally2) - Tundo - 1h10'58"2

Il campionato piloti
1.Evans 88 punti; 2.Neuville 52; 3.Tanak 49; 4.Katsuta 35; 5.Ogier 33; 6.Fourmaux 33; 7.Rovanpera 31; 8.Pajari 19; 9.Munster 14; 10.McErlean 11.

Il campionato costruttori
1.Toyota Gazoo 158 punti; 2.Hyundai 122; 3.M-Sport Ford 43.

22 Mar [17:24]

Rally del Kenya – 3° giorno finale
Evans 1°, Tänak e Neuville inseguono

Michele Montesano

Mai dare per scontato il Safari Rally del Kenya. I difficili sterrati africani e le lunghe Prove Speciali, da sempre mettono a dura prova sia la resistenza fisica degli equipaggi che quella meccanica delle vetture del WRC. Non ha fatto eccezione la 73ª edizione che ha visto numerosi protagonisti perdere terreno o, peggio ancora, uscire di scena. Saldamente al comando del Safari, Elfyn Evans ha consolidato ulteriormente la prima posizione. Il gallese della Toyota, navigato da Scott Martin, continua a dettare il ritmo seguito, però, dai due piloti Hyundai Ott Tänak e Thierry Neuville.

Il giro pomeridiano è iniziato con la ripetizione della Sleeping Warrior sferzata dalla pioggia. Le difficili condizioni meteo hanno messo in crisi tutti i piloti, incluso il leader Evans che si è reso protagonista di un testacoda, fortunatamente senza conseguenze. Ma ad avere sicuramente la peggio è stato Kalle Rovanperä che, nonostante sia riuscito a siglare il secondo crono, è arrivato sul traguardo della PS con la sospensione posteriore sinistra piegata dopo aver urtato un masso.



Il finlandese si è quindi fermato tra le due speciali per provare a riparare il danno sulla sua Toyota Yaris (nella foto sopra). Pur riuscendo a ripartire, Rovanperä ha affrontato sia la ripetizione di Elementeita che la successiva Soysambu a ritmo ridotto perdendo minuti preziosi. Al termine della tornata pomeridiana il finnico della Toyota è quindi scivolato dal secondo al quinto posto in classifica generale. Anche Takamoto Katusta ha di che recriminare. Dopo aver siglato lo scratch nel secondo passaggio della Sleeping Warrior, il giapponese ha accusato ben due forature nelle successive speciali finendo per chiudere la tappa in quarta posizione.

A sorridere è sicuramente Evans che ha, di fatto, blindato la sua prima vittoria nel Safari Rally del Kenya. Con un margine di quasi due minuti sul primo degli inseguitori, vale a dire Tänak, il gallese sta già assaporando il secondo successo stagionale. Alle spalle delle Toyota Yaris Rally1 troviamo quindi le due Hyundai i20N con Tänak costretto a gestire prima una foratura lenta e poi problemi di visibilità del parabrezza. Nonostante le condizioni fisiche non ottimali, Neuville è riuscito a salire in zona podio (nella foto sotto). Il belga, questo pomeriggio, ha dovuto far fronte dapprima alla quarta foratura del rally e poi a un problema sul motore della sua Hyundai chiudendo a quattro minuti e mezzo dalla vetta.



Gara quasi in solitaria per Sami Pajari. Il finlandese della Toyota ha proseguito la sua marcia saldamente in sesta posizione cercando di incamerare quanta più esperienza con vettura e gomme. Gregoire Muster, al volante della Ford Puma, ha coronato la sua rimonta agguantando il settimo posto assoluto suggellato anche dallo scratch nella ripetizione di Elmenteita. Sempre restando nel box M-Sport, top-10 assoluta centrata dal gentleman driver Jourdan Serderidis, mentre Joshua McErlean è risalito in tredicesima posizione.



Colpo di scena sul finale nel WRC2. Nel corso dell’ultima speciale di giornata, la Soysambu 2, Gus Greensmith è riuscito a strappare il primato a Jan Solans. Velocissimo sulle speciali fangose del Safari, l’inglese della Skoda (nella foto sopra) può contare ora su un margine di poco meno di sei secondi nei confronti della Toyota di Solans. Più staccato Fabrizio Zaldivar, terzo di classe con la sua Skoda Fabia Rally2.

Sabato 22 marzo 2025, classifica dopo la SS16 (top 15)

1 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3h38'39"3
2 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 1'57"4
3 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 4'33"4
4 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 5'06"6
5 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 6'06"0
6 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 7'00"4
7 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 11'02"0
8 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 12'08"3
9 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 12'14"1
10 - Serderidis-Miclotte (Ford Puma Rally1) - M Sport - 24'39"1
11 - Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 32'07"1
12 - Chwist-Heller (Skoda Fabia WRC2) - Chwist - 36'33"6
13 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 37'02"0
14 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 48'39"8
15 - Tundo-Jessop (Ford Fiesta Rally2) - Tundo - 56'55"6

22 Mar [10:36]

Rally del Kenya – 3° giorno mattino
Evans allunga su Rovaneperä che fora

Michele Montesano

La tappa del sabato sta delineando la fisionomia del 73° Safari Rally del Kenya. Al termine della tornata mattutina, del terzo atto stagionale del WRC, troviamo saldamente al comando Elfyn Evans. Il gallese della Toyota, in splendida forma sugli sterrati africani, ha ulteriormente esteso il vantaggio nei confronti del suo compagno di squadra Kalle Rovanperä. Unico ancora in grado di poter rovinare la doppietta Toyota è Ott Tänak, terzo e miglior pilota Hyundai.

L’iconica speciale Sleeping Warrior, svoltasi all’ombra della collina che ricorda il profilo di un guerriero Masai mentre si riposa, ha aperto la tappa del sabato. La pioggia e il fango sulla speciale, non hanno spaventato Evans che ha subito stampato lo scratch, nonostante uno pneumatico delaminato, battendo di otto secondi il diretto inseguitore Rovanperä. Il gallese, navigato dal fido Scott Martin, si è poi ripetuto nella successiva Elmenteita approfittando di una foratura all’anteriore destra che ha colpito il compagno di squadra negli ultimi chilometri.



Rovanperä (nella foto sopra) ha quindi provato a rispondere nell’ultima PS della mattinata, la Soysambu, ma anche in questo caso il finnico ha dovuto cedere altro terreno. L’ennesima foratura, questa volta all’anteriore sinistra, è costata a Rovanperä quasi un minuto. Il due volte iridato WRC ha quindi chiuso la mattinata con un distacco di oltre un minuto e mezzo dal leader Evans. Velocissimo nella tappa di ieri, quest’oggi Tänak è parso meno incisivo subendo il ritmo dei piloti Toyota. L’estone della Hyundai è, però, riuscito a mantenersi nella scia di Rovanperä pagando 17 secondi dal finlandese.

Il Safari si sta confermando un rally tabù per Thierry Neuville (nella foto sotto). Il campione in carica ha ammesso di non essere in piena forma sul lato fisico. Ciò nonostante, il belga è riuscito a tenere un buon ritmo nella Sleeping Warrior fin quando ha dovuto parcheggiare la sua Hyundai per sostituire l’anteriore sinistra forata. Ad approfittarne è stato Takamoto Katsuta che è salito in quarta piazza. Il nipponico ha poi consolidato la posizione siglando lo scratch della Soysambu mettendo quasi un minuto e mezzo tra sé e Neuville.



Solitario sesto posto per Sami Pajari. Il finnico della Toyota cercherà di approfittarne per prendere confidenza con la Yaris Rally1 e le gomme Hankook in vista della tappa di domani. Settimo assoluto, nonché migliore pilota Ford, Joshua McErlean è stato costretto a fermarsi sulla speciale di Sleeping Warrior con un braccetto dello sterzo rotto. Fortunatamente l’irlandese aveva a bordo il pezzo di ricambio e, dopo averlo sostituito, ha ripreso la marcia seppur scivolando in quindicesima posizione.

Prosegue imperterrita la marcia di Gregoire Muster. Costretto a rallentare dopo aver rotto una sospensione della sua Puma nella tappa di ieri, il lussemburghese si trova ora al nono posto. Approfittando delle disavventure altrui, Jourdan Serderidis è ora undicesimo con il mirino puntato dritto sulla top-10. Dopo il cedimento della sospensione anteriore sinistra, accusata ieri pomeriggio, Adrien Fourmaux non è ripartito quest’oggi. Il francese della Hyundai tornerà in azione domani per provare a conquistare qualche punto nel Super Sunday.



Decisamente più combattuto il Safari Rally del Kenya nel WRC2. Kajetan Kajetanowicz è stato costretto a fermarsi, per noie meccaniche, nel corso della Sleeping Warrior. Anche se è riuscito a ripartire, il polacco ha perso il comando di classe in favore di Gus Greensmith. L’inglese della Skoda, a sua volta, non è riuscito a tenere il primato venendo sorpassato da Jan Solans (nella foto sopra). Settimo assoluto, lo spagnolo della Toyota ha ora un margine di 12 secondi su Greensmith. A completare il podio del WRC2 è la Skoda Fabia Rally2 di Fabrizio Zaldivar.

Sabato 22 marzo 2025, classifica dopo la SS13 (top 15)

1 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2h46'38"5
2 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'32"5
3 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 1'49"5
4 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'37"2
5 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 5'06"6
6 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 6'55"9
7 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 9'39"7
8 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 9'51"7
9 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 11'03"9
10 - Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 11'57"6
11 - Serderidis-Miclotte (Ford Puma Rally1) - M Sport - 18'07"1
12 - Dominguez-Penate (Toyota GR Yaris WRC2) - Dominguez - 18'58"6
13 - Chwist-Heller (Skoda Fabia WRC2) - Chwist - 26'53"5
14 - Tundo-Jessop (Ford Fiesta Rally2) - Tundo - 36'12"1
15 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 36'23"1

21 Mar [17:13]

Rally del Kenya – 2° giorno finale
Evans 1°, Tänak rompe la trasmissione

Michele Montesano

Mai scontato e ricco di insidie, il Safari Rally del Kenya si è rivelato spietato nel confronti di Ott Tänak. Al comando del terzo atto stagione del WRC fin dalle prime battute, l’estone della Hyundai si è visto sfilare il primo posto per colpa di un problema all’albero di trasmissione della sua i20N Rally1. A salire in cattedra è stato, così, il pilota della Toyota Elfyn Evans seguito dal compagno di squadra Kalle Rovanperä. Ma con undici Prove Speciali ancora da disputare, il rally è tutt’altro che chiuso.

La tornata pomeridiana della tappa del venerdì si è aperta nel segno della Hyundai. Nel secondo passaggio della Camp Moran, la PS più lunga dell’intero Safari, Thierry Neuville si è reso protagonista di una prestazione perfetta. Il belga, non solo ha stampato lo scratch, ma ha staccato il suo compagno di squadra Tänak di 22”4. L’estone è, però, riuscito a consolidare ulteriormente il primato allungando su Evans.



Pur siglando il riferimento nella ripetizione di Loldia, Tänak è arrivato al traguardo con una perdita d’olio proveniente dall’albero di trasmissione. L’estone è stato, così, costretto ad affrontare le ultime due speciali della giornata con la sola trazione posteriore. Pur riuscendo a proseguire il rally, tale problema meccanico l’ha fatto scivolare al terzo posto in classifica generale a 54”7 dalla vetta. Fortunatamente nulla è ancora perduto e Tänak potrà provare a recuperare il terreno nei confronti delle Toyota.

Ad approfittarne stati i due piloti del team nipponico Evans e Rovanperä (nella foto sopra). Costretto ad aprire le speciali odierne, Evans mai si sarebbe aspettato di concludere la tappa del venerdì in testa alla graduatoria. Il gallese, però, dovrà guardarsi le spalle da un arrembante Rovanperä. Proprio il finlandese, dopo il problema accusato da Tänak, ha firmato gli ultimi due scratch della giornata portandosi a meno di otto secondi dal leader Evans.



Dietro le Toyota troviamo le due Hyundai di Tänak e Neuville (nella foto sopra). Dopo l’ottima prima speciale pomeridiana, il belga ha dovuto far fronte all’ennesimo intoppo. Neuville, aiutato dal navigatore Martijn Wydaeghe, ha dovuto pulire i condotti di aspirazione della Hyundai rimasti ostruiti dalla sabbia. Tale operazione ha costretto il campione del mondo in carica ad arrivare in ritardo al controllo orario della Loldia 2 subendo ulteriori 50 secondi di penalità, da sommare al 1’10” accusato in mattinata. Vittima anche di una foratura, Neuville è riuscito a chiudere la tappa in quarta posizione.

Takamoto Katusta ha provato a recuperare il terreno perso questa mattina, per via di una foratura accusata nella Camp Moran. Ma il nipponico della Toyota si è dovuto accontentare del quinto posto davanti al compagno di squadra Sami Pajari. Dopo l’ottima prestazione della mattinata, Joshua McErlean ha perso terreno nel pomeriggio. Un problema allo scarico e la ruota di scorta mal fissata, hanno costretto l’irlandese della Ford ad alzare il piede. Dopo aver riparato la sospensione posteriore destra della sua Puma, Gregoire Munster si è lanciato in una rimonta disperata chiudendo dodicesimo.



Una vera disfatta il Safari Rally del Kenya per Adrien Fourmaux. Ritirato per un problema elettrico sulla sua i20N Rally1 nella seconda prova di ieri, il francese della Hyundai quest’oggi è tornato in azione. Protagonista di un intenso recupero culminato al diciannovesimo posto assoluto a metà giornata, nella tornata pomeridiana Fourmaux ha accusato una foratura all’anteriore destra nel corso della ripetizione di Camp Moran. Il francese, nonostante ciò, ha proseguito ma le alte vibrazioni, unita alla superficie non regolare della speciale, hanno distrutto la sospensione e il braccetto dello sterzo della Hyundai costringendolo, nuovamente, al ritiro (foto sopra).

Cambio di leadership nel WRC2. Saldamente al comando, Oliver Solberg è rimasto vittima del fesh-fesh. Tratto in inganno dalla sottile sabbia sospesa in aria, il norvegese si è incagliato nel corso della ripetizione di Camp Moran. Impossibilitato a ripartire, Solberg ha lasciato la strada spianata a Kajetan Kajetanowicz che ha, così, preso le redini della gara. Il polacco, al volante della Toyota Yaris Rally2, ha terminato la tappa odierna con un vantaggio di 10”2 su Gus Greensmith, primo degli inseguitori con la sua Skoda Fabia. Più staccato Jan Solans, che ha completato il podio di classe WRC2 al volante della Toyota Yaris.

Venerdì 21 marzo 2025, classifica dopo la SS10 (top 15)

1 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2h00'45"4
2 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 7"7
3 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 55"4
4 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 1'31"4
5 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'26"4
6 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 4'19"1
7 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 5'35"4
8 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris WRC2) - Kajetanowicz - 5'53"8
9 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 6'04"0
10 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 6'34"1
11 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 7'43"3
12 - Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 9'33"6
13 - Serderidis-Miclotte (Ford Puma Rally1) - M Sport - 11'13"6
14 - Dominguez-Penate (Toyota GR Yaris WRC2) - Dominguez - 12'54"7
15 - Chwist-Heller (Skoda Fabia WRC2) - Chwist - 17'23"4

21 Mar [11:34]

Rally del Kenya – 2° giorno mattino
Tänak comanda, Neuville in recupero

Michele Montesano

La 73ª edizione del Safari Rally del Kenya, terzo appuntamento stagionale del WRC 2025, sembra avere già un protagonista assoluto. Nella mattinata della tappa del venerdì, Ott Tänak ha imposto il suo ritmo sui duri e tecnici sterrati africani prendendo il largo nella graduatoria generale. L’estone della Hyundai, supportato alle note da Martins Järveoja, ha infatti già accumulato un margine consistente sulle Toyota Yaris di Elfyn Evans e Kalle Rovanperä.

Tänak ha iniziato con il piede giusto la tappa del venerdì. L’estone della Hyundai è stato il più rapido nell’inedita Camp Moran che, visti i suoi 31,4 km cronometrati, è la speciale più lunga del Safari Rally del Kenya 2025. Perfettamente a suo agio sugli sterrati africani, Tänak si è poi ripetuto sia nella successiva Loldia che nell’ultima PS della mattinata di Kedong. L’estone ha così esteso il suo vantaggio a 24”4 su Evans (nella foto sotto). Leader del campionato, il gallese della Toyota è stato costretto ad aprire le speciali odierne pagando una superficie più sporca e scivolosa. Ciò nonostante Evans è riuscito a mettere in mostra un buon passo precedendo il compagno di squadra Rovanperä di 22”7.



L’urto contro una roccia, avvenuto nella seconda speciale di ieri, ha lasciato uno strascico sulla gara di Thierry Neuville. Il campione in carica ha infatti danneggiato la trasmissione della sua i20N Rally1 costringendo, questa mattina, i meccanici Hyundai a un lavoro extra. Nonostante la celere operazione, Neuville si è presentato al via della PS di Camp Moran con un ritardo di sei minuti ricevendo una penalità di un minuto. Visibilmente nervoso, il belga si è reso protagonista di una partenza anticipata venendo, così, penalizzato di altri dieci secondi.

Neuville, nonostante l’avvio del Safari in salita, è stato fortunato ad approfittare delle disavventure capitate ai suoi avversari. Inoltre il campione in carica ha dato vita a un’intensa rimonta che è culminata con il quarto posto assoluto a 1’41”1 dalla vetta. Ampiamente ancora in lotta per la zona podio, Neuville proverà questo pomeriggio ad accorciare ulteriormente il distacco.



Al debutto nel Safari Rally del Kenya su una vettura da assoluto, Joshua McErlean si è rivelato il più efficace al volante della Puma Rally1 salendo al quinto posto (nella foto sopra). Infatti Gregoire Munster, tra i protagonisti nella giornata di ieri, ha vissuto una mattinata da incubo. Dapprima ostacolato dalla polvere sollevata da Sami Pajari, costretto a procedere lentamente per via di una gomma forata, il lussemburghese ha perso secondi preziosi scivolando al quinto posto al termine della Camp Moran. Munster ha poi colpito una roccia nel corso della speciale di Loldia danneggiando la sospensione posteriore destra. Il pilota Ford ha tenuto duro chiudendo in quindicesima posizione assoluta.

Oltre a Pajari, scivolato undicesimo al termine della mattinata del venerdì, i tratti sconnessi della Camp Moran sono costati carissimo a Takamoto Katsuta. Il giapponese ha infatti forato la posteriore destra perdendo secondi e posizioni in classifica generale. Settimo, Katusta oggi pomeriggio proverà a riprendersi la top-5. È iniziata anche la rimonta di Adrien Fourmaux. Costretto al ritiro per noie elettriche nella PS2, il francese della Hyundai è tornato in azione scalando la classifica fino a portarsi in diciannovesima posizione assoluta.



Nel WRC2 Oliver Solberg ha dettato l’andatura (nella foto sopra). Ceduto il comando al termine del giovedì, quest’oggi il norvegese della Toyota griffata Printsport ha imposto un ritmo inarrivabile da parte degli avversari chiudendo la mattinata con un vantaggio di 40”3 su Kajetan Kajetanowicz, primo dei rivali. Inoltre, approfittando delle disavventure dei piloti del WRC, Solberg si trova ora in sesta posizione assoluta del Safari. A completare il podio di classe è, invece, Gus Greensmith al volante della Skoda Fabia Rally2 del Toksport WRT.

Venerdì 2 marzo 2025, classifica dopo la SS6 (top 15)

1 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 1h04'45"5
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 24"4
3 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 47"1
4 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 1'41"1
5 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 1'49"9
6 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 2'56"0
7 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'12"2
8 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris WRC2) - Kajetanowicz - 3'36"3
9 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'53"7
10 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 4'05"5
11 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 4'23"6
12 - Dominguez-Penate (Toyota GR Yaris WRC2) - Dominguez - 4'26"4
13 - Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 5'01"3
14 - Serderidis-Miclotte (Ford Puma Rally1) - M Sport - 6'24"4
15 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 6'58"1

20 Mar [17:41]

Rally del Kenya – 1° giorno
Tänak 1°, problemi per Fourmaux

Michele Montesano

In un clima quasi surreale è ufficialmente partita la 73ª edizione del Safari Rally del Kenya. A tenere banco è ancora la protesta dei piloti che, a seguito della posizione presa dalla FIA sul punire troppo severamente l’uso di un “linguaggio inappropriato”, hanno deciso di non rilasciare dichiarazioni a fine speciale o, al massimo, dire qualche battuta nella propria lingua madre. Al termine delle prime sue prove di giornata, a spuntarla è stato Ott Tänak seguito da Takamoto Katsuta e Gregoire Munster. 


Come da tradizione è stata la speciale di Kasarani ad aprire le ostilità. Il più rapido nell’affrontare i 4,76 km cronometrati, della Prova Spettacolo ricavata nei pressi di Nairobi, è stato Elfyn Evans. Dalla neve svedese allo sterrato africano, il gallese della Toyota si è confermato in ottima forma. Evans non è, però, riuscito a replicare la sua prestazione nella successiva Mzabibu, la prima vera prova del Safari, scivolando al quinto posto finale. Al contrario, Tänak si è rivelato il più veloce nella più lunga e tecnica PS2 balzando dal quarto al primo posto. 


Ma con solamente pochi chilometri percorsi, il Rally del Kenya non si può dire di certo chiuso. Uscito largo in una sinistra veloce, Katsuta ha perso secondi preziosi che l’hanno relegato al secondo posto. In gran spolvero Munster (nella foto sopra) che è riuscito a issare la sua Ford Puma Rally1 sul gradino più basso del podio. Il lussemburghese del team M-Sport ha preceduto, nell’ordine, Kalle Rovanperä ed Evans a circa cinque secondi dalla vetta. 

Buona anche la prestazione di Joshua McErlean. Al debutto con una vettura da assoluto nel Safari, l’irlandese della Ford dovrà cercare di prendere confidenza sia con le speciali che con la Puma Rally1. Non è iniziato nel migliore dei modi il Safari per Sami Pajari. Il finlandese della Toyota ha subito danneggiato il parabrezza della Yaris nella prova di apertura di Kasarani. Ciò nonostante, Pajari è riuscito a portare a termine la giornata in settima posizione. 


Se Tänak sorride, gli altri piloti Hyundai non se la passano bene. Brivido per Thierry Neuville nella Mzabibu. Dopo aver colpito un masso, il belga è rimasto su due ruote per qualche istante prima di atterrare fortunatamente senza riportare danni sulla vettura. Ciò nonostante, la disavventura gli è costata circa 20 secondi facendolo scivolare in ottava piazza. 
 
Indiziato numero uno per aver pronunciato una parolaccia nel corso del Rally di Svezia, ricevendo 10.000 € di multa, Adrien Fourmaux ha concluso la prima speciale del Safari commentando spiritosamente ai microfoni: “Hakuna Matata”. Ma, al contrario di quanto afferma il detto in lingua Swahili (non ci sono problemi), poco dopo il francese ha accusato noie elettriche sulla sua Hyundai. A causa della batteria scarica, la i20N non è riuscita ad accendersi costringendo Fourmaux a non prendere parte alla PS2 (nella foto sopra). Il francese tornerà in azione già nella tappa di domani. 


Autore di una presentazione perfetta nella speciale di Mazabibu, Kajetan Kajetanowicz ha preso le redini del WRC2 (nella foto sopra). Il polacco, al volante della Toyota Yaris Rally2, ha strappato lo scettro a Oliver Solberg, il più rapido nella PS di Kasarani, chiudendo la giornata con un margine di 1”3. Dimostrazione di forza da parte della Toyota che ha monopolizzato le prime quattro posizioni di classe con Diego Dominguez seguito da Jan Solans. A chiudere la top-5 del WRC2 è stato Gus Greensmith.

Giovedì 20 marzo 2025, classifica dopo la SS2 (top 15)

1 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 9'52"3
2 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2"4
3 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2"6
4 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3"0
5 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 4"5
6 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 8"8
7 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 9"8
8 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 19"7
9 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris WRC2) - Kajetanowicz - 22"7
10 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 24"0
11 - Dominguez-Penate (Toyota GR Yaris WRC2) - Dominguez - 32"1
12 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 32"1
13 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 33"1
14 - Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 35"0
15 - Serderidis-Miclotte (Ford Puma Rally1) - M Sport - 47"7

20 Mar [7:48]

La FIA pronta ad aprire un dialogo a
seguito della protesta dei piloti in Kenya

Michele Montesano

Quello del Kenya sarà un rally altamente competitivo sia sulle Prove Speciali che fuori. A seguito della presa di posizione de parte della FIA, in merito all’uso di un "linguaggio inappropriato" da parte dei piloti del WRC, in segno di protesta gli equipaggi (tramite la loro associazione WoRDA) hanno deciso di non rilasciare dichiarazioni, o al massimo rispondere nella loro lingua madre, al termine delle PS.

La WoRDA (World Rally Drivers Alliance) ha rilasciato un comunicato ufficiale indirizzato alla FIA criticando apertamente le misure adottate, oltre a chiedere un incontro urgente con il Presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem. Nel documento rilasciato, l'associazione ha inoltre sottolineato che: “La severità delle sanzioni imposte per piccole, isolate e involontarie infrazioni linguistiche ha raggiunto un livello inaccettabile”.

Inizialmente la FIA non ha commentato tale scelta. Poi, pur ribandendo la sua posizione riguardo l’argomento, si è detta disponibile a discutere la questione con i diretti interessati. Un portavoce della Federazione ha spiegato che la FIA, al pari di altri organismi sportivi internazionali, si attiene a un codice di condotta che stabilisce comportamenti e linguaggio appropriati per piloti e team.

La FIA ha, inoltre, chiarito che le regole e le sanzioni adottate sono allineate con quelle di altre organizzazioni che gestiscono campionati sportivi a livello mondiale. Pur riconoscendo l'importanza di valutare ogni caso singolarmente, ha ribadito che: “le parolacce inutili non devono essere tollerate e contribuiscono poco alla promozione e alla crescita dello sport presso i tifosi, gli sponsor e i partner”.

Dopo quanto accaduto in Kenya, la FIA ha annunciato che Ronan Morgan, Presidente del Comitato Piloti, insieme al Vice Presidente Petter Solberg e alla Direttrice dello Sport su Strada Junior, Emilia Abel, incontreranno i piloti per discutere della questione. L'incontro, che segue un'iniziativa simile tenutasi con i piloti di Formula 1 a Melbourne, rappresenta un primo passo per cercare un punto d'incontro tra le richieste degli atleti e le direttive della Federazione. Resta da vedere, però, se questo confronto porterà a una revisione delle regole o se la FIA continuerà a mantenere una linea di rigore assoluta e integerrima.

20 Mar [7:07]

Rally del Kenya – Shakedown
Rovanperä apre seguito dalle Hyundai

Michele Montesano

La 73ª edizione del Safari Rally del Kenya segna la prima prova su sterrato della stagione 2025 del WRC. Dopo aver affrontato l’asfalto e il ghiaccio di Montecarlo e le nevi della Svezia, il Mondiale Rally approda in Africa per una delle gare più iconiche e massacranti della specialità. A questa si aggiungerà l’incognita meteo, visto che in Kenya è la stagione delle piogge, a scompaginare ulteriormente le carte. 


A presentarsi con i favori dei pronostici è, senza dubbio, la Toyota. Da quando nel 2021 il WRC è tornato a calcare gli sterrati africani, la squadra giapponese è sempre salita sul gradino più alto del podio con Sebastien Ogier e Kalle Rovanperä che si sono divisi le vittorie. Proprio quest’ultimo, decisamente in affanno nei primi due rally stagionali, proverà a risollevarsi puntando al colpaccio in Kenya. 

Rovanperä, però, dovrà prestare particolarmente attenzione ai suoi compagni di squadra. Attuale leader del Mondiale Rally, Elfyn Evans finora è sembrato il più in forma nel primo scorcio della stagione mettendosi in mostra sia a Montecarlo, dov’è giunto secondo al traguardo, che in Svezia marcando la sua prima vittoria stagionale. Velocissimo sulla neve scandinava, Takamoto Katsuta sugli sterrati africani è sicuramente da tenere sotto controllo. Infatti il giapponese è andato a podio in tre delle ultime quattro edizioni del Safari. Da non trascurare neppure Sami Pajari che in Kenya potrà rivestire il ruolo dell’outsider. 


Ancora alla ricerca del primo successo stagionale, Hyundai proverà a riscattarsi in un rally che non l’ha mai vista sorridere. Il team coreano giocherà sul sicuro affidandosi sulla i20N Rally1 dello scorso anno, anziché scendere in campo con la versione Evo che ha debuttato in Svezia. Lo stesso Thierry Neuville, mai salito a podio in Africa, punterà a sfatare il tabù del Safari. Dopo un Montecarlo sottotono, il campione in carica è riuscito a risollevare le sorti in Svezia conquistando il secondo posto finale. Hyundai, inoltre, potrà fare affidamento sia sul veloce Ott Tänak che sul sorprendere Adrien Fourmaux. Il francese, finora, è apparso il più consistente al volante della i20N Rally1. 

Infine Ford M-Sport schiererà una formazione a tre punte. Ai regolari Gregoire Munster e Josh McErlean si affiancherà la Puma Rally1 del gentleman driver Jourdan Serderidis. In azione anche in Svezia, il greco, così come accaduto in altre occasioni, non avrà alcuna velleità di combattere per le posizioni di vertice. Ma, visto l’esiguo numero di vetture Rally1 e altrettanti pochi protagonisti nel WRC2, questa volta potrà provare a entrare nella top-10 assoluta. 

Il più veloce nello shakedown di Sleeping Warrior è stato Rovanperä. Il finlandese della Toyota nei 5,16 km cronometrati ha siglato il riferimento fermando il cronometro in 4’34”5 già nel suo primo tentativo. Gli avversari hanno cercato di strappargli il riferimento ma invano. Neuville, nel terzo passaggio dello shakedown, è riuscito a portarsi alle spalle di Rovanperä seppur a oltre un secondo e mezzo. A completare il podio virtuale Tänak a quasi due secondi dal battistrada. 


Terzetto Hyundai completato da Fourmaux, giunto quarto davanti alla Toyota Yaris Rally1 di Katsuta. Più veloce tra i piloti Ford M-Sport, Munster ha chiuso in sesta posizione precedendo il leader di campionato Evans. Il gallese, dopo il terzo passaggio, si è dovuto fermare per precauzione ma fortunatamente non sono emersi problemi tecnici sulla sua Yaris. A chiudere la classifica tra le Rally1 McErlean, ottavo, seguito da Pajari, decimo al termine dello Shakedown, e addirittura quindicesimo Serderidis. 

A intrufolarsi tra le vetture d’assoluto ci ha pensato Oliver Solberg. Nono assoluto, il pilota della Toyota Yaris Rally2 si è imposto nella classifica riservata al WRC2 stampando in il riferimento in 4’47”1 nel suo ultimo tentativo. A oltre sei secondi troviamo Gus Greensmith, al volante della Skoda Fabia Rally2 del Toksport WRT, seguito a un secondo e mezzo dalla Toyota di Jan Solans. A completare la top-5 Fabrizio Zaldivar, su Skoda, e l’alfiere Toyota Diego Dominguez. 


Il Safari Rally del Kenya quest’anno si presenta con un percorso più lungo e parzialmente rinnovato. Teatro della gara sarà la pittoresca Great Rift Valley con gli equipaggi che dovranno affrontare 383,10 km cronometrati suddivisi in 21 PS. La Prova Spettacolo di Kasarani, nel cuore di Nairobi, e la successiva Mzabibu faranno da antipasto il giovedì. La vera sfida inizierà quindi con la tappa del venerdì che, con i suoi 157,58 km cronometrati, sarà la più lunga dell’intero rally. I piloti affronteranno, nell’ordine, le speciali di Camp Moran, Loldia, Kengen Geothermal e Kedong. che verranno ripetute due volte dopo il service park di metà giornata.

Le ostilità proseguiranno il sabato con altri 146,50 km cronometrati suddivisi in 6 speciali. La giornata vedrà il doppio passaggio delle PS dell’iconica Sleeping Warrior, all’ombra della collina che ricorda il profilo di un guerriero Masai sdraiato, seguita da Elmenteita e, per ultima, la Soysambu. Infine domenica ci saranno da affrontare gli ultimi 65,99 km con le speciali di Mzabibu, Oserengoni ed Hell’s Gate, quest’ultima nel secondo passaggio farà da Power Stage conclusiva. Il Safari Rally del Kenya segnerà anche il debutto su sterrato degli pneumatici Hankook. Dopo una serie di test non proprio positivi, il costruttore coreano ha rinforzato la carcassa per renderle più resistenti in caso di urti e sterrato sconnesso e abrasivo. I duri e massacranti sterrati africani saranno, così, la prova del nove per la qualità delle gomme Hankook.

Mercoledì 19 marzo 2025, shakedown (top 15)

1 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 4'43"5
2 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 4'36"1
3 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 4'36"4
4 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 4'36"7
5 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 4'38"0
6 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 4'39"7
7 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 4'40"8
8 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 4'44"2
9 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 4'47"1
10 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 4'48"5
11 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 4'53"0
12 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 4'54"5
13 - Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 4'56"7
14 - Dominguez-Penate (Toyota GR Yaris WRC2) - Dominguez - 4'58"6
15 - Serderidis-Miclotte (Ford Puma Rally1) - M Sport - 5'01"0

19 Mar [11:07]

Protesta dei piloti in Kenya
Niente dichiarazioni dopo le PS

Michele Montesano

I piloti del WRC non ci stanno. I protagonisti del Mondiale Rally, durante le prime fasi del Safari, hanno messo in atto una protesta in merito alle sanzioni comminate dalla FIA per un uso del linguaggio non consono durante le interviste. Un taglio netto alla radice, infatti al termine delle speciali gli equipaggi non rilasceranno dichiarazioni o, nel caso decidano di parlare, lo faranno solamente nella loro lingua madre.

Tale scelta fa seguito alla presa di posizione da parte della FIA che, nel recente Rally di Svezia, ha multato Adrien Fourmaux per ‘linguaggio non appropriato’ infrangendo, così, l’articolo 12.2.1 del Codice Sportivo Internazionale FIA. Il francese della Hyundai, colpevole di aver detto una parolaccia in un’intervista televisiva, è stato multato di 10.000 €, più ulteriori 20.000 € poi sospesi.

Le sanzioni previste dalla FIA vanno da una multa pecuniaria fino ad arrivare, in caso di recidiva, anche a penalità di tempo o punti sulla licenza. Piloti e navigatori, tramite la WoRDA (World Rally Drivers Alliance), hanno quindi espresso il loro dissenso decidendo, quindi, di non rilasciare dichiarazioni nel Safari Rally del Kenya.

Il comunicato rilasciato della WoRDA recita: “Siamo tutti d'accordo nel ridurre al minimo la maleducazione ai microfoni. Allo stesso tempo, è necessario mantenere una certa libertà di espressione e tenere vive le emozioni. I piloti non devono aver paura di essere puniti in alcun modo. Abbiamo chiesto al presidente della FIA alcune modifiche alle regole per aiutarci a raggiungere questo obiettivo”.

La dichiarazione unanime dei piloti del WRC prosegue: “Ecco perché noi (membri WoRDA n.d.r.) stiamo prendendo la decisione responsabile di rimanere in silenzio alla fine delle interviste o di rispondere nella nostra lingua madre. Nell'interesse del nostro sport, tale azione è purtroppo necessaria e ci scusiamo con tutti i fan del rally, anche se sappiamo che ci supportano in questo".

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