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20 Dic [19:18]

Loriaux lascia Hyundai
Al via la riorganizzazione del team

Michele Montesano

Come un fulmine a ciel sereno, Christian Loriaux ha lasciato con effetto immediato Hyundai. A meno di un mese dall’inizio della stagione 2025 del Mondiale Rally, che scatterà con il 92° Rally di Montecarlo il prossimo 23 gennaio, il direttore del programma della Casa coreana nel WRC ha deciso di non proseguire la sua avventura in quel di Alzenau. Hyundai, che ha recentemente annunciato
l’ingresso nel WEC con il marchio Genesis a partire dal 2026, sarà quindi chiamata a riorganizzare in breve tempo la sua squadra in vista del doppio impegno.

Lasciata M-Sport, nel 2021 Loriaux si è trasferito alla corte del team coreano come consulente tecnico. L’ingegnere belga, sotto la guida dell’allora Team Principal Andrea Adamo, ha man mano scalato le gerarchie fino a raggiungere il ruolo di direttore del programma Hyundai nel WRC. Lavorando al fianco di François-Xavier Demaison, Loriaux ha sviluppato la i20N Rally1 che, con Thierry Neuville al volante, quest’anno ha conquistato il primo titolo iridato piloti del costruttore coreano nel WRC.

Anche in virtù del risultato ottenuto da Hyundai nel Mondiale Rally, la decisione presa da Loriaux lascia alquanto interdetti. Nel ringraziare l’operato dell’ingegnere belga, il Team Principal Cyril Abiteboul ha reso noto che il posto lasciato vacante da Loriaux verrà ricoperto dal dipartimento tecnico guidato da Demaison, con quest’ultimo recentemente annunciato quale Direttore Tecnico del programma Genesis LMDh nel WEC.

La riorganizzazione del team Hyundai vede inoltre il ritorno, dopo una sola stagione in Ford M-Sport, di Pablo Marcos. Lo spagnolo tornerà a ricoprire il ruolo di Team Manager della squadra coreana rilevando, così, il ruolo di Tolga Ozakinci che assumerà il compito di responsabile delle operazioni in gara.

19 Dic [14:38]

M-Sport annuncia McErlean, sarà al via
dell’intera stagione con la Ford Puma

Michele Montesano

Largo ai giovani. Dopo aver confermato la presenza di Gregoire Munster, che il prossimo anno assumerà il ruolo di prima guida, il team M-Sport quest’oggi ha annunciato il nome dell’altro equipaggio che affronterà l’intera stagione 2025 del WRC. A guidare la seconda Ford Puma Rally1 sarà infatti Josh McErlean. Il venticinquenne irlandese, al debutto su una vettura da assoluto, per l’occasione sarà affiancato da un nuovo navigatore, il connazionale Eoin Treacy.

McErlean ha fatto il suo esordio nel mondo dei rally dieci anni fa. A soli quattordici anni l’irlandese si è subito distinto nello Junior 1000 Rally Challenge, per poi fare il balzo nel British Rally Championship conquistando il titolo Junior nel 2019. Nello stesso anno McErlean si è affacciato per la prima volta nel WRC affrontando il Rally del Galles con la Hyundai i20 R5, finito anzitempo per un problema meccanico riscontrato sulla vettura.

L'irlandese ha poi preso parte sia al FIA ERC (European Rally Championship) che nel WRC3 conquistando il podio di classe nel Rally di Catalogna del 2021. Sempre supportato dalla Motorsport Ireland Rally Academy, la stagione successiva ha segnato il salto nel WRC2 di McErlean che ha ottenuto tre piazzamenti in top-5 in classe Junior con la Hyundai i20N Rally2. Nel 2023 l’irlandese ha quindi affrontato nuovamente il doppio impegno alternandosi nel WRC2 e nel FIA ERC con buoni risultati.

Infine, nel campionato WRC2 appena trascorso, McErlean è passato al team Toksport WRT. Al volante della Skoda Fabia Rally2 l’irlandese si è distinto in diverse occasioni firmando, come miglior risultato stagionale, il secondo posto di classe nel Rally del Portogallo. Le buone prestazioni, nonché la costante crescita nella specialità del traverso del venticinquenne, non hanno lasciato indifferenti i vertici della squadra M-Sport. Tanto che il Team Principal Richard Millener ha deciso di offrigli la possibilità di fare il salto nel Rally1 con la Ford Puma.

Se Munster e McErlean nel 2025 faranno coppia fissa per l’intera stagione del WRC, M-Sport schiererà altre Ford Puma Rally1 nell’arco del campionato. A tal proposito il gentleman driver Jourdan Serderidis ha già confermato che sarà al via di quattro rally. Inoltre, così come avvenuto già quest’anno, rivedremo nuovamente al via in alcuni appuntamenti del Mondiale Rally anche Mārtinš Sesks. La Ford Puma Rally1 è nel mirino anche del venticinque turco Ali Türkkan che, dopo averla provata in un recente test, punta a disputare qualche prova iridata nel 2025.

18 Dic [18:13]

Ford M-Sport conferma Munster
Per il secondo anno con la Puma Rally1

Michele Montesano

Promozione sul campo per Gregoire Munster. Dopo la partenza di
Adrien Fourmaux, che ha ceduto alle lusinghe della Hyundai, toccherà al pilota lussemburghese rivestire il ruolo di prima punta del team M-Sport nella prossima stagione del WRC. Munster, che il prossimo 24 dicembre compirà ventisei primavere, è quindi stato confermato per il secondo anno consecutivo nella squadra di Malcolm Wilson. Affiancato alle note dal fido Louis Louka, il pilota del Lussemburgo avrà tra le mani la Puma Rally1 che, in ossequio al nuovo regolamento, sarà privata della componente ibrida.

Dopo diverse stagioni vissute da pilota Junior in Hyundai, Munster è entrato a far parte del team M-Sport nel 2022 guidando sia la Ford Fiesta Rally3 che la Rally2. Il salto nel WRC è avvenuto lo scorso anno, grazie al supporto del gentleman driver Jourdan Serderidis. Il lussemburghese classe ’98 ha quindi fatto il suo esordio nel Rally del Cile terminando tredicesimo per poi migliorarsi nel successivo Rally d’Europa Centrale artigliando il settimo posto assoluto.

Le buone prestazioni hanno convinto i vertici di M-Sport ad affidare a Munster la Ford Puma Rally1 per l’intera stagione 2024. Tuttavia il campionato del lussemburghese si è rivelato più difficile del previsto. Tra luci e ombre, Munster ha mostrato in alcuni contesti un passo più che buono. Oltre al quinto posto ottenuto sugli sterrati Sardi, il lussemburghese è risultato competitivo soprattutto sull’asfalto come dimostrato nel Rally dell’Europa Centrale e in Giappone entrambi chiusi in top-5. Proprio la crescita mostrata nelle ultime gara ha consentito a Munster di ottenere la riconferma nel team.

Come ammesso dallo stesso Richard Millener, Team Principal di M-Sport, la squadra di Cockermouth anche nella prossima stagione punterà sui giovani. Infatti ad affiancare Muster sarà, a detta del team, un promettente pilota Junior. Il principale indiziato è sicuramente Mārtinš Sesks che, nella stagione appena conclusa, ha impressionato positivamente al debutto in Polonia, ottenendo il quinto posto, per poi mostrare progressi importanti nelle sue altre due partecipazioni in Lettonia e Cile.

14 Dic [11:40]

Nel 2025 cambia il sistema di punteggio
Più valore alla vittoria assoluta dei rally

Michele Montesano

Marcia indietro nel WRC, dopo un solo anno verrà nuovamente cambiato il sistema di punteggio. Introdotto nel 2024, la nuova assegnazione dei punti del Mondiale Rally ha riscontrato da subito molte critiche. Pur garantendo un finale di stagione incerto fino all’ultimo, tale sistema è stato ritenuto troppo cervellotico sia dagli addetti ai lavori che dal pubblico. La FIA ha quindi deciso di modificarlo ridimensionando l’importanza del Super Sunday, vale a dire la tappa della domenica, in favore del risultato assoluto.

L’annuncio è arrivato a seguito del Consiglio Mondiale della FIA tenutosi in Ruanda. Il nuovo sistema di punteggio sarà quindi decisamente più semplice e lineare. Innanzitutto sparirà la classifica del sabato, verrà così premiato al termine del rally il vincitore assoluto con 25 punti, mentre spetteranno 17 punti al secondo classificato e 15 al terzo. L’assegnazione proseguirà in ordine decrescente rispettivamente con 12, 10, 8, 6, 4, 2 e 1 fino al decimo classificato.

Confermato il Super Sunday che, però, avrà minore importanza offrendo un punteggio ridotto. Nella tappa di domenica potranno prendere parte tutti gli equipaggi, anche coloro che sono stati costretti al ritiro nell’arco del fine settimana. Ma, a differenza della stagione appena conclusa, a conquistare i punti iridati saranno solamente i primi cinque piloti. Nello specifico l’equipaggio più veloce della tappa della domenica riceverà 5 punti e, a scalare, 4, 3, 2, e 1 per il quinto.

Resta invariata la Power Stage conclusiva che assegnerà i punti ai cinque piloti più veloci nell’ultima prova speciale del rally. Anche in questo caso il punteggio sarà decrescente con il vincitore che otterrà 5 punti e a scendere 4, 3, 2 e 1 al quinto classificato. Con tali modifiche ogni rally offrirà un bottino massimo di 35 punti ma il maggior peso specifico l’avrà, com’è giusto che sia, la vittoria assoluta.

11 Dic [20:20]

Nel 2027 arrivano le nuove vetture
Più libertà costruttiva e maggior stabilità

Michele Montesano

Fumata bianca. Il Consiglio Mondiale FIA, riunitosi quest’oggi in Ruanda, ha approvato il nuovo regolamento tecnico delle vetture che prenderanno parte al Mondiale Rally a partire dal 2027. Tale quadro normativo, che è stato denominato WRC27, avrà il compito di risollevare le sorti di una categoria che sta vivendo un periodo di forte crisi. Anche in virtù di questa situazione si è deciso di ridurre drasticamente i costi e allungare il ciclo di vita delle future vetture.

La FIA, assieme ai costruttori attualmente impegnati nel WRC, ha innanzitutto voluto dare maggior stabilità al nuovo regolamento WRC27 fissando a dieci anni il ciclo vita. Anche in virtù dello scarso interesse mostrato nei confronti delle Rally1 ibride, si è deciso di optare per una maggior stabilità. Tale scelta, inoltre, consentirà alle Case automobilistiche interessate di poter ammortizzare i costi su un periodo decisamente più ampio garantendo, inoltre, un possibile ritorno economico.



A tal proposito, essendo le future vetture meccanicamente simili alle attuali Rally2, il costo di ciascuna auto non potrà superare i 345.000 Euro. In pratica, le future WRC costeranno meno della metà rispetto le Rally1 ibride. Per ridurre ulteriormente i costi si agirà anche sulla limitazione del personale presente in gara, entreranno in gioco i ‘remote garage’ con tecnici e ingegneri collegati in tempo reale nelle sedi di ciascun team. Di conseguenza si cercherà di contenere anche i costi della logistica sfruttando, ove possibile, le strutture già esistenti in loco.

Passando all’aspetto puramente tecnico, così come avvenuto per le attuali Rally1, tutte le vetture disporranno della stessa cellula di sicurezza. Oltre a permettere una drastica riduzione dei costi, tale soluzione consentirà alle Case di poter adattare sulla struttura spaceframe qualsiasi tipo di carrozzeria. Ogni costruttore, in base anche alla sua gamma stradale, potrà quindi scegliere se correre con una berlina, una hatchback o anche un SUV, quest’ultimo caso è quello che ha già attuato Ford M-Sport con la sua Puma.



Oltre che nell’aspetto, ci sarà una maggior flessibilità anche per quanto riguarda i motori. Ogni costruttore avrà a disposizione tre opzioni: i propulsori a combustione interna alimentati da carburanti sostenibili, powertrain ibridi o, infine, motori esclusivamente elettrici. L’obiettivo è quello di intercettare l’evoluzione del mercato automobilistico consentendo alle Case di poter evolvere il proprio prodotto nell’arco dei dieci anni di ciclo regolamentare.

Inizialmente si opterà per l’uso dei propulsori endotermici alimentati da bio-carburanti garantendo, così, il giusto impatto green della categoria. Poi, gradualmente, si passerà alla soluzione ibrida fino ad arrivare al puro elettrico. Spetterà poi alla FIA gestire al meglio queste fasi di transizione, sia per garantire il giusto equilibrio tra le vetture che il mantenimento dei costi.

Il nuovo regolamento apre anche un altro scenario, vale a dire una possibile sinergia tra il WRC e il Mondiale RallyCross. Stando alle nuove normative, costruttori e squadre interessate potranno partecipare a entrambi i campionati utilizzando propulsori diversi, in modo da soddisfare le esigenze tecniche di ciascuna serie.

10 Dic [19:24]

Iron Lynx sbarca nel WRC2 con Citroën
Due equipaggi, uno per le Iron Dames

Michele Montesano

Non solo pista, Iron Lynx rafforza il suo impegno anche nei rally. Dopo una prima presa di contatto nel mondo del traverso, disputando il French Rally Championship 2024, in vista della prossima stagione agonistica la squadra di Cesena raddoppia il suo impegno puntando anche al WRC2. Il progetto, che vedrà il supporto di Citroën Racing, nasce in collaborazione con il team Sarrazin Motorsport e si articolerà sia nel campionato nazionale francese che nella serie cadetta del Mondiale Rally.

Nel WRC2 Iron Lynx schiererà due Citroen C3 Rally2. Il primo equipaggio sarà formato dal diciannovenne Pablo Sarrazin, figlio di Stephane, supportato alle note da Geoffrey Combe. Inoltre, così come avviene in pista, ci sarà anche una vettura dedicata alle Iron Dames. Reduce da una promettente stagione d'esordio con i colori del team italiano, alla guida della Citroën ritroveremo Sarah Rumeau, mentre a dettare le note sarà Julie Amblard.

Già definito anche l’impegno del team nella stagione 2025 del WRC2. Vedremo la squadra Iron Lynx al via già nel Rally di Montecarlo, primo appuntamento stagionale del WRC. Seguiranno poi il Portogallo, il Rally d’Italia Sardegna, l’Acropoli in Grecia, la Finlandia, il Rally dell’Europa Centrale e, per finire, l'Arabia Saudita. Inoltre, entrambi gli equipaggi, al fine di migliorare la loro preparazioni affronteranno anche alcune gare su sterrato del campionato francese.

Per il secondo anno consecutivo, Iron Lynx sarà al via del French Rally Championship. Se la scorsa stagione era stata affrontata con le Ford Fiesta, nel 2025 verranno utilizzate due Citroën C3 Rally2. In questo caso Iron Lynx prenderà parte esclusivamente alle gare su asfalto. A tal proposito è già stata annunciata la prima coppia, composta dal pilota Réhane Gany e dal navigatore Frank Le Floch. Resta, invece, da definire il secondo equipaggio che guiderà l’altra vettura francese.

5 Dic [9:46]

Hyundai ingaggia Fourmaux
sulla terza i20N per l’intera stagione

Michele Montesano

Le voci di mercato circolavano già da questa estate ma, di fatto, mancava solamente l’ufficialità. Adrien Fourmaux il prossimo anno sarà un pilota ufficiale Hyundai nel Mondiale Rally. Il francese, navigato dal fido Alexandre Coria, sarà al via di tutte le gare del WRC al volante della i20N Rally1 andando ad affiancare il neo campione del mondo Thierry Neuville, supportato alle note da Martijn Wydaeghe, e la confermata coppia estone composta da Ott Tänak e Martin Järveoja.

Dopo aver conquistato il titolo piloti e sfiorato il campionato costruttori, Hyundai si prepara a confermarsi ai vertici del WRC anche nella stagione 2025. Il team di Alzenau ha quindi deciso di controbattere all’offensiva Toyota, che schiererà stabilmente quattro Yaris Rally1 oltre alla presenza di Sebastien Ogier in eventi selezionati, rivedendo la propria strategia. A differenza di quanto fatto nel campionato appena concluso, Hyundai avrà una formazione fissa a tre punte nell’arco di tutta la stagione.

Lo sguardo di Cyril Abiteboul, Team Principal di Hyundai Motorsport, si è quindi posato su Fourmaux. Il francese, classe ’95, si è rivelato la sorpresa di questa stagione conquistando quattro podi, in Svezia, Safari, Polonia e Finlandia, concludendo il campionato in quinta posizione al volante della Ford Puma Rally1. Dopo aver legato gran parte della sua carriera al team M-Sport, vincendo il campionato britannico rally oltre a diverse gare nel WRC2, per Fourmaux dal Rally di Montecarlo inizia una nuova avventura.

Il francese farà la sua ultima apparizione con la tuta Ford M-Sport in occasione del Rally di Monza, in programma questo fine settimana, per poi cambiare subito casacca e iniziare a lavorare con il team Hyundai per trovare il giusto feeling con la nuova squadra e la i20N Rally1. Abiteboul ha, inoltre, confermato che in Hyundai stanno valutando la possibilità di schierare una quarta vettura per i suoi attuali piloti Esapekka Lappi, Dani Sordo e Andreas Mikkelsen.

25 Nov [16:03]

Toyota: nel 2025 torna Rovanperä,
arriva Pajari, Ogier a mezzo servizio

Michele Montesano

Neppure il tempo di festeggiare il titolo costruttori del WRC, artigliato al termine del Rally del Giappone, che per Toyota è già tempo di pensare alla prossima stagione. Tra conferme, ritorni e nuovi arrivi, la prima novità è che la squadra nipponica schiererà ben quattro Yaris Rally1 in tutti e quattordici gli appuntamenti mondiali. Inoltre, per alcuni eventi selezionati, Toyota sarà presente addirittura con cinque vetture. Un dispiegamento di forze notevole per il colosso giapponese che, dopo una stagione complessa, vuole tornare sul tetto del Mondiale Rally.

Innanzitutto, concluso l’anno a mezzo servizio, Kalle Rovanperä e Jonne Halttunen torneranno a lottare a tempo pieno per la conquista del terzo iride nel WRC. Al fianco dell’equipaggio finlandese, che avrà il compito di riportare il campionato piloti nel box nipponico, Toyota ha scelto di proseguire nel solco della stabilità. Al via del Rally di Montecarlo, che scatterà il prossimo 23 gennaio, ci saranno i confermati Takamoto Katsuta, affiancato dal fido Aaron Johnston, e il fresco vincitore del Rally del Giappone Elfyn Evans, navigato come sempre da Scott Martin.

Ed ecco la seconda novità della Toyota: al volante della quarta Yaris Rally1 ci sarà Sami Pajari. Dopo aver conquistato il titolo nel WRC2 con la Yaris Rally2, il finnico farà il salto di categoria puntando alla vittoria assoluta. Tuttavia a leggere le note a Pajari non ci sarà più Enni Mälkönen, la coppia finlandese proprio al termine del Rally del Giappone ha annunciato la sua separazione. Ancora non si sa chi sarà il nuovo navigatore del ventiduenne finlandese ma, stando ad alcune voci, gli indizi portano a Janni Hussi.

Infine al Rally di Montecarlo tornerà in azione nuovamente Sebastien Ogier. L’otto volte iridato WRC, navigato da Vincent Landais, come nelle ultime stagioni sarà impegnato a mezzo servizio. Ma, a differenza di quest’anno, nel prossimo campionato vedremo il francese al via di molti meno rally. Come confermato dallo stesso Ogier, la sua presenza sarà più defilata rispetto alla stagione del WRC appena trascorsa.

Non solo piloti, un’altra importante novità riguarda anche il ‘ponte di comando’. Jari-Matti Latvala è stato confermato nel ruolo di Team Principal, anche se il finlandese tornerà a vestire casco e tuta per disputare il FIA European Historic Rally Championship al volante di una Toyota Celica ST185 ufficiale. Latvala sarà quindi affiancato da Juha Kankkunen nel ruolo di suo vice. Inoltre il quattro volte campione del Mondo Rally prenderà le redini quando il finlandese sarà impegnato a correre con la Celica.

24 Nov [8:37]

Rally del Giappone – Finale
Neuville campione a Toyota il costruttori

Michele Montesano

Non poteva esserci finale di stagione più rocambolesco. Il Rally del Giappone ha offerto una gara incerta e spettacolare fino all’ultima prova speciale, con Thierry Neuville che ha finalmente spezzato la maledizione conquistando il suo primo titolo iridato nel WRC. Per il belga della Hyundai, navigato dal fido Martijn Wydaeghe (insieme nella foto sotto), un sogno che si avvera e un traguardo più che meritato, dopo una stagione vissuta sempre in testa sin dal primo appuntamento di Montecarlo. A festeggiare anche Toyota che, grazie alla doppietta conquistata da Elfyn Evans e Sebastien Ogier si è laureata campione costruttori proprio nel rally di casa.

Arrivato in Giappone con venticinque punti di vantaggio sul compagno di squadra Ott Tänak, per Neuville l’ultima gara stagionale del WRC doveva essere una semplice formalità. Ma la strada è diventata subito impervia già nella PS4 quando, nel corso della speciale di Shinshiro, il belga ha subito il cedimento della valvola Westegate sulla sua Hyundai. Come se non bastasse, l’assenza del Service Park di metà giornata, ha costretto Neuville ad affrontare l’intera tappa del venerdì con una potenza ridotta sprofondando in quindicesima posizione assoluta.



Nel mentre a salire al comando delle operazioni era stato proprio il suo compagno di squadra Tänak. In splendida forma, l’estone ha quindi cercato di prendere subito il largo costruendo un margine di sicurezza nei conforti di Evans. La lotta per il terzo gradino del proprio ha visto Adrien Fourmaux alle prese con un serrato duello con Takamoto Katsuta. Ma tra i due litiganti a spuntarla è stato Ogier. Costretto a recuperare due minuti, per essersi fermato a sostituire una gomma forata nella PS2, il francese ha iniziato un forsennato recupero culminato al terzo posto nel corso della tappa del sabato.

Oltre ad Ogier, il vero protagonista del sabato è stato Neuville. Risolti i problemi con il turbo della sua i20N Rally1, il belga è letteralmente volato sugli asfalti nipponici recuperando, nell’arco di sole sette prove speciali, ben otto posizioni. Con tale risultato, ottenuto al termine della tappa del sabato, a Neuville mancavano solamente altri due punti per conquistare l’agognato titolo. Contemporaneamente, vista la prima posizione di Tänak, anche Hyundai aveva in tasca il campionato costruttori.



Ma il Rally del Giappone era tutt’altro che finito. Nella speciale di Nakuta, la prima della domenica, Tänak ha commesso un errore che gli è costato carissimo. Negli ultimi chilometri della prova, l’estone è arrivato troppo veloce in una destra stretta, la Hyundai ha perso aderenza ed è andata in sottosterzo. Vani i tentativi da parte di Tänak di correggere la traiettoria, la i20N è partita per la tangente volando fuori strada. Se l’equipaggio è uscito indenne, si è subito capito che l’entità dell’impatto aveva danneggiato irreparabilmente la Hyundai (nella foto sopra).

Il ritiro di Tänak è quindi coinciso con la matematica conquista del titolo da parte di Neuville. Un sogno, quello del belga, che si è finalmente avverato dopo numerosi tentativi andati in vano. Nonostante il campionato già matematicamente in tasca, Neuville ha ugualmente voluto lottare fino in fondo vincendo la Super Sunday e tagliando il traguardo al secondo posto nella Power Stage conclusiva. Sesto assoluto all’arrivo, Neuville è inoltre diventato il primo pilota belga della storia a conquistare il campionato Mondiale Rally.



Bicchiere a metà per Hyundai. Perché, complice il ritiro di Tänak, la squadra coreana ha servito su un piatto d’argento il titolo costruttori a Toyota. I giapponesi avevano ormai rimesso nel fodero le loro katane, quando l’uscita di strada dell’estone della Hyundai ha riaperto completamente i giochi. Toyota ha quindi piazzato una doppietta con Evans primo (nella foto sopra), dopo aver ereditato il comando da Tänak, seguito da Ogier. Inoltre il francese ha accumulato altri punti piazzandosi al terzo posto nel Super Sunday oltre a firmare il miglior crono nella Power Stage. A nulla è servita la doppietta ottenuta nella tappa odierna da Neuville e Andreas Mikkelsen, quest’ultimo rientrato in gara dopo il ritiro del venerdì, Toyota è riuscita a conquistare il titolo per appena tre punti di vantaggio sulla Hyundai.

Terzo posto per Fourmaux. Autore di un rally perfetto e privo di sbavature, il francese di Ford M-Sport ha conquistato il suo quinto podio della stagione e il primo su asfalto. Ancora una volta Fourmaux si è reso protagonista di un serrato duello contro i piloti Toyota. Dopo aver vinto contro Katsuta, il francese si è però dovuto inchinare a Ogier. Ciò non toglie la bella prestazione di Fourmaux a coronamento di una stagione decisamente positiva. L’idolo di casa Katsuta, quarto, ha chiuso davanti la Ford Puma Rally1 di Gregoire Muster, quest’ultimo alla sua miglior prova stagionale.



Il Rally del Giappone ha assegnato anche il titolo WRC2. A laurearsi campioni sono stati Sami Pajari ed Enni Mälkönen al volante della Toyota Yaris Rally2 (nella foto sopra). Alla coppia finlandese è stato sufficiente chiudere al secondo posto il fine settimana per raggiungere tale obiettivo. Complice l’assenza Oliver Solberg, costretto a saltare il Rally del Giappone per aver raggiunto già il numero massimo di gare disputate nell’arco della stagione, Pajari è riuscito a beffare il diretto rivale conquistando un titolo che lo proietta verso la prossima stagione nel WRC.

A vincere il Rally del Giappone tra le WRC2 è stato Nikolay Gryazin. Un dominio netto quello del pilota Citroën che prese le redini della gara, fin dalla prova spettacolo del Toyota Stadium, non le ha più mollate. Gryazin, navigato da Konstantin Aleksandrov, ha chiuso in settima posizone assoluta seguito dal neo campione Pajari. A salire sul terzo gradino del podio di classe ci ha pensato l’idolo locale Hiroki Arai, il quale ha battuto un’agguerrita concorrenza guidando una vecchia Skoda Fabia R5. Da segnalare il ritiro di Heikki Kovalainen, uscito di strada nello stesso identico punto di Tänak. A completare la top 5 sono stati Gus Greensmith e Kajetan Kajetanowicz.

Domenica 24 novembre 2024, classifica Super Sunday (top 10)

1 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 43'03"4
2 - Mikkelsen-Eriksen (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 4"2
3 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 6"0
4 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 11"6
5 - Fourmaux-Coria (Ford Puma Rally1) - M Sport - 26"0
6 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 27"0
7 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 54"0
8 - Gryazin-Aleksandrov (Citroen C3 WRC2) - DG Sport - 2'58"0
9 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - Solans - 3'03"6
10 - McErlean-Fulton (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'12"9

Domenica 24 novembre 2024, classifica finale (top 15)

1 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3h23'41"0
2 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'27"3
3 - Fourmaux-Coria (Ford Puma Rally1) - M Sport - 1'55"5
4 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'02"6
5 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 3'11"5
6 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 6'54"1
7 - Gryazin-Aleksandrov (Citroen C3 WRC2) - DG Sport - 10'04"3
8 - Pajari-Malkonen (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 11'50"8
9 - Arai-Matsuo (Skoda Fabia WRC2) - Ahead - 13'24"3
10 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 14'15"8
11 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Skoda Fabia WRC2) - Kajetanowicz - 16'50"9
12 - Kogure-Luhtinen (Toyota GR Yaris WRC2) - Toyota NG - 18'53"0
13 - Katsuta-Kimura (Toyota GR Yaris WRC2) - Toyota WRJ - 21'27"8
14 - Nutahara-Azuma (Toyota GR Yaris WRC2) - Nutahara - 25'21"4
15 - Dominguez-Penate (Ford Fiesta Rally3) - Dominguez - 25'41"2

Il campionato piloti
1.Neuville 242 punti; 2.Evans 210; 3.Tanak 200; 4.Ogier 191; 5.Fourmaux 162; 6.Katsuta 116; 7.Rovanpera 114; 8.Munster 46; 9.Sordo 44; 10.Pajari 44.

Il campionato costruttori
1.Toyota Gazoo 561 punti; 2.Hyundai 558; 3.M-Sport Ford 295.

23 Nov [12:35]

Rally del Giappone – 3° giorno finale
Tänak allunga, Neuville vede il titolo

Michele Montesano

Se venerdì il Rally del Giappone, ultimo atto stagionale del WRC, è stato ricco di colpi di scena, il sabato è trascorso relativamente tranquillo. Ciò nonostante la tappa odierna è risultata fondamentale per l’esito finale del Mondiale Rally. Se al comando troviamo sempre Ott Tänak, Thierry Neuville è riuscito a riagganciare la zona punti portandosi in settima posizione assoluta. Dopo il crollo di ieri, a causa di un problema al turbo della sua Hyundai, il belga quest’oggi si è reso protagonista di un bel recupero puntando dritto al suo primo titolo iridato.

Se nella mattinata era stato fin troppo guardingo, Tänak nel giro pomeridiano ha ristabilito le gerarchie. L’estone ha siglato lo scratch nella ripetizione di Mt. Kasagi allungando di sei secondi su Elfyn Evans (nella foto sotto). Costretto a gestire una Yaris a suo dire troppo sottosterzante, il gallese ha perso ulteriore terreno nel prosieguo della tappa chiudendo costantemente alle spalle di Tänak. Autore del miglior crono nella prova spettacolo del Toyota Stadium, l’estone si è assicurato un margine di trentasei secondi su Evans mettendo, di fatto, in cassaforte la vittoria del Rally del Giappone.



A completare il podio ci ha pensato Sebastien Ogier. Dopo aver accusato una foratura nella prima speciale di ieri, il francese della Toyota ha portato a termine una rimonta culminata con il sorpasso ai danni di Adrien Fourmaux nel corso della ripetizione della speciale di Mr. Kasagi. Non ancora soddisfatto, Ogier ha poi siglato il riferimento nel secondo passaggio di Ena per puntellare ulteriormente il terzo posto in classifica generale. Pur riuscendo a piazzare due Yaris sul podio, per Toyota tale risultato non è sufficiente per poter conquistare il campionato costruttori. Ma, fin quando la matematica lo consentirà, la squadra nipponica tenderà fino all’ultimo di insidiare la Hyundai.

Perso il gradino più basso del podio, Fourmaux non si è dato per vinto. Il francese di Ford M-Sport ha quindi cercato di mettere pressione a Ogier marcando tempi interessanti fino ad ottenere il secondo crono nella prova spettacolo del Toyota Stadium. Fourmaux si trova ora nella morsa delle due Toyota. Infatti se paga un distacco di otto secondi su Ogier, l’alfiere della Ford deve prestare attenzione al ritorno di Takamoto Katsuta, quinto a soli sei secondi dal francese. In quella che ha definito la sua giornata migliore da quando corre con una Rally1, Gregoire Munster ha ben figurato al volante della Ford Puma. Sesto assoluto, il lussemburghese paga ora un distacco superiore ai quaranta secondi su Katsuta.



Protagonista indiscusso della tappa odierna, Neuville in sole sette speciali ha scalato la classifica passando dalla quindicesima alla settima posizione assoluta. Dopo aver dovuto fare i conti con la rottura della valvola Westegate nella giornata di ieri, il belga della Hyundai ha dato vita a un’intensa rimonta. A rendere più agevole il percorso è stata la presenza di sole Rally2, ciò nonostante Neuville quest’oggi ha firmato due prove speciali.

Grazie al settimo posto il belga (nella foto sopra) ha potuto guadagnare quattro punti. Ciò significa che ne basteranno altri due, da racimolare nel Super Sunday o nella Power Stage, per laurearsi matematicamente campione nel WRC. Dopo aver ripreso la gara in mattinata, Andreas Mikkelsen non ha proseguito la tappa risparmiando energie per la giornata di domani.



Pur se scivolato all’ottavo posto assoluto, Nikolay Gryazin è saldamente al comando del WRC2. L’alfiere della Citroën (nella foto sopra) può vantare un margine di quasi un minuto e mezzo su Sami Pajari. Con il titolo piloti di classe nel mirino, il finnico della Toyota ha preferito non correre rischi badando a gestire il vantaggio sugli inseguitori capitanati dall’idolo locale Hiroki Arai. A completare la top 5 delle Rally2 ci hanno pensato l’ex Formula 1 Heikki Kovalainen e Gus Greensmith, quest’ultimo autore di un testacoda innocuo nella mattinata.

Sabato 23 novembre 2024, classifica dopo la SS16 (top 15)

1 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 2h39'48"0
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 38"0
3 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'10"9
4 - Fourmaux-Coria (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2'19"1
5 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'25"2
6 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 3'07"1
7 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 7'43"7
8 - Gryazin-Aleksandrov (Citroen C3 WRC2) - DG Sport - 7'55"9
9 - Pajari-Malkonen (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 9'21"2
10 - Arai-Matsuo (Skoda Fabia WRC2) - Ahead - 10'12"6
11 - Kovalainen-Kitagawa (Toyota GR Yaris WRC2) - Kovalainen - 10'42"0
12 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 11'23"9
13 - Ingram-Kihurani (Toyota GR Yaris WRC2) - Ingram - 11'50"6
14 - Kogure-Luhtinen (Toyota GR Yaris WRC2) - Toyota NG - 14'00"4
15 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Skoda Fabia WRC2) - Kajetanowicz - 14'15"0

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