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31 Gen [12:08]

Dacia ha svelato la Sandrider
Obiettivo Dakar con Loeb e Al-Attiyah

Michele Montesano

Dacia ha tolto i veli alla Sandrider, il prototipo di classe Ultimate T1+ con cui prenderà parte al Mondiale Rally Raid e alla Dakar 2025. Il marchio romeno, appartenete al gruppo Renault, durante la presentazione ha dichiarato che il programma per dare l’assalto al rally raid più famoso del mondo sarà triennale con la possibilità di essere esteso anche oltre il 2027. Ispirata alla concept car Manifesto, la Dacia Sandrider nasce dalla collaborazione tra Prodrive, l’azienda britannica specializzata in Motorsport che ha realizzato anche il buggy Hunter, e Renault.



Niente ibrido o elettrico, il prototipo della Dacia sarà spinto dal V6 3.0 litri che equipaggia la Nissan Z. Ad alimentare il propulsore sarà un carburante sintetico a basso contenuto di carbonio fornito da Aramco. Trazione integrale e sospensioni a doppio triangolo garantiranno la corretta guidabilità sulle dune, mente il sottoscocca e il paraurti rinforzato assicureranno la giusta protezione in caso di percorsi rocciosi e salti. Gli ingegneri hanno lavorato anche sulla leggerezza riducendo la massa della carrozzeria facendo ampio uso di carbonio. Curato anche il comparto aerodinamico che, stando a quanto dichiarato, sarà in grado di generare fino al 40% di deportanza in più rispetto alle vetture della concorrenza.

Con l’ausilio dei piloti si è cercato di trovare la corretta ergonomia partendo dal cofano anteriore corto e spiovente per migliorare il campo visivo. Inoltre il cruscotto modulare consente ad ogni equipaggio di regolare la disposizione dei comandi a proprio piacimento. Infine, per garantire una temperatura adeguata all’interno dell’abitacolo, è stata utilizzata una vernice antiriflesso di derivazione aeronautica. Per incrementare l’affidabilità è stato sviluppato un sistema elettrico in grado di preservare gli accessori di bordo evitando il pericolo di surriscaldamento.



Denis Le Vot, direttore del programma Dacia, ha dichiarato che lo shakedown della Sandrider avverrà ad aprile in Inghilterra. Seguiranno poi ulteriori sessioni di test in vista del debutto nel Rally del Marocco, tappa del Mondiale Rally Raid che si svolgerà dal 5 all’11 ottobre, che farà da prova generale per la Dakar 2025. Come già annunciato, a guidare le tre Sandrider saranno Sebastien Loeb, navigato da Fabian Lurquin, il cinque volte vincitore della Dakar Nasser Al-Attiyah, che ha annunciato al suo fianco Edouard Boulanger, e la recente vincitrice della categoria Challenger Cristina Gutierrez navigata Pablo Moreno Huente.

19 Gen [12:33]

Dakar – Finale
Sainz firma il Poker con Audi

Michele Montesano

Al termine dei 7891 chilometri, di cui 4727 cronometrati, Carlos Sainz e Lucas Cruz hanno apposto per la quarta volta la loro firma nell’albo d’oro della Dakar. Dopo aver trionfato in Sudamerica nel 2010 e nel 2018, rispettivamente al volante della Volkswagen Tuareg e della Peugeot 3008, la coppia spagnola si è poi ripetuta nel 2020, primo anno del rally raid in Arabia Saudita, con la Mini X-Raid. Infine l’affermazione con i colori Audi, primo costruttore a conquistare la Dakar con una vettura ibrida.

La vittoria di Sainz è arrivata proprio in occasione dell’ultimo ballo della Casa di Ingolstadt sulle dune del rally raid più famoso del mondo. Come annunciato, al termine della 46ª edizione della Dakar,
Audi chiuderà il suo programma in favore del ritorno in Formula 1 a partire dal 2026. Un vero peccato, visto che al terzo anno la RS Q e-tron era riuscita finalmente a trovare il giusto livello di affidabilità, paramento che era mancato nelle due edizioni precedenti. Con la trazione demandata ai motori elettrici, derivati da quelli usati in Formula E, e il propulsore 2 litri ex DTM a fare da ‘range extender’, il prototipo Audi è la sintesi perfetta dell’esperienza maturata in questi anni vincenti nel motorsport.



Non solo mezzi, la Dakar si vince anche con la squadra e quest’anno in Audi hanno rasentato la perfezione. A partire dalla coppia Sainz-Cruz (nella foto sopra) che, seppur non vincendo neppure una tappa, ha fatto della costanza la sua arma vincente. Pochissime sbavature e una guida impeccabile supportata da una navigazione sempre puntuale, hanno permesso all’equipaggio spagnolo di conquistare il comando al termine della terribile tappa Marathon e non mollarlo più fino all’arrivo di Yanbu sulle rive del Mar Rosso.

Più che compagni di squadra, Mattias Ekström e Stéphane Peterhansel sono stati dei veri e propri angeli custodi per Sainz. Nonostante siano riusciti a conquistare diverse vittorie di tappa, entrambi sono stati costretti alla resa a causa di problemi tecnici riscontrati sulle loro Audi. Fuori dai giochi per la vittoria assoluta, Ekström e Peterhansel hanno quindi rivestito il ruolo di scudieri supportando la marcia di Sainz. Emblematico il loro aiuto, nel corso della decima prova, per soccorrere lo spagnolo vittima di una doppia foratura.



Sul traguardo di Yanbu è festa anche per l’Overdrive Racing, team privato che è riuscito a battere lo squadrone ufficiale Toyota. Nel corso dell’ultima tappa, Guillame De Mevius e il suo navigatore Xavier Panseri (nella foto sopra) sono riusciti a tenere a bada la rimonta di Sebastien Loeb e concludere in seconda posizione assoluta. A rimarcare l’efficienza e la professionalità, con cui la squadra belga ha gestito i Toyota Hilux, il quarto posto di Guerlain Chicherit e Alex Winocq. Resta il rammarico per Yazeed Al Rajhi, costretto alla resa dopo aver capottato nel corso della prova Marathon.

La Dakar si è confermata una gara stregata per Loeb (nella foto sotto). Navigato dal fido Fabian Lurquin, il nove volte iridato WRC è stato l’unico a contendere la vittoria a Sainz. Esattamente come la scorsa edizione, anche quest’anno Loeb è stato il pilota che ha vinto il maggior numero di tappe, cinque inclusa l’ultima ad anello di Yanbu di 175 chilometri. Tuttavia a mancare è stata l’affidabilità del Prodrive Hunter che ha tradito il francese proprio nel momento decisivo quando, nella penultima prova, a cedere è stata la sospensione anteriore destra. Il terzo posto finale sa tanto di occasione mancata.



Il cambio di casacca non ha giovato a Nasser Al-Attiyah. Vincitore delle ultime due edizioni con il pick-up Toyota Hilux, il qatariota ha affrontato la Dakar 2024 con il buggy della Prodrive. Ma, fatta eccezione per la vittoria nella quinta tappa, quest’anno il rally raid più famoso del mondo si è rivelato una vera e propria disfatta. Bersagliato da diversi problemi tecnici, inclusa la rottura di una sospensione, Al-Attiyah ha gettato definitivamente la spugna quando a cedere è stato il propulsore del suo Hunter.

Non è andata di certo meglio all’ex squadra del qatariota. Sconfitto da Audi e Prodrive, oltre a essere stato surclassato dal team clienti Overdrive, il Toyota Gazoo Racing è uscito dalla Dakar 2024 nettamente ridimensionato. Sebbene l’Hilux sia stato il mezzo più affidabile tra le auto, lo confermano i sei pick-up nipponici arrivati tra i primi dieci, il sesto posto conquistato da Guy David Botteril ha il sapore della sconfitta. A seguire il sudafricano i compagni di squadra Giniel De Villiers, Benediktas Vanagas e lo sfortunato Lucas Moraes.



Menzione speciale per Martin Prokop e Viktor Chytka quinti assoluti con il Ford Raptor gestito dal team Orlean Jipocar (nella foto sopra). L’equipaggio della Repubblica Ceca ha così battuto la squadra ufficiale Ford M-Sport presente alla Dakar, con gli esperti Nani Roma e Gareth Woolridge, in veste esplorativa in preparazione della prossima stagione, quando farà il debutto il nuovo pick-up Raptor.

A chiudere la top 10 Mathieu Serradori e Loic Minaudier. Nonostante il meno performante CR6-T due ruote motrici, i francesi del team Century Racing Factory hanno combattuto a lungo nelle posizioni di vertice della classifica assoluta. Dopo aver conquistato il quarto posto nella decima tappa, l’equipaggio tricolore composto da Eugenio Amos e Paolo Ceci, vittima di un pauroso e fortunatamente innocuo incidente nella speciale odierna, ha chiuso la Dakar 2024 al trentunesimo posto assoluto con il Toyota Hilux dell’Overdrive Racing.

Venerdì 19 gennaio 2024, 12ª tappa (top 10)

1 - Loeb-Lurquin (Prodrive Hunter) - BRX - 1h39'41"
2 - De Mevius-Panseri (Toyota Hilux) - Overdrive - 5'09"
3 - Zala-Fiuza (Mini Cooper) - X-raid - 5'21"
4 - Chicherit-Winocq (Toyota Hilux) - Overdrive - 5'29"
5 - Holowczyc-Kurzeja (Mini Cooper) - X-raid - 5'55"
6 - Serradori-Minaudier (Century CR6-T) - Century - 6'45"
7 - Woolridge-Dreyer (Ford Ranger) - M-Sport - 7'13"
8 - Krotov-Zhiltsov (Toyota Hilux) - Overdrive - 7'14"
9 - Vanagas-Sikk (Toyota Hilux) - Toyota - 7'31"
10 - Yacopini-Oliveras Carreras (Toyota Hilux) - Overdrive - 8'06"

La classifica auto generale (top 10)

1 - Sainz-Cruz (Audi E2) - Audi - 48h15'18"
2 - De Mevius-Panseri (Toyota Hilux) - Overdrive - 1h20'25"
3 - Loeb-Lurquin (Prodrive Hunter) - BRX - 1h25'12"
4 - Chicherit-Winocq (Toyota Hilux) - Overdrive - 1h35'59"
5 - Prokop-Chytka (Ford Raptor) - Orlen - 2h16'43"
6 - Botteril-Cummings (Toyota Hilux) - Toyota - 2h40'33"
7 - De Villiers-Murphy (Toyota Hilux) - Toyota - 2h50'26"
8 - Vanagas-Sikk (Toyota Hilux) - Toyota - 2h57'17"
9 - Moraes-Monleon (Toyota Hilux) - Toyota - 3h03'12"
10 - Serradori-Minaudier (Century CR6-T) - Century - 3h04'12"

18 Gen [16:43]

Dakar – 11ª tappa
Sainz prenota la vittoria, Loeb stoico

Michele Montesano

La Dakar si è confermata, per l’ennesima volta, una gara stregata per Sebastien Loeb. Anche quest’anno, e a sole due tappe dal termine, il nove volte iridato WRC ha visto svanire ogni possibilità di vittoria. Protagonista di un avvincente duello contro Carlos Sainz, Loeb ha provato in tutti i modi a ricucire il distacco sullo spagnolo dell’Audi. Purtroppo un guasto meccanico, accusato sul suo Prodrive Hunter, ha costretto il francese alla resa spianando, di fatto, la strada verso la quarta vittoria nel rally raid più famoso del mondo a Sainz.

Il colpo di scena è arrivato al chilometro 132 dell’undicesima tappa quando Loeb, in piena lotta con lo spagnolo, è stato costretto a fermarsi a bordo speciale. A tradire l’equipaggio francese è stata la sospensione anteriore destra del Prodrive Hunter che ha ceduto in seguito a un atterraggio troppo violento (nella foto sotto). Fortunatamente in loro aiuto sono arrivati Feilong Liu e Yicheng Wang, al volante dell’Hunter del team YunXiang, che hanno prestare soccorso ai transalpini fornendo loro le parti di ricambio.



Dopo un’ora e un quarto di stop forzato, Loeb ha quindi ripreso la marcia per cercare una disperata impresa. Contro ogni aspettativa, il francese è riuscito a giungere sul traguardo di Yanbu al trentaseiesimo posto di giornata conservando anche il podio assoluto. Pur scivolando in terza piazza, Loeb è riuscito ad approfittare dei problemi che hanno attanagliato Lucas Moraes, quest’ultimo precipitato addirittura in nona posizione in classifica generale.

Comodamente scortato dai compagni di squadra Mattias Ekström e Stéphane Peterhansel, Sainz si è assicurato il terzo posto di tappa. Quando mancano solamente 175 chilometri al traguardo della 46ª edizione della Dakar, lo spagnolo è a un passo dal suo quarto sigillo del rally raid più famoso e difficile del mondo, il primo con i colori Audi. Risultato storico per la Casa di Ingolstadt che trionferebbe con l’RS Q e-tron: un buggy dotato di trazione elettrica e un motore endotermico a fare da range extender.



Tornando alla tappa odierna, Guerlain Chicherit  (nella foto sopra) ha concesso il bis vincendo la prova di 480 chilometri cronometrati che ha portato la carovana da AlUla a Yanbu. Non solo, il team Overdrive Racing è riuscito a siglare la doppietta grazie a Guillame De Mevius, il quale è risalito anche in seconda posizione nella generale. Gradino più basso del podio, come già detto, per Sainz seguito dal compagno di squadra Ekström. A completare la top 5 il primo pilota ufficiale Toyota Saood Variawa.

Gran sesto posto per Christian Lavieille, al volante dell’MD Optimus due ruote motrici, che ha preceduto Juan Cruz Yacopini e la Mini X-Raid di Vaidotas Zala. Sebbene fuori dalla lotta per la vittoria assoluta, Nani Roma è riuscito a conquistare il nono posto di tappa, con il Ford Ranger preparato da M-Sport, battendo l’ufficiale Toyota Guy David Botteril. Prosegue imperterrita la rimonta dei nostri Eugenio Amos e Paolo Ceci. Autori del dodicesimo crono, l’equipaggio tricolore dell’Overdrive Racing si trova ora in quindicesima posizione assoluta.

Giovedì 18 gennaio 2024, 11ª tappa (top 10)

1 - Chicherit-Winocq (Toyota Hilux) - Overdrive - 4h43'00"
2 - De Mevius-Panseri (Toyota Hilux) - Overdrive - 5'32"
3 - Sainz-Cruz (Audi E2) - Audi - 5'35"
4 - Ekström-Bergkvist (Audi E2) - Audi - 9'46"
5 - Variawa-Cazalet (Toyota Hilux) - Toyota - 12'37"
6 - Lavieille-Sarreaud (MD Optimus) - MD Rallye - 15'06"
7 - Yacopini-Oliveras Carreras (Toyota Hilux) - Overdrive - 15'23"
8 - Zala-Fiuza (Mini Cooper) - X-raid - 15'38"
9 - Roma-Haro Bravo (Ford Ranger) - M-Sport - 17'51"
10 - Botteril-Cummings (Toyota Hilux) - Toyota - 22'40"

La classifica auto generale (top 10)

1 - Sainz-Cruz (Audi E2) - Audi - 46h23'47"
2 - De Mevius-Panseri (Toyota Hilux) - Overdrive - 1h27'06"
3 - Loeb-Lurquin (Prodrive Hunter) - BRX - 1h36'02"
4 - Chicherit-Winocq (Toyota Hilux) - Overdrive - 1h42'20"
5 - Prokop-Chytka (Ford Raptor) - Orlen - 2h17'47"
6 - Botteril-Cummings (Toyota Hilux) - Toyota - 2h41'31"
7 - De Villiers-Murphy (Toyota Hilux) - Toyota - 2h51'09"
8 - Vanagas-Sikk (Toyota Hilux) - Toyota - 3h01'36"
9 - Moraes-Monleon (Toyota Hilux) - Toyota - 3h06'42"
10 - Serradori-Minaudier (Century CR6-T) - Century - 3h09'17"

17 Gen [17:40]

Dakar – 10ª tappa
Chicherit 1°, che duello tra Sainz e Loeb

Michele Montesano

Osservando la classifica finale della decima tappa della Dakar 2024, pare sia stata disegnata appositamente per gli outsider. Infatti nella prova ad anello, ricavata tra la sabbia e i duri sterrati attorno ad AlUla, a svettare è stato Guerlain Chicherit. Favorito dell’ordine di partenza, il francese dell’Overdrive Racing, navigato da Alex Winocq, è riuscito a imprimere subito il giusto ritmo. Supportato dal solido Toyota Hilux, Chicherit è stato imprendibile per tutti i 371 chilometri cronometrati della tappa. Inoltre, grazie al successo odierno, il francese è riuscito a risalire anche in top 5 nella classifica generale.

Doppietta sfiorata dal team Overdrive Racing per colpa di un limite di velocità infranto. A transitare sul traguardo di AlUla al secondo posto sono stati gli italiani Eugenio Amos e Paolo Ceci (nella foto sotto). Purtroppo l’equipaggio tricolore ha ricevuto una penalità di due minuti per non aver rispettato il limite di velocità di 50 km/h in un tratto del trasferimento. Tale sanzione ha visto scivolare Amos al quarto posto di tappa facendogli sfumare anche il suo primo podio nella Dakar.



Ad approfittarne sono stati Brian Baragwanath, al volante del Century CR6-T due ruote motrici, e l’ufficiale Toyota Benediktas Vanagas rispettivamente secondo e terzo di tappa. Quinta piazza per il due volte vincitore della 24 Ore di Le Mans Romain Dumas che ha preceduto il connazionale Mathieu Serradori. Reduce dal podio conquistato nella prova di ieri, il francese del team Century vede sempre più alla sua portata la quinta posizione in classifica generale.

Juan Cruz Yacopini, sesto con l’altro Hilux griffato Overdrive, ha avuto la meglio su Cristian Baumgart, quest'ultimo il più veloce tra i piloti al volante del Prodrive Hunter. A completare la top 10 Martin Prokop, sul Ford Raptor, e Guillame De Mevius. In lotta per il podio assoluto, il belga ha approfittato del dodicesimo posto del diretto rivale Lucas Moraes per accorciare ulteriormente il divario in classifica generale.



Decisamente più attardati i protagonisti della 46ª edizione della Dakar Carlos Sainz e Sebastien Loeb (nella foto sopra). Ciò nonostante, anche quest’oggi i due hanno dato vita a un’intensa battaglia. Partendo per primo, Loeb inizialmente ha perso terreno nei confronti dello spagnolo dell’Audi. Ma il nove volte iridato WRC è poi riuscito ad accorciare le distanze su Sainz, con quest’ultimo impegnato a sostituire una gomma bucata.

Il terreno accidentato ha costretto al secondo stop lo spagnolo, questa volta vittima di ben due forature. A corto di ruote di scorta, si è rivelato di fondamentale importanza l’aiuto del compagno di squadra Mattias Ekström. Sainz è così riuscito a ripartire chiudendo in ventiduesima posizione. Ma anche Loeb non è stato immune alle forature terminando sedicesimo dopo aver perso quindici minuti a causa di un martinetto idraulico rotto. Nulla è ancora scritto perché, a due tappe al termine della Dakar, a dividere Sainz e Loeb ci sono solamente tredici minuti.

Mercoledì 17 gennaio 2024, 10ª tappa (top 10)

1 - Chicherit-Winocq (Toyota Hilux) - Overdrive - 3h19'27"
2 - Baragwanath-Cremer (Century CR6-T) - Century - 5'43"
3 - Vanagas-Sikk (Toyota Hilux) - Toyota - 6'04"
4 - Amos-Ceci (Toyota Hilux) - Overdrive - 6'09"
5 - Dumas-Delfino (Toyota Hilux) - Rebellion - 7'12"
6 - Serradori-Minaudier (Century CR6-T) - Century - 10'03"
7 - Yacopini-Oliveras Carreras (Toyota Hilux) - Overdrive - 10'27"
8 - Baumgart-Andreotti (Prodrive Hunter) - X Rally - 11'21"
9 - Prokop-Chytka (Ford Raptor) - Orlen - 11'58"
10 - De Mevius-Panseri (Toyota Hilux) - Overdrive - 12'01"

La classifica auto generale (top 10)

1 - Sainz-Cruz (Audi E2) - Audi - 41h35'12"
2 - Loeb-Lurquin (Prodrive Hunter) - BRX - 13'22"
3 - Moraes-Monleon (Toyota Hilux) - Toyota - 1h02'44"
4 - De Mevius-Panseri (Toyota Hilux) - Overdrive - 1h27'09"
5 - Chicherit-Winocq (Toyota Hilux) - Overdrive - 1h47'55"
6 - Serradori-Minaudier (Century CR6-T) - Century - 1h48'59"
7 - Prokop-Chytka (Ford Raptor) - Orlen - 1h59'58"
8 - De Villiers-Murphy (Toyota Hilux) - Toyota - 2h17'20"
9 - Botteril-Cummings (Toyota Hilux) - Toyota - 2h24'26"
10 - Vanagas-Sikk (Toyota Hilux) - Toyota - 2h40'51"

16 Gen [16:20]

Dakar – 9ª tappa
Poker di Loeb, Sainz resiste in vetta

Michele Montesano

Anche nella nona tappa della 46ª edizione della Dakar è proseguito il duello tra Sebastien Loeb e Carlos Sainz. Dopo l’allungo di ieri da parte dello spagnolo dell’Audi, nei 417 chilometri cronometrati, che quest’oggi hanno portato da Ha’il ad AlUla, Loeb ha accorciato nuovamente le distanze. Ottenendo la quarta vittoria di tappa della Dakar 2024, il nove volte iridato WRC si è portato a venti minuti e mezzo dal leader Sainz ma, a tre prove al termine delle ostilità, tutto è ancora possibile.

Ricca di insidie, soprattutto sul piano della navigazione, la tappa di oggi non ha colto di sorpresa Loeb e il navigatore Fabian Lurquin. Partito decimo, per via dei problemi riscontrati ieri, l’equipaggio del Bahrain Raid Xtreme si è subito issato al comando della graduatoria. Loeb, al volante del buggy Prodrive Hunter, ha letteralmente danzato sulle dune dell’Arabia Saudita risultando il più veloce ad ogni waypoint.



Nulla ha potuto il lavoro di squadra messo in atto dai piloti Audi. Sia Mattias Ekström che Stéphane Peterhansel, rispettivamente primo e secondo ad affrontare la prova, hanno fatto da apripista tentando di pulire la traiettoria a Sainz (nella foto sopra). Navigato da Lucas Cruz, lo spagnolo ha però subito perso contatto da Loeb, salvo poi recuperare minuti a metà tappa per via delle forature accusate dal francese. Infine, nel corso degli ultimi 100 chilometri, Loeb ha ripreso il largo e Sainz si è arreso concedendogli poco più di quattro minuti sul traguardo di AlUla.

Terzo posto assoluto per Mathieu Serradori e il navigatore Loic Minaudier (nella foto sotto). Più volte in top 5, l’equipaggio francese è riuscito a ottenere il suo primo podio di tappa nella Dakar 2024. Nonostante il meno prestante buggy Century CR6-T, dotato di sole due ruote motrici, Serradori ha chiuso ad appena ventinove secondi da Sainz. Il podio ha inoltre permesso al francese di balzare in sesta posizione assoluta in classifica generale. Quarto posto di tappa per Guillame De Mevius. Il portacolori dell’Overdrive Racing ha preceduto l’ufficiale Toyota Guy David Bottaril.



Autori di una perentoria doppietta nella tappa di ieri, Ekström e Peterhansel quest’oggi sono stati costretti ad affrontare per primi la nona prova perdendo subito minuti preziosi. ‘Mister Dakar’ è riuscito a contenere il distacco chiudendo in sesta posizione, mentre Ekström si è accontentato dell’ottavo posto. A dividere i due piloti Audi ci ha pensato Lucas Moraes. Ancora terzo in classifica generale, il brasiliano della Toyota paga ormai quasi un’ora e un quarto dal leader Sainz.

A chiudere le prime dieci posizioni Romain Dumas, al volante del Toyota Hilux del Rebellion Racing, e Martin Prokop sul Ford Raptor. Resa definitiva per Nasser Al-Attiyah. Dopo il ritiro avvenuto ieri, per via della rottura del motore sul suo Prodrive Hunter, il vincitore delle ultime due edizioni della Dakar ha provato a prendere il via della nona tappa. Sfortunatamente, anche quest’oggi, un guasto meccanico ha posto definitamente fine alla sua Dakar.

Martedì 16 gennaio 2024, 9ª tappa (top 10)

1 - Loeb-Lurquin (Prodrive Hunter) - BRX - 4h17'33"
2 - Sainz-Cruz (Audi E2) - Audi - 4'14"
3 - Serradori-Minaudier (Century CR6-T) - Century - 4'43"
4 - De Mevius-Panseri (Toyota Hilux) - Overdrive - 9'52"
5 - Botteril-Cummings (Toyota Hilux) - Toyota - 10'01"
6 - Peterhansel-Boulanger (Audi E2) - Audi - 10'34"
7 - Moraes-Monleon (Toyota Hilux) - Toyota - 11'03"
8 - Ekström-Bergkvist (Audi E2) - Audi - 14'08"
9 - Dumas-Delfino (Toyota Hilux) - Rebellion - 14"18
10 - Prokop-Chytka (Ford Raptor) - Orlen - 15'39"

La classifica auto generale (top 10)

1 - Sainz-Cruz (Audi E2) - Audi - 37h50'57"
2 - Loeb-Lurquin (Prodrive Hunter) - BRX - 20'33"
3 - Moraes-Monleon (Toyota Hilux) - Toyota - 1h12'02"
4 - De Mevius-Panseri (Toyota Hilux) - Overdrive - 1h39'56"
5 - De Villiers-Murphy (Toyota Hilux) - Toyota - 2h00'12"
6 - Serradori-Minaudier (Century CR6-T) - Century - 2h03'44"
7 - Chicherit-Winocq (Toyota Hilux) - Overdrive - 2h12'43"
8 - Prokop-Chytka (Ford Raptor) - Orlen - 2h12'48"
9 - Botteril-Cummings (Toyota Hilux) - Toyota - 2h29'51"
10 - Vanagas-Sikk (Toyota Hilux) - Toyota - 2h59'35"

15 Gen [17:23]

Dakar – 8ª tappa
Dominio Audi: 1° Ekström, Sainz allunga

Michele Montesano

Altalena di emozioni nella 46ª edizione della Dakar. Se la tappa di ieri aveva visto Sebastien Loeb provare a ricucire il distacco nei confronti del leader Carlos Sainz, quest’oggi si è assistito ad un ribaltamento in favore dell’Audi. Infatti nei 458 chilometri cronometrati che da Al Dawadimi hanno condotto ad Ha’il si è assistito a un vero e proprio dominio delle vetture di Ingolstadt. Mattias Ekström e Stéphane Peterhansel hanno infatti regalato la doppietta ad Audi mentre Sainz, quarto al traguardo, ha allungato nei confronti del diretto inseguitore Loeb.

Ormai tagliati fuori dalla lotta per la vittoria, sia Ekström che Peterhansel proveranno a dare una mano al compagno di squadra. L’aiuto dei due piloti Audi si potrà rivelare fondamentale, nei confronti dello spagnolo, già nella prova di domani quando la navigazione rivestirà un ruolo fondamentale. Infatti, avendo conquistato una perentoria doppietta, Ekström e Peterhansel prenderanno il via per primi nella tappa di domani pulendo proprio la traiettoria a Sainz.



A chiudere il podio ci ha pensato Guerlain Chicherit. Sempre più a suo agio con il Toyota Hilux dell’Overdrive Racing, il francese ha preceduto di due minuti l’Audi di Sainz e Lucas Cruz (nella foto sotto). Anche quest’oggi, gli spagnoli hanno preferito non correre rischi portando a casa un positivo quarto posto. Inoltre, approfittando del decimo posto di Loeb, Sainz ha riportato a quasi venticinque minuti il vantaggio sul francese del Bahrain Raid Xtreme quando mancano quattro prove al termine delle ostilità.

Reduce dalla terza vittoria di tappa nella Dakar 2024, dopo soli 39 chilometri Loeb è stato costretto a sostituire una gomma forata sul suo Prodrive Hunter. Ciò nonostante, il nove volte iridato WRC ha mantenuto la prima posizione ma, nel corso della seconda sezione, un errore di navigazione ha costretto l’equipaggio francese a tornare indietro per marcare il waypoint. Loeb ha così tagliato il traguardo di Ha’il in decima posizione a undici minuti dal vincitore Ekström.



Come se non bastasse, il francese si troverà a combattere da solo contro l’armata Audi non potendo più contare sull'aiuto di Nasser Al-Attiyah (nella foto sopra). Il vincitore delle ultime due edizioni della Dakar è stato costretto alla resa per un guasto accusato sul suo Prodrive Hunter. Al chilometro 62, appena dopo il primo waypoint, il buggy del qatariota si è infatti fermato a causa del cedimento del motore.

Ancora una volta i pick-up Toyota si sono rivelati i mezzi più robusti e affidabili per affrontare le dune dell’Arabia Saudita. Nuovamente in top 5, l’ufficiale Toyota Seth Quintero ha preceduto, nell’ordine, gli Hilux di Guillame De Mevius, Lucas Moraes, Romain Dumas e Giniel De Villiers. Anche quest’oggi è proseguito imperterrito il recupero dei nostri Eugenio Amos e Paolo Ceci. Approfittando delle difficoltà riscontrate dagli avversari, l’equipaggio tricolore dell’Overdrive Racing si trova attualmente in sedicesima posizione assoluta.

Lunedì 15 gennaio 2024, 8ª tappa (top 10)

1 - Ekström-Bergkvist (Audi E2) - Audi - 3h17'15"
2 - Peterhansel-Boulanger (Audi E2) - Audi - 2'45"
3 - Chicherit-Winocq (Toyota Hilux) - Overdrive - 3'10"
4 - Sainz-Cruz (Audi E2) - Audi - 5'13"
5 - Quintero-Zenz (Toyota Hilux) - Toyota - 7'52"
6 - De Mevius-Panseri (Toyota Hilux) - Overdrive - 8'41"
7 - Moraes-Monleon (Toyota Hilux) - Toyota - 9'51"
8 - Dumas-Delfino (Toyota Hilux) - Rebellion - 10'11"
9 - De Villiers-Murphy (Toyota Hilux) - Toyota - 10'18"
10 - Loeb-Lurquin (Prodrive Hunter) - BRX - 11'00"

La classifica auto generale (top 10)

1 - Sainz-Cruz (Audi E2) - Audi - 33h29'10"
2 - Loeb-Lurquin (Prodrive Hunter) - BRX - 24'47"
3 - Moraes-Monleon (Toyota Hilux) - Toyota - 1h05'13"
4 - De Mevius-Panseri (Toyota Hilux) - Overdrive - 1h34'18"
5 - De Villiers-Murphy (Toyota Hilux) - Toyota - 1h45'12"
6 - Chicherit-Winocq (Toyota Hilux) - Overdrive - 1h56'37"
7 - Prokop-Chytka (Ford Raptor) - Orlen - 2h01'23"
8 - Serradori-Minaudier (Century CR6-T) - Century - 2h03'15"
9 - Botteril-Cummings (Toyota Hilux) - Toyota - 2h24'04"
10 - Vanagas-Sikk (Toyota Hilux) - Toyota - 2h34'24"

14 Gen [19:02]

Dakar – 7ª tappa
Loeb vince e tenta la rimonta su Sainz

Michele Montesano

Archiviata la prima settimana, e annessa giornata di riposo, la 46ª edizione della Dakar è ripresa con la tappa che da Riyadh ha portato i concorrenti ad Al Duwadimi. Il più veloce ad affrontare i 460 chilometri cronometrati è stato Sebastien Loeb che, al volante del Prodrive Hunter gestito dal Bahrain Raid Xtreme, ha conquistato il suo terzo centro di quest’edizione. Inoltre, complice il quarto posto del leader Carlos Sainz, il nove volte iridato WRC è riuscito a ridurre il distacco dallo spagnolo dell’Audi a diciannove minuti.

Reduce dal successo della tappa Marathon, Loeb ha proseguito la sua striscia vincente dominando la settima prova della Dakar. Se le prime fasi sono state caratterizzate dal duello a distanza tra il francese e l’alfiere Toyota Seth Quintero, Loeb ha poi preso il largo nell’ultima sezione tagliando per primo il traguardo. Il pilota Prodrive ha staccato di poco più di sette minuti Lucas Moraes, secondo sul Toyota Hilux ufficiale (nella foto sotto), ma soprattutto ha rosicchiato dieci minuti e mezzo sul leader Sainz.



A completare il podio ci ha pensato Nasser Al-Attiyah. Ormai fuori dai giochi per la vittoria assoluta, dopo il problema riscontrato nella tappa Marathon, il vincitore della passata edizione della Dakar proverà ad aiutare il suo compagno di squadra Loeb nella conquista del rally raid più famoso del mondo. Sainz, quarto, ha preferito non correre rischi e gestire al meglio il suo vantaggio. Tuttavia lo spagnolo dell’Audi si è visto ridurre il suo margine sia nei confronti di Loeb, ora a diciannove minuti esatti, che Moraes a poco più di un’ora dalla vetta.

Dopo Stéphane Peterhansel, Audi ha perso l’altra sua punta Mattias Ekström. Lo svedese, mentre occupava la seconda posizione di tappa, al chilometro 51 è stato costretto a fermarsi per un guasto alla sospensione della sua RS Q e-tron. A nulla è servito il soccorso prestato dal compagno Peterhansel (nella foto sotto), Ekström ha dovuto attendere l’assistenza Audi per poter riprendere la gara scivolando in ventesima posizione assoluta a quasi cinque ore dal leader Sainz.



Con il ritiro di Yazeed Al Rajhi, Guerlain Chicherit è diventato il caposquadra dell’Overdrive Racing. Il francese, alla guida del Toyota Hilux, ha concluso la settima tappa in quinta posizione precedendo il connazionale Mathieu Serradori, velocissimo con il suo Century CR6-T due ruote motrici. Il portacolori Mini X-Raid Vaidotas Zala, settimo, è riuscito a mettersi alle sue spalle i pick-up Toyota di Romain Dumas, Quintero e Denis Krotov.

Dodicesimo crono per Martin Prokop che resiste in sesta posizione assoluta con il suo Ford Raptor. Tutt’altra sorte per Nani Roma. Il pilota ufficiale del team M-Sport è stato costretto alla resa definitiva dopo appena 27 chilometri a causa di un guasto al motore del suo Ford Ranger. Per quanto riguarda i nostri colori, la coppia del Toyota Overdrive Racing Eugenio Amos e Paolo Ceci, dopo aver siglato il diciottesimo crono di tappa, è risalita in diciassettesima posizione assoluta in classifica generale.

Domenica 14 gennaio 2024, 7ª tappa (top 10)

1 - Loeb-Lurquin (Prodrive Hunter) - BRX - 4h56'39"
2 - Moraes-Monleon (Toyota Hilux) - Toyota - 7'06"
3 - Al-Attiyah-Baumel (Prodrive Hunter) - Nasser - 9'47"
4 - Sainz-Cruz (Audi E2) - Audi - 10'31"
5 - Chicherit-Winocq (Toyota Hilux) - Overdrive - 10'37"
6 - Serradori-Minaudier (Century CR6-T) - Century - 11'01"
7 - Zala-Fiuza (Mini Cooper) - X-raid - 12'57"
8 - Dumas-Delfino (Toyota Hilux) - Rebellion - 15'40"
9 - Quintero-Zenz (Toyota Hilux) - Toyota - 17'16"
10 - Krotov-Zhiltsov (Toyota Hilux) - Overdrive - 23'13"

La classifica auto generale (top 10)

1 - Sainz-Cruz (Audi E2) - Audi - 30h06'42"
2 - Loeb-Lurquin (Prodrive Hunter) - BRX - 19'00"
3 - Moraes-Monleon (Toyota Hilux) - Toyota - 1h00'35"
4 - De Mevius-Panseri (Toyota Hilux) - Overdrive - 1h30'50"
5 - De Villiers-Murphy (Toyota Hilux) - Toyota - 1h40'07"
6 - Prokop-Chytka (Ford Raptor) - Orlen - 1h50'40"
7 - Serradori-Minaudier (Century CR6-T) - Century - 1h52'50"
8 - Chicherit-Winocq (Toyota Hilux) - Overdrive - 1h58'40"
9 - Botteril-Cummings (Toyota Hilux) - Toyota - 2h11'16"
10 - Vanagas-Sikk (Toyota Hilux) - Toyota - 2h22'53"

12 Gen [11:21]

Dakar – 6ª tappa finale
A Loeb la Marathon, Sainz nuovo leader

Michele Montesano

Come da pronostico, la tappa Marathon ha ridisegnato la classifica della 46ª edizione della Dakar. La sesta prova, ricavata nel tanto temuto Empty Quarter e articolata su due giorni, ha fatto da spartiacque tra la prima e la seconda settimana del rally raid più famoso del mondo. Ad uscirne vittorioso, prima della giornata di riposo, è stato sicuramente Carlos Sainz che, pur non vincendo la tappa, è balzato al comando della classifica generale. Velocissimo nella giornata di ieri, lo spagnolo quest’oggi si è però dovuto accodare alle spalle di uno scatenato Sebastien Loeb.

Unico a tenere la scia delle Audi di Sainz e Mattias Ekström nella prima, e più lunga, parte della tappa Marathon, il nove volte iridato WRC stamattina ha subito messo in mostra un passo inarrivabile. Grazie alle caratteristiche tecniche del suo Prodrive Hunter, Loeb è risultato il più veloce sulle dune saudite tagliando per primo il traguardo di Shubaytah. Il francese, navigato dal fido Fabian Lurquin, ha così conquistato la sua venticinquesima tappa in carriera nella Dakar.



Sia Loeb che Sainz, quest’ultimo secondo a poco più di due minuti di distacco, hanno capitalizzato al meglio la strategia attuata nel corso della quinta tappa. Entrambi i piloti hanno infatti preferito sacrificare la prova del mercoledì, arrivando oltre i primi venti, per godere di una strada già tracciata e non incorrere in possibili errori di navigazione nel corso della tappa Marathon. Inoltre, pur
annunciando il suo ritiro al termine di questa Dakar, Audi si sta dimostrando la squadra da battere. La Casa dei Quattro Anelli comanda infatti la classifica generale con una doppietta: a seguire l’esperto Sainz (nella foto sopra) c’è un sempre più consistente Ekström, terzo di giornata.

Pur pagando un distacco di quasi mezz’ora, Loeb è di fatto l’unico contendente per la vittoria finale. Infatti, dopo il ritiro di ieri di Yazeed Al Rajhi, la tappa Marathon ha infranto i sogni di gloria anche di Nasser Al-Attiyah. Il cinque volte vincitore della Dakar si è fermato al chilometro 530 per un problema meccanico accusato sul suo Hunter. Pur riuscendo a ripartire, il qatariota è transitato sul traguardo con due ore e quarantacinque minuti di ritardo. Ormai fuori dai giochi, Al-Attiyah ha già annunciato che si metterà a disposizione di Loeb per aiutarlo a conquistare la sua prima Dakar.



Quarto posto, di tappa e in assoluto, per Lucas Moraes, il più veloce tra i piloti ufficiali Toyota. Il brasiliano ha preceduto Eryk Goczal, bravo a conquistare la top 5 assoluta con il suo Taurus T3 Max due ruote motrici (nella foto sopra). A seguire il Toyota Hilux griffato Overdrive Racing di Guerlain Chicherit e il Ford Raptor di Martin Prokop. Ottava piazza per l’alfiere Toyota Giniel De Villiers che ha preceduto il compagno di marca Guillame De Mevius. Dopo la foratura e il problema al servosterzo accusato sulla sua Audi RS Q e-tron nella prima frazione di ieri, Stéphane Peterhansel ha completato la tappa in sessantaquattresima posizione assoluta.

Venerdì 12 gennaio 2024, 6ª tappa (top 10)

1 - Loeb-Lurquin (Prodrive Hunter) - BRX - 7h21'56"
2 - Sainz-Cruz (Audi E2) - Audi - 2'01"
3 - Ekström-Bergkvist (Audi E2) - Audi - 10'55"
4 - Moraes-Monleon (Toyota Hilux) - Toyota - 22'45"
5 - Goczal-Mena (Taurus T3 MAX) - Energylandia - 28'48"
6 - Chicherit-Winocq (Toyota Hilux) - Overdrive - 34'05"
7 - Prokop-Chytka (Ford Raptor) - Orlen - 36'34"
8 - De Villiers-Murphy (Toyota Hilux) - Toyota - 37'04"
9 - De Mevius-Panseri (Toyota Hilux) - Overdrive - 41'28"
10 - Goczal-Gospodarczyk (Taurus T3 MAX) - Energylandia - 44'33"

La classifica auto generale (top 10)

1 - Sainz-Cruz (Audi E2) - Audi - 24h59'32"
2 - Ekström-Bergkvist (Audi E2) - Audi - 20'21"
3 - Loeb-Lurquin (Prodrive Hunter) - BRX - 29'31"
4 - Moraes-Monleon (Toyota Hilux) - Toyota - 1h04'00"
5 - De Mevius-Panseri (Toyota Hilux) - Overdrive - 1h09'47"
6 - De Villiers-Murphy (Toyota Hilux) - Toyota - 1h25'16"
7 - Prokop-Chytka (Ford Raptor) - Orlen - 1h35'04
8 - Serradori-Minaudier (Century CR6-T) - Century - 1h52'20"
9 - Goczal-Mena (Taurus T3 MAX) - Energylandia - 1h52'30"
10 - Botteril-Cummings (Toyota Hilux) - Toyota - 1h54'41"

11 Gen [18:10]

Dakar – 6ª tappa, 1° giorno
Sainz leader provvisorio, Al Rajhi Ko

Michele Montesano

Come prevedibile, la tanto attesa e temuta tappa Marathon ha regalato diversi colpi di scena dando uno scossone alla classifica generale. Sebbene la sesta prova della Dakar 2024 non sia ancora conclusa, perché articolata su due giorni, già al termine della prima frazione si può stabilire un primo bilancio. Innanzitutto non esiste una classifica ufficiale, perché scattate le 16 (ora locale) ogni pilota si è dovuto fermare al bivacco più vicino tra i sette preparati dall’organizzazione. Tale situazione ha visto gli equipaggi, anche delle stesse squadre, dividersi nella scelta di dove trascorrere la notte in vista della ripartenza di domani mattina alle 7.



Prima di partire, per affrontare il temuto Empty Quarter, la direzione gara ha deciso di accorciare il percorso passando da 579 a 547 chilometri cronometrati per evitare che i concorrenti potessero incorrere in possibili problemi di rifornimento. Scattato il via, il primo colpo di scena è arrivato dopo appena 51 chilometri con protagonista Yazeed Al Rajhi (nella foto sopra). Leader indiscusso di questo primo scorcio di Dakar, l’idolo locale ha capottato irrimediabilmente il suo Toyota Hilux. Anche nel caso riuscisse a riprendere la marcia, Al Rajhi da regolamento non potrà più lottare per la vittoria assoluta.

Il ritiro dell’alfiere dell’Overdrive Racing ha così dato il via libera a Nasser Al-Attiyah e Carlos Sainz. Proprio lo spagnolo dell’Audi è sembrato il pilota più veloce sulle dune saudite tanto da transitare per primo nell’ultimo waypoint di giornata. A completare il podio virtuale ci hanno pensato Mattias Ekström, a quattro minuti e mezzo dal compagno di squadra, e Sebastien Loeb che paga oltre cinque minuti dal leader.



Tagliato il traguardo di giornata, Sainz ha preferito sostare nel quarto dei sette bivacchi. Scelta seguita, tra gli altri, anche da Loeb, Lucas Moraes, Giniel De Villiers, Nani Roma e Martin Prokop. Invece Ekström, Guerlain Chicherit e Al-Attiyah, quest’ultimo sesto e staccato di oltre ventiquattro minuti da Sainz, hanno deciso di allungarsi di qualche chilometro per trascorrere la notte nel quinto accampamento.

Più staccato Stéphane Peterhansel. ‘Mister Dakar’ dapprima ha dovuto far fronte ad una foratura poi, ripresa la marcia, ha subito un guasto al servosterzo della sua Audi perdendo minuti preziosi. Il francese si è quindi dovuto fermare al terzo bivacco per tentare, assieme al navigatore Edouard Boulanger, di riparare la RS Q e-tron. Giornata storta anche per Juan Cruz Yacopini, costretto a fermarsi per noie meccaniche sul suo Toyota Hilux (nella foto sopra).

11 Gen [10:59]

Audi lascia la Dakar al
termine dell’edizione 2024

Michele Montesano

Nessun fulmine a ciel sereno, la notizia era già nell’aria da mesi ma ora c’è l’ufficialità. Audi, al termine della 46ª edizione della Dakar, staccherà la spina al progetto RS Q e-tron. A dare l’annuncio è stato direttamente Rolf Michl, capo della divisione Audi Sport, in un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo AS.

Quello della Dakar segue quanto avvenuto già per i programmi GT e TCR, chiusi al termine della passata stagione, o addirittura quello LMDh abortito quando era ancora in fase di sviluppo. La Casa tedesca ha infatti deciso di dedicare tutte le sue risorse per focalizzarsi sull’ingresso in Formula 1 che avverrà nel 2026, sia come motorista che con l’acquisizione delle quote di maggioranza del team Sauber. A tal proposito Michl ha dichiarato che già alcuni tecnici sono confluiti dal programma Dakar verso il reparto F1.

Tuttavia Audi non ha preso sottogamba l’ultima danza sulle dune dell’Arabia Saudita. Le RS Q e-tron, che attualmente stanno solcando il deserto con ottimi risultati, sono state ulteriormente riviste e aggiornate rispetto la passata stagione. Oltre a una consistente riduzione del peso e una nuova distribuzione dei carichi, sulle vetture dei Quattro Anelli sono state apportate modifiche anche a livello di ammortizzatori e incrementata la potenza complessiva.

Dopo la chiusura del programma Dakar, non è escluso che Audi possa vendere i suoi prototipi a team privati per la prossima edizione del rally raid più famoso del mondo. Anche se, essendo dei prototipi a tutti gli effetti, le RS Q e-tron richiedono personale altamente specializzato per la loro gestione. Tale decisione, da parte di Ingolstadt, rimette sul mercato piloti del calibro di Carlos Sainz, Stéphane Peterhansel e Mattias Ekström che, in vista del 2025, potranno far gola a diverse squadre ufficiali, vedi Ford, Toyota e Dacia.

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