Michele Montesano
Con ancora cinque prove al termine della 47ª edizione della Dakar, la lotta per la vittoria è più aperta che mai. A rimettere tutto in discussione è stata proprio la tappa ad anello che ha visto i concorrenti affrontare 716 chilometri, di cui 419 cronometrati, prima di tagliare il traguardo di Al Duwadimi. La vittoria di Lucas Moraes, navigato da Armand Monleon, è stata messa in secondo piano dall’impresa di Yazeed Al Rajhi. L’idolo locale, quest’oggi, ha recuperato quasi sette minuti sul leader Henk Lategan portandosi ad appena ventuno secondi dalla vetta.
Attardato da un problema meccanico nella tappa di ieri, Lucas Moraes quest’oggi ha cercato di recuperare il terreno perso approfittando dell’ordine di partenza. Finalmente a suo agio sulle dune saudite, il brasiliano della Toyota ha spinto sull’acceleratore fin dal primo chilometro. Assecondato dal pick-up Hilux Evo T1+, Moraes ha quindi tagliato il traguardo di Al Duwadimi con un vantaggio di quasi otto secondi su Mattias Ekström. Lo svedese, ancora una volta il più veloce tra i piloti Ford, ha cercato di mettere in sicurezza il podio in classifica generale. La robustezza e la velocità del Raptor T1 è stata rimarcata anche da Mitchell Guthrie, terzo al termine della tappa (nella foto sotto).
In una giornata in cui la navigazione ha svolto un ruolo cruciale, visto i percorsi differenti tra auto e moto, c’è stato un errore sul roadbook rilasciato dalla direzione gara. Una nota sbagliata, nel corso del chilometro 158, ha fatto perdere l’orientamento a diversi concorrenti. Tale errore è costato carissimo ai piloti di vertice tra cui il leader Lategan e i suoi diretti inseguitori Al Rajhi e Nasser Al-Attiyah. Appurato quanto accaduto, la direzione gara ha quindi deciso di cancellare i 20 chilometri in cui è successo l’inconveniente.
Nonostante il ricalcolo del tempo, Lategan ha chiuso la settima tappa solamente in quindicesima posizione. Seppur settimo al traguardo, Al Rajhi (nella foto sotto) ne ha approfittato limando quasi sette minuti nei confronti del sudafricano. A dividere Lategan da Al Rajhi ora ci sono solamente ventuno secondi. Inoltre, con un distacco di dieci minuti e mezzo, anche Ekström può ancora dire la sua per la vittoria assoluta della Dakar.
Ad approfittarne è stato anche Al-Attiyah. Partito subito veloce, il portacolori della Dacia ha poi perso più di dieci minuti per l’errore del roadbook. Ciò nonostante, e grazie al ricalcolo dei tempi, il qatariota ha concluso la tappa al quarto posto limando altri nove minuti dal leader Lategan. Protagonista della quinta tappa, Seth Quintero quest’oggi ha piazzato il suo Toyota Hilux Evo T1+ in quinta posizione.
L’americano ha preceduto una velocissima Cristina Gutierrez (nella foto sotto). La spagnola, navigata da Pablo Marcos, è stata in lizza per la vittoria per gran parte della tappa. Poi, nell’ultima sezione, la Gutierrez ha alzato il piede dall’acceleratore tagliando il traguardo con la Dacia al sesto posto con un margine di appena quarantotto secondi su Al Rajhi. A seguire Saood Variawa, ottavo con l’Hilux del Toyota Gazoo Racing South Africa, e il portacolori del team Overdrive Racing Juan Cruz Yacopini. A completare la top 10 l’ufficiale Century Marcelo Tiglia Gastaldi.
Oltre al ritiro di Guerlain Chicherit, al termine della tappa di ieri ci sono state altre defezioni. Ad alzare bandiera bianca è stato l’equipaggio del team Overdrive Racing Toby Price e Sam Sunderland. Proprio quest’ultimo ha subito una commozione cerebrale giovedì, nel corso della quinta tappa. La coppia di ex centauri ha provato a proseguire ma ieri, anche a seguito delle difficoltà riscontrare nel portare a termine la prova, ha deciso saggiamente di ritirarsi.
Sempre nella serata di ieri, Toyota ha perso un altro equipaggio. Giniel De Villiers e Dirk von Zitzewitz hanno gettato la spugna. Anche in questo caso ad accusare forti dolori al collo è stato il navigatore. Sottoposto agli accertamenti medici del caso, a von Zitzewitz è stato consigliato in via precauzionale di ritirarsi dalla Dakar.
Domenica 12 gennaio 2025, 7ª tappa (top 10)
1 - Moraes-Monleon (Toyota Hilux) - Toyota - 4h01'49"
2 - Ekström-Bergkvist (Ford Raptor) - Ford - 7'41"
3 - Guthrie-Walch (Ford Raptor) - Ford - 9'28"
4 - Al-Attiyah- Boulanger (Dacia Sandrider) - Dacia - 11'15"
5 - Quintero-Zenz (Toyota Hilux) - Toyota - 11'38"
6 - Gutierrez-Moreno (Dacia Sandrider) - Dacia - 12'00"
7 - Al Rajhi-Gottschalk (Toyota Hilux) - Overdrive - 12'48"
8 - Variawa-Cazalet (Toyota Hilux) - Toyota SA - 13'13"
9 - Yacopini-Oliveras (Toyota Hilux) - Overdrive - 16'00"
10 - Tiglia Gastaldi-Metge (Century CR7) - Century - 16'28"
La classifica auto generale (top 10)
1 - Lategan-Cummings (Toyota Hilux) - Toyota SA - 37h13'08"
2 - Al Rajhi-Gottschalk (Toyota Hilux) - Overdrive - 0'21"
3 - Ekström-Bergkvist (Ford Raptor) - Ford - 10'25"
4 - Al-Attiyah- Boulanger (Dacia Sandrider) - Dacia - 21'57"
5 - Guthrie-Walch (Ford Raptor) - Ford - 40'01"
6 - Serradori-Minaudier (Century CR7) - Century - 54'20"
7 - Yacopini-Oliveras (Toyota Hilux) - Overdrive - 1h13'05"
8 - Quintero-Zenz (Toyota Hilux) - Toyota - 1h28'32"
9 - Ferreira-Palmeiro (Mini JCW) - X-Raid - 1h58'25"
10 - Baragwanath-Cremer (Century CR7) - Century - 2h07'38"