Michele Montesano
In un clima quasi surreale è ufficialmente partita la 73ª edizione del Safari Rally del Kenya. A tenere banco è ancora la protesta dei piloti che, a seguito della posizione presa dalla FIA sul punire troppo severamente l’uso di un “linguaggio inappropriato”, hanno deciso di non rilasciare dichiarazioni a fine speciale o, al massimo, dire qualche battuta nella propria lingua madre. Al termine delle prime sue prove di giornata, a spuntarla è stato Ott Tänak seguito da Takamoto Katsuta e Gregoire Munster.
Come da tradizione è stata la speciale di Kasarani ad aprire le ostilità. Il più rapido nell’affrontare i 4,76 km cronometrati, della Prova Spettacolo ricavata nei pressi di Nairobi, è stato Elfyn Evans. Dalla neve svedese allo sterrato africano, il gallese della Toyota si è confermato in ottima forma. Evans non è, però, riuscito a replicare la sua prestazione nella successiva Mzabibu, la prima vera prova del Safari, scivolando al quinto posto finale. Al contrario, Tänak si è rivelato il più veloce nella più lunga e tecnica PS2 balzando dal quarto al primo posto.

Ma con solamente pochi chilometri percorsi, il Rally del Kenya non si può dire di certo chiuso. Uscito largo in una sinistra veloce, Katsuta ha perso secondi preziosi che l’hanno relegato al secondo posto. In gran spolvero Munster (nella foto sopra) che è riuscito a issare la sua Ford Puma Rally1 sul gradino più basso del podio. Il lussemburghese del team M-Sport ha preceduto, nell’ordine, Kalle Rovanperä ed Evans a circa cinque secondi dalla vetta.
Buona anche la prestazione di Joshua McErlean. Al debutto con una vettura da assoluto nel Safari, l’irlandese della Ford dovrà cercare di prendere confidenza sia con le speciali che con la Puma Rally1. Non è iniziato nel migliore dei modi il Safari per Sami Pajari. Il finlandese della Toyota ha subito danneggiato il parabrezza della Yaris nella prova di apertura di Kasarani. Ciò nonostante, Pajari è riuscito a portare a termine la giornata in settima posizione.

Se Tänak sorride, gli altri piloti Hyundai non se la passano bene. Brivido per Thierry Neuville nella Mzabibu. Dopo aver colpito un masso, il belga è rimasto su due ruote per qualche istante prima di atterrare fortunatamente senza riportare danni sulla vettura. Ciò nonostante, la disavventura gli è costata circa 20 secondi facendolo scivolare in ottava piazza.
Indiziato numero uno per aver pronunciato una parolaccia nel corso del Rally di Svezia, ricevendo 10.000 € di multa, Adrien Fourmaux ha concluso la prima speciale del Safari commentando spiritosamente ai microfoni: “Hakuna Matata”. Ma, al contrario di quanto afferma il detto in lingua Swahili (non ci sono problemi), poco dopo il francese ha accusato noie elettriche sulla sua Hyundai. A causa della batteria scarica, la i20N non è riuscita ad accendersi costringendo Fourmaux a non prendere parte alla PS2 (nella foto sopra). Il francese tornerà in azione già nella tappa di domani.

Autore di una presentazione perfetta nella speciale di Mazabibu, Kajetan Kajetanowicz ha preso le redini del WRC2 (nella foto sopra). Il polacco, al volante della Toyota Yaris Rally2, ha strappato lo scettro a Oliver Solberg, il più rapido nella PS di Kasarani, chiudendo la giornata con un margine di 1”3. Dimostrazione di forza da parte della Toyota che ha monopolizzato le prime quattro posizioni di classe con Diego Dominguez seguito da Jan Solans. A chiudere la top-5 del WRC2 è stato Gus Greensmith.
Giovedì 20 marzo 2025, classifica dopo la SS2 (top 15)
1 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 9'52"3
2 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2"4
3 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2"6
4 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3"0
5 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 4"5
6 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 8"8
7 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 9"8
8 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 19"7
9 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris WRC2) - Kajetanowicz - 22"7
10 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 24"0
11 - Dominguez-Penate (Toyota GR Yaris WRC2) - Dominguez - 32"1
12 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 32"1
13 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 33"1
14 - Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 35"0
15 - Serderidis-Miclotte (Ford Puma Rally1) - M Sport - 47"7