Michele Montesano
Mai scontato e ricco di insidie, il Safari Rally del Kenya si è rivelato spietato nel confronti di Ott Tänak. Al comando del terzo atto stagione del WRC fin dalle prime battute, l’estone della Hyundai si è visto sfilare il primo posto per colpa di un problema all’albero di trasmissione della sua i20N Rally1. A salire in cattedra è stato, così, il pilota della Toyota Elfyn Evans seguito dal compagno di squadra Kalle Rovanperä. Ma con undici Prove Speciali ancora da disputare, il rally è tutt’altro che chiuso.
La tornata pomeridiana della tappa del venerdì si è aperta nel segno della Hyundai. Nel secondo passaggio della Camp Moran, la PS più lunga dell’intero Safari, Thierry Neuville si è reso protagonista di una prestazione perfetta. Il belga, non solo ha stampato lo scratch, ma ha staccato il suo compagno di squadra Tänak di 22”4. L’estone è, però, riuscito a consolidare ulteriormente il primato allungando su Evans.
Pur siglando il riferimento nella ripetizione di Loldia, Tänak è arrivato al traguardo con una perdita d’olio proveniente dall’albero di trasmissione. L’estone è stato, così, costretto ad affrontare le ultime due speciali della giornata con la sola trazione posteriore. Pur riuscendo a proseguire il rally, tale problema meccanico l’ha fatto scivolare al terzo posto in classifica generale a 54”7 dalla vetta. Fortunatamente nulla è ancora perduto e Tänak potrà provare a recuperare il terreno nei confronti delle Toyota.
Ad approfittarne stati i due piloti del team nipponico Evans e Rovanperä (nella foto sopra). Costretto ad aprire le speciali odierne, Evans mai si sarebbe aspettato di concludere la tappa del venerdì in testa alla graduatoria. Il gallese, però, dovrà guardarsi le spalle da un arrembante Rovanperä. Proprio il finlandese, dopo il problema accusato da Tänak, ha firmato gli ultimi due scratch della giornata portandosi a meno di otto secondi dal leader Evans.
Dietro le Toyota troviamo le due Hyundai di Tänak e Neuville (nella foto sopra). Dopo l’ottima prima speciale pomeridiana, il belga ha dovuto far fronte all’ennesimo intoppo. Neuville, aiutato dal navigatore Martijn Wydaeghe, ha dovuto pulire i condotti di aspirazione della Hyundai rimasti ostruiti dalla sabbia. Tale operazione ha costretto il campione del mondo in carica ad arrivare in ritardo al controllo orario della Loldia 2 subendo ulteriori 50 secondi di penalità, da sommare al 1’10” accusato in mattinata. Vittima anche di una foratura, Neuville è riuscito a chiudere la tappa in quarta posizione.
Takamoto Katusta ha provato a recuperare il terreno perso questa mattina, per via di una foratura accusata nella Camp Moran. Ma il nipponico della Toyota si è dovuto accontentare del quinto posto davanti al compagno di squadra Sami Pajari. Dopo l’ottima prestazione della mattinata, Joshua McErlean ha perso terreno nel pomeriggio. Un problema allo scarico e la ruota di scorta mal fissata, hanno costretto l’irlandese della Ford ad alzare il piede. Dopo aver riparato la sospensione posteriore destra della sua Puma, Gregoire Munster si è lanciato in una rimonta disperata chiudendo dodicesimo.
Una vera disfatta il Safari Rally del Kenya per Adrien Fourmaux. Ritirato per un problema elettrico sulla sua i20N Rally1 nella seconda prova di ieri, il francese della Hyundai quest’oggi è tornato in azione. Protagonista di un intenso recupero culminato al diciannovesimo posto assoluto a metà giornata, nella tornata pomeridiana Fourmaux ha accusato una foratura all’anteriore destra nel corso della ripetizione di Camp Moran. Il francese, nonostante ciò, ha proseguito ma le alte vibrazioni, unita alla superficie non regolare della speciale, hanno distrutto la sospensione e il braccetto dello sterzo della Hyundai costringendolo, nuovamente, al ritiro (foto sopra).
Cambio di leadership nel WRC2. Saldamente al comando, Oliver Solberg è rimasto vittima del fesh-fesh. Tratto in inganno dalla sottile sabbia sospesa in aria, il norvegese si è incagliato nel corso della ripetizione di Camp Moran. Impossibilitato a ripartire, Solberg ha lasciato la strada spianata a Kajetan Kajetanowicz che ha, così, preso le redini della gara. Il polacco, al volante della Toyota Yaris Rally2, ha terminato la tappa odierna con un vantaggio di 10”2 su Gus Greensmith, primo degli inseguitori con la sua Skoda Fabia. Più staccato Jan Solans, che ha completato il podio di classe WRC2 al volante della Toyota Yaris.
Venerdì 2 marzo 2025, classifica dopo la SS10 (top 15)
1 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2h00'45"4
2 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 7"7
3 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 55"4
4 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 1'31"4
5 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'26"4
6 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 4'19"1
7 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 5'35"4
8 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris WRC2) - Kajetanowicz - 5'53"8
9 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 6'04"0
10 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 6'34"1
11 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 7'43"3
12 - Zaldivar-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 9'33"6
13 - Serderidis-Miclotte (Ford Puma Rally1) - M Sport - 11'13"6
14 - Dominguez-Penate (Toyota GR Yaris WRC2) - Dominguez - 12'54"7
15 - Chwist-Heller (Skoda Fabia WRC2) - Chwist - 17'23"4