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Alfredo Filippone
« Sono contento di andare in Australia per
la prima volta, spero di non incontrare
canguri che attraversano la pista! », aveva
scritto su Twitter Sean Edwards alla vigilia
della partenza per le antipodi. E, invece
dei simpatici marsupi che ogni tanto per-
turbano le gare laggiù, il 26enne pilota
inglese ha trovato un’incredibile fine, vit-
tima di un tremendo incidente da passeg-
gero mentre faceva da istruttore a un gio-
vane pilota locale, Will Holzheimer, per
conto della Porsche Australia, che aveva
organizzato il campus e contrattato
Edwards, uno dei più quotati piloti di Por-
sche GT3. Le immagini tv del post-inci-
dente sono impressionanti e mostrano
una Porsche 996 GT3 completamente
distrutta dopo un forte impatto frontale
contro il guard-rail nonché i postumi di
forti vampate, ma la dinamica di quanto
successo alla curva 6 del Queensland
Raceway nei sobborghi di Brisbane, non è
chiara. I media australiani hanno riporta-
to che quello doveva essere l’ultimo giro
del ‘run’ e ipotizzano un problema tecnico
tipo il bloccaggio dell’acceleratore. Non si
spiegherebbe altrimenti, in effetti, un urto
così violento senza nessun tentativo di
manovra, allorché vi erano più di cento
metri di zona di fuga. Mentre per Edwards
non c’è stato nulla da fare, ci son volute un
paio d’ore per estrarre Holzheimer, in gra-
vissime condizioni, dal rottame della 996.
Le ultime notizie riferiscono che il 22enne
pilota amateur, figlio di un ricco impren-
ditore edile e che vanta un discreto curri-
culumnelle gare locali dove si cimenta con
il team di famiglia, se la caverà. E’ stato
operato per curare le lesioni interne e le
numerose fratture che ha riportato, ma
non ha subito ustioni, come inizialmente
si era detto.
La tragedia ha troncato la vita di Edwards,
un ragazzo apprezzato da tutti nell’am-
biente, proprio quando la sua carriera sta-
va decollando. Dopo aver terminato
secondo nella Porsche Cup tedesca per
due anni consecutivi, era in testa alla Por-
sche Supercup internazionale, quando
mancano soltanto le due gare di Abu Dha-
bi. Gli sarebbero bastati pochi punti per
assicurarsi il pregiato trofeo. Quest’anno,
aveva conseguito il primo successo di rilie-
vo in una gara endurance, alla 24 Ore del
Nürburgring, alla guida di una Mercedes,
e si era già imposto alla 24 Ore di Dubai
due volte. L’anno scorso aveva debuttato
alla 24 Ore di Le Mans, con la 997 della
Prospeed, e aveva avuto la soddisfazione
di un ‘cameo’ nel film ‘Rush’, dove aveva
infilato il casco e la tuta del papà Guy e si
eramesso alla guida della Hesketh 308 del
padre per la ricostruzione dell’incidente di
Lauda al Nürburgring. L’estate scorsa si
era ufficialmente fidanzato con la sua
ragazza, Laura, e alla fine dell’anno sareb-
be quasi sicuramente diventato uno dei
piloti ufficiali Porsche. Il suo nome circo-
lava persino fra i papabili per il program-
ma LMP1 della Casa tedesca...
Edwards ul podio della 24 ore
del Nurburging vinta con Bernd
Schneider, Jeroen Bleekemolen,
Sean Edwards, Nicki Thiim
