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NASCAR
VOLTI NUOVI
IL FUTURO
ARRIVA
SUI CAMION
Wallace e Jones sono due giovani che si stanno mettendo
in luce nella difficile serie americana riservata ai Truck,
ma presto saliranno nella Sprint Cup e sembrano
avere tutte le qualità per lasciare il segno
Marco Cortesi
Hanno stupito tutti quest’anno, messo in
mostra il loro talento e, a loro modo,
cambiato un po’ il mondo delle corse
NASCAR. Sono Darrell Wallace ed Erik
Jones, giovani talenti della Campin-
gWorld Truck Series. Vent’anni appena
compiuti, Wallace (nessuna parentela
con il campione Rusty) è diventato il pri-
mo pilota di colore a trionfare in una
categoria nazionale dai tempi di Wendell
Scott, che nel 1963 aveva conquistato il
successo al Jacksonsville Speedway
Park. Una vittoria passata quasi inosser-
vata sia perché arrivata vincendo un
(sacrosanto) ricorso, sia per via della
scarsa attenzione verso la categoria.
Ultimo prodotto dell’iniziativa Drive For
Diversity, che aiuta la carriera dei piloti
provenienti dalle minoranze o dall’uni-
verso femminile, Wallace ha centrato il
risultato nella Kroger 200 di Martinsvil-
le. Nato a Mobile, Alabama, patria della
cultura della segregazione razziale, non
ha dato molto peso ai significati extra
sportivi. E’ uno che si limita ad andare
forte, tanto da essere già sotto contratto
con il Joe Gibbs Racing e in lista per un
prossimo debutto in Sprint Cup.
Erik Jones, studente delle superiori pro-
veniente dal Michigan, è riuscito ad
infrangere il record per il più giovane
vincitore di una serie nazionale
NASCAR. A poco più di 17 anni, ha eclis-
sato il primato di Chase Elliott, figlio del
celebre Bill. Due le differenze. Mentre la
vittoria di Elliott era arrivata all’ultima
curva con un controverso contatto,
Jones ha messo a segno una gara perfet-
ta, prendendo la leadership a 10 giri dal
termine con uno spettacolare sorpasso
su Ross Chastain. Inoltre, se Elliott ha
sempre preso parte a molte corse
(quest’anno è impegnato anche in
ARCA), Jones ha “le gare contate”, solo
cinque in programma quest’anno con tre
noni posti, un secondo posto, e ora una
vittoria. Cos’hanno Jones e Wallace in
comune? Entrambi hanno vinto per il
team di Kyle Busch, uno che in fatto di
talento, oltre ad averne parecchio, ci ha
sempre visto lungo. Certo nelle stock-
car, chi è arrivato al top segnando record
di precocità ha sempre avuto difficoltà
alla prova della Sprint Cup, sparendo
subito (come la promessa mancata
Casey Atwood) o non riuscendo ad inse-
rirsi nella lotta per il titolo (come Joey
Logano, comunque autore di buone pre-
stazioni). Potranno Wallace e Jones,
anche grazie al loro super-mentore, a
portare il “nuovo” alla vittoria nellamas-
sima categoria?