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Parliamo di te: 23 anni di Turismo, 11
dei quali nei campionati organizzati
da KSO. Non hai mai voglia di cam-
biare aria, di provare una categoria
diversa. Magari un prototipo LMP1?
"No, davvero. Fino al 2000, più o meno,
cercavo ancora di impegnarmi in altre cate-
gorie, poi mi sono calato completamente
nel ruolo di pilota Turismo e in questo cam-
pionato che francamente mi calza alla per-
fezione. Le gare sprint non necessitano di
essere gestite, si spinge al massimo dall'ini-
zio alla fine ed è perfetto per il mio stile
aggressivo, oltre che una bella sfida per un
pilota della mia età. Altri magari guarde-
rebbero alle gare di durata dove si punta
più sul ritmo che sulla velocità pura, ma a
me non interessa e anzi, mettere il sale sulla
coda ai più giovani è una bella soddisfazio-
ne. Inoltre non devo condividere lamia vet-
tura con nessuno, e anche questo non è da
sottovalutare. Nell'Endurance spesso si
divide la macchina con piloti non all'altez-
za, e non sarebbe una situazione facile da
digerire".
Il 2013 ti ha portato il secondo posto
nel Mondiale, ma con un distacco
siderale da Muller. Te lo aspettavi o
credevi che avresti potuto lottare per
il successo?
"Quando arrivi con unamacchina nuova sai
che sarà difficile, ma prima della stagione
sapevamo di potercela giocare. In realtà, ci
siamo resi conto che rispetto a noi le Che-
vrolet erano di un altro pianeta, e questo
unito al fatto che Muller è andato a punti
in tutte le gare ci ha messo fuori dai giochi.
Yvan quest'anno è stato perfetto, ed anche
facilitato dall'assenza di pressione, visto
che nessuno degli altri piloti che guidavano
Chevrolet era alla sua altezza. Noi dal canto
nostro abbiamo buttato via qualche gara di
troppo per problemi tec nici, specialmente
al turbo, o con l'ala non conforme al Sal-
zburgring e ancora con l'incidente di cui
sono stato vittima a Budapest. Diciamo che
il risultato è bugiardo: senza quei problemi
Muller avrebbe vinto il titolo comunque,
ma non con così tanto vantaggio".
Alla fine della stagionemanca ancora
la gara di Macao, ma il campionato ci
arriva a giochi già fatti. Che stimoli e
obiettivi hai?
"Quello che ho prima di ogni evento: parti-
re per vincere almeno una gara e, in questo
caso, confermare il secondo posto nella
classifica piloti che significherebbe un'an-
nata di debutto molto positiva per Honda.
Rispetto a Shanghai, dove contava tantissi-
mo il motore, a Macao il pilota e il compor-
tamento della macchina nel tratto misto
sono importantissimi, quindi sono fiducio-
so. Cercherò di dare il massimo, ma stando
lontano dai muri e dai guard rail".
“
Il sospetto che in Citroen abbiano temporeggiato volutamento
per ufficializzare la loro parteciapazione al WTCC è molto forte
”