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TROPPI PROBLEMI
PER LA TOYOTA
I giapponesi, dal canto loro, sono sembrati
poco... giapponesi. Si sono presentati al via
della stagione con la vettura 2012, che nulla
ha potuto a Silverstone contro i carro arma-
ti in grigio. La macchina 2013 è arrivata a
Spa, ma ha subito sofferto di problemi al
sistema ibrido e ha iniziato a fornire le pre-
stazioni che i tecnici si aspettavano solo da
San Paolo in poi, quando sulla TS030 ha
debuttato un nuovo pacchetto aerodinami-
co ad alto carico. Anche questo, però, non
è bastato e la gara di Shanghai ne è stato un
nuovo esempio. Pole per Wurz-Lapierre in
qualifica, e in gara fuga dell'altra Toyota
guidata da Buemi-Sarrazin-Davidson,
almeno finché il cedimento della sospen-
sione anteriore destra non l'ha messa fuori
gara privandola di un possibile successo. A
quel punto la lotta è stata tra la Toyota
superstite e l'Audi di Lotterer-Fassler-Tre-
luyer che, guidata alla perfezione dal
muretto box, è riuscita a gestire meglio il
tempismo dell'ultima sosta e a sopravanza-
re i rivali, cogliendo un meritato trionfo. E
Tom Kristensen, Allan McNish e Loic
Duval? Consapevoli che un quarto posto
sarebbe bastato per conquistare il titolo
hanno corso "in carrozza", chiudendo terzi
dopo il ritiro della Toyota n°8. Per loro si è
rivelato fondamentale il successo alla 24
Ore di LeMans, gara che ai fini di punteggio
vale doppio e ha portato nel loro carniere
ben 50 punti, 30 in più di quelli incassati
dai compagni di marca.
Pit stop sulla Toyota TS030
di Davidson- Buemi-Sarrazin
Pole senza fortuna
per Lapierre e Wurz
1...,59,60,61,62,63,64,65,66,67,68 70,71,72,73,74,75,76,77,78,79,...86
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