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USCC
24 ORE DI DAYTONA
Marco Cortesi
Il Wayne Taylor Racing non ce l’ha fatta. Al
termine di una rincorsa durata per tutte le
ultime due ore di gara, laDallara divisa dalla
famiglia Taylor (padre e due figli) e da Max
Angelelli ha mancato per poco l’appunta-
mento con la victory lane della 52esima 24
Ore di Daytona. Risultato solo sfiorato,
nonostante una safety-car dell’ultimo
secondo. Aiutati da una circostanza strate-
gica (un rientro ai box poco prima di una
safety-car), Sebastien Bourdais, Christian
Fittipaldi ed il pilota dell’ultimo stint, Joao
Barbosa, hanno conquistato la seconda
affermazione per il team ActionExpress, la
prima ufficiale per una Chevrolet Corvette
DP. Si trattadella seconda vittoria anche per
il portoghese Barbosa (che ricordiamo pro-
tagonista nellametà degli anni Novanta del-
la F.3 Italia) ed il brasiliano Fittipaldi ex F.1,
mentre Bourdais (anch’egli ex F.1, pluri
campione Champ Car e protagonista Indy-
car), vittima dimolta sfortuna inpassato, ha
conquistato il proprio primo Rolex da vin-
citore della classicissima della Florida. Il
trio è stato anche in grado di recuperare
qualche problema meccanico, ma soprat-
tutto una penalità da oltre un minuto per
contatto evitabile ricevuta durante la notta-
ta. E’ quindi iniziata con un secondo posto
invece l’avventura 2014 dei fratelli Jordan e
Ricky Taylor, che divideranno la vettura
paterna per tutto l’anno, dopo una gara in
cui la compagine con base ad Indianapolis
non ha sbagliato praticamente nulla, in par-
ticolare durante la notte, mentre le presta-
zioni della vettura sembrano essere legger-
DP PADRONE
LMP2 INSEGUONO
Il capitolo Sebring, prossima tappa, sarà
molto importante, ed il balance of perfor-
mance sarà al centro dell’attenzione. In
pista a Daytona, la distanza tra DP e LMP2
si è ridotta ancora ma a comandare sempre
le ostilità sono state le prime, sia per la
maggiore conoscenza dell’ambiente da par-
te delle squadre, sia per l’adattabilità delle
vetture al loro tracciato “di casa”. Per la 12
ore della Florida ci si aspetta che i fattori
vengano invertiti anche se forse l’affidabi-
lità sarà, dopo quello che si è visto a Day-
tona, un problema: le barchette, realizzate
per sottostare ad un “cost cap”, si sono
ancoramostrate più “deboli” delleDP, e più
in difficoltà nel mostrare i muscoli in fasi di
lotta molto accesa. Unica a vedere la top-5
è stata la Oreca-Nissan dei campioni ALMS
Graf e Luhr insieme ad Alex Brundle. Per
OAK Racing ed Extreme Speed, piazza-
menti dietro alle migliori GT, mentre c’è
stata poca fortuna per Max Papis. Il coma-
sco, “punta” del team Marsh, si è trovato a
dover recuperare dopo una serie di proble-
mi iniziali e, nonostante la cattiveria profu-
sa non ha potuto fare miracoli visto l’enor-
me distacco accumulato.
mente calate una volta sorto il sole. Per loro,
come per Angelelli, ci sarà tempo per un
possibile riscatto a Sebring mentre Wayne
Taylor, tornato al volante per uno stint dopo
sei anni di ritiro, ha opposto un definitivo
“mai più!”.
Oltre a qualche problema di prestazioni, le LMP2
si sono rivelate poco affidabili, con l'eccezione della
Oreca di Luhr-Graf-Brundle, quinta al traguardo
Poca fortuna per
il team Ganassi
con entrambe
le vetture costrette
a fermarsi
1...,32,33,34,35,36,37,38,39,40,41 43,44,45,46,47,48,49,50,51,52,...66
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