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FORMULA 1
TORO ROSSO
LA TECNICA
SERVE POCA ARIA
Pochi minuti dopo aver svelato le forme della
nuova STR9, la ToroRosso aveva già ricevuto via
Twitter una proposta di collaborazione dalla
Ann Summers, azienda britannica che produce
strumenti per il piacere del gentil sesso. Si è trat-
tato solo di uno, forse il più singolare, dei tanti
paragoni poco eleganti di cui è stato vittima il
muso della vettura progettata da James Key,
tanto per cambiare il particolare che più si è con-
quistato l'attenzione del pubblico in occasione
della presentazione della monoposto 2014.
Come spesso capita, però, l'aspetto più interes-
sante della STR9 non è quello finito sotto i riflet-
tori, ma si trova più indietro, davanti all'abita-
colo. Stiamo parlando delle pance, scavatissime
nella parte inferiore grazie a prese d'aria di
dimensioni ridotte che hanno lasciato al team di
Faenza grande libertà in fase di design. Ancora
una volta non siamo ai livelli raggiunti dalla Fer-
rari perché nella parte alta le prese d'aria occu-
pano tutto lo spazio disponibile (non è così sulla
Rossa), ma non manca molto. Potrebbe essere
un segno che il nuovo V6 Renault è molto effi-
ciente in termini di smaltimento del calore e
richiede quindi pacchi radianti non troppo gran-
di, ma il segreto della Toro Rosso potrebbe
anche essere altrove. Dietro la testa del pilota,
sotto l'airscope, si nasconde infatti un'altra pre-
sa d'aria di dimensioni relativamente importan-
ti: tale presa sembra accedere direttamente al
vano motore, ed essendo piazzata in un'area già
disturbata dalla presenza del casco del pilota ha
un costo in termini di bloccaggio aerodinamico
molto inferiore rispetto a quelle sulle fiancate. Si
tratta senza dubbio di un aiuto per tenere sotto
controllo le temperature del V6, che abbinato ad
altre soluzioni potrebbe aver aiutato a contenere
le dimensioni delle masse radianti.
Filippo Zanier
1...,26,27,28,29,30,31,32,33,34,35 37,38,39,40,41,42,43,44,45,46,...66
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