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FORMULA 1
MCLAREN
Il presente un po’ meno, a quanto pare. «Il
nostro obiettivo è di continuare lo sviluppo
- ammette Michael - stiamo mettendo a
punto e irrobustendo la macchina, quindi
aspettatevi molti cambiamenti nei vari
componenti, visto che come tutti i team
stiamo cercando di sfruttare tutte le oppor-
tunità fornite dai nuovi regolamenti.
L’obiettivo è di sfruttare tranquillamente
l’inverno e i primi test per essere sicuri che
laMP4-29 sia consistente, affidabile e velo-
ce. Sono convinto che la chiave per noi sarà
il primo quarto di stagione, che dovrà dare
ai piloti e agli ingegneri la quantità di dati
necessari a sviluppare la vettura. Sarà una
stagione complessa e difficile da interpre-
tare, non capiterà come in passato che il
vincitore della prima gara si ritrovi in
fuga per il titolo. Di sicuro mi aspetto
grandi contaminazioni e scambi di
idee fra i team, non
appena sarà chiaro
quali sono le
s o l u z i o n i
migliori. Noi
siamo orgo-
gliosi dei con-
cetti che stia-
mo introdu-
cendo, ma ci sono molte aree dove dobbia-
mo imparare e migliorarci».
Orgoglio, nobiltà perduta, nuovi piloti
all’orizzonte. E’ una McLaren sospesa a
metà del guado, e anche la coppia dei piloti
per il 2014 dà l’idea di un mix che può rive-
larsi vincente o pericoloso, dipende dalle
situazioni. Da una parte l’esperienza del
35enne Button, dall’altra i 21 anni di Kevin
Magnussen. «Non sarò io a svezzare Kevin
- ha dichiarato sibillino Button - anzi mi
preoccuperò di ascoltare molto quello che
dice. Sem-
bra
un
r a g a z z o
intelligente, ha fatto bene nelle Wolrd
Series Renault, sono curioso di vedere se
riuscirà a portare un po’ di idee fresche,
anche se la sua esperienza in F.1 è ovvia-
mente limitata. C’è bisogno di collaborazio-
ne, perché nelle nuove vetture, specie per
quanto riguarda la power unit, le cose che
possono andare male e rovinare tutto sono
tante».
Sarà insomma, per usare le parole di Jona-
than Neale, “un anno di cambiamenti” per
la McLaren, che di nuovo sotto la guida del
suo antico boss Ron Dennis ha soprattutto
bisogno di ritrovare la rotta. «Non si tratta
solo di essere sicuri che la McLaren è com-
pletamente concentra sulla vittoria, ma che
lo sia nel modo che ha sempre avuto», ha
spiegato Neale. «Se è mai esistito
qualcuno in possesso di una forte, di
una bussola perfetta, e che sappia come
vincere in F.1 e perché
riuscirci
è
così
importante, quello
è Ron Dennis».
Per ritrovare la
rotta, a volte
bisogna risco-
prire da dove si
viene.
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