Italiaracing.net Magazine - page 16

Mentre gli altri team sembrano essersi divisi fra due scuole di pensiero, cioè "muso alto con la proboscide"
o "muso basso e allargato", il geniale progettista della Red Bull, Newey, ha deciso di fare a modo suo e uti-
lizzare entrambe le soluzioni. Ebbene sì, perché se è vero che la nuova RB10 mostra una protuberanza sul
muso, è altrettanto vero che tra tutte le monoposto ad utilizzare questa soluzione, quella uscita da Milton
Keynes è quella che mostra il "naso" più basso e filante. Consapevole dell'importanza rivestita da un
basso coefficiente di drag (la resistenza all'avanzamento) nella Formula 1 del 2014 al fine di ridurre il
dispendio di carburante, Newey ha evidentemente cercato di far convivere al meglio due anime nella
RB10: da una parte ha puntato su un'alta capacità di penetrazione aerodinamica dell'avantreno, ma
dall'altra ha però tenuto ben presente la necessità di far passare un sufficiente quantitativo di aria sotto
al muso per sfruttare il telaio "scalinato" e indirizzare i flussi verso il fondo e l'estrattore. Il risultato è
unmusetto che dalla centina in poi scende in picchiata e termina in una protuberanza più corta rispetto
a quelle della concorrenza; non solo, l'estremità Red Bull sembra anchemeglio lavorata rispetto a quelle
delle altre monoposto, e va a disegnare una chiglia che sembra molto efficace nel dividere i flussi fra i
due lati della macchina. L'attenzione alla riduzione della resistenza all'avanzamento si nota anche nella
zona delle fiancate, che in quanto a dimensioni contenute sono degne rivali di quelle proposte da
Mercedes e Ferrari: non ci sono dubbi che in fase di sviluppo la Renault abbia avuto un occhio
di riguardo per il proprio top-teamnella fase di sviluppo, e che quindi il V6 sia stato progettato
più in base alle necessità della RB10 che su quelle espresse da Toro Rosso e Lotus: il risul-
tato è una soluzione di raffreddamento che in termini di compattezza è ai massimi livelli,
e non è un caso che in questo settore le vetture che impressionano di più oltre a questa
siano Ferrari e Mercedes, cioè i team che il motore se lo fanno "in casa". Come sulla Toro
Rosso, poi, appare una presa d'aria supplementare dietro la testa del pilota che a quanto
si apprende porta aria verso i radiatore dell'olio, permettendo così di ridurre le dimensioni
delle prese principali.
Interessante anche la zona del retrotreno dove i due sfoghi dell'aria calda dalle pance,
quelli posti ai lati dello scarico, sono piazzati molto più in basso che sulle altre
monoposto, finendo per soffiare direttamente nella zona in cui si trovano il trian-
golo inferiore della sospensione pull-rod e il semiasse.
Filippo Zanier
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FORMULA 1
RED BULL
LA TECNICA
L’ECCELLENZA È NEL COMPROMESSO
1...,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15 17,18,19,20,21,22,23,24,25,26,...66
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