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FORMULA 1
GENE HAAS
Ma al momento sono i teampiù gran-
di che riescono ad arrivare al gruppo
di testa, forse con l’eccezione della
Force India. Siete preparati a partire
dal fondo?
“Dobbiamo imparare e richiederà tempo
perché ovviamente nessuno può arrivare e
battere questo tipo di squadre. La mia sti-
ma è che dovremo passare tre, quatto o cin-
que anni a fondo gruppo per imparare ciò
che serve, quello sarà il nostro lavoro. Non
posso promettere che ci riusciremo, ma allo
stesso tempo potremmo cambiare il nostro
modo di fare per seguire gli altri. Penso che
economicamente saremmo in grado di far-
lo e potremmo avere successo. Non ho fat-
to questo pensando che potrei fallire”.
I suoi piani di costituire il team negli
USA hanno lasciato molti increduli,
specie dopo il fallimento della USF1?
Può riuscire a far funzionare in tut-
to?
“Penso che questa sia l’era della comunica-
zione, e le comunicazioni digitali su inter-
net potranno fare molto. La nostra base
sarà sempre Kannapolis in North Carolina.
Pianifichiamo di avere una sede in Europa
dove le vetture possono essere ripristinate
e lavorate, ma la facility principale per il
design e la costruzione sarà quella di Kan-
napolis”.
La F.1 è più basata sul talento che sul-
la localizzazione. Da dove prenderà
le persone di cui ha bisogno? E’ già
difficile portare le persone fuori dal
Regno Unito, a meno che si tratti del-
la Ferrari.
“Gli americani sono molto creativi, tra i
migliori, quindi non pensiamo solo a por-
tar via risorse dall’Europa. Questo sarà un
team americano e al comando ci saranno
persone americane. Ovviamente prendere-
mo anche persone da altre nazioni, con già
dell’esperienza in F. 1”.
Dice di voler comprare quanti più
componenti possibili per le sue vet-
ture. Cosa ha già nel carrello?
“La cosa più importante è il gruppo della
power unit, e si tratta di buona parte del
retrotreno della vettura. Se riuscissimo a
chiudere un contratto con Ferrari - al
momento ci sono tre costruttori - già vor-
rebbe dire avere metà della macchina. Così
saremo responsabili di costruire solamen-
te l’altra”.
Ha deciso di posticipare il suo debut-
to dal 2015 al 2016, come mai?
“In realtà non l’abbiamo mai posticipato.
Abbiamo ricevuto la scelta tra 2015 e 2014.
Tutto il processo per ottenere la licenza si
stava prolungando parecchio, e poi c’erano
tutte le questioni amministrative e di bilan-
cio che sono da considerare quando hai
persone che lavorano in diverse nazioni del
mondo. Poi, di colpo, siamo stati notati.
Wow… ma in sei mesi dovevamo avere la
vettura pronta e non era il caso, così abbia-
mo deciso per il 2016. Correre nel 2015
avrebbe significato tirare tutto nel caldero-
ne, ed il 2016 ha molto più senso”.
Ci sono già sponsor interessati?
“Le sponsorizzazioni sono come la storia
dell’uovo e della gallina, cosa è arrivato pri-
ma? Stiamo parlando con degli sponsor,
ma non arriveranno finché non vedranno
lamacchina. Spiegargli che la nostra inten-
zione è correre non ha lo stesso appeal,
nessuno firma per un progetto. E la mia
intenzione è di dimostrare che possiamo
farlo prima di andare a chiedere soldi ai
partner. Non sono tranquillo a promettere
cose che potremo avere solo in seguito.
Voglio prima mostrare cosa possiamo fare,
ma possiamo entrare in F.1 con o senza
sponsor”.
Se il tentativo di Anderson eWindsor
di far debuttare un team americano
ha fallito, perché pensa di riuscirci?
“Loro hanno cercato di fare troppo in trop-
po poco tempo, accorgendosi di colpo che
era il sogno era finito. Per noi sarebbe la
cosa peggiore del mondo. Saremo più cau-
ti. Diremo chiaramente cosa potremo fare
e quale sarà l’ordine di tempo che abbiamo
a disposizione. Saremo molto più organiz-
zati in quello che facciamo e nel cercare i
risultati che vogliamo”.
In che momento l’idea di entrare in
F.1 le è passata per la testa e ha ini-
ziato ad essere un’opzione?
“Kenny Anderson mi parlo dell’intenzione di
costituire un team in F. 1 cinque o sei anni fa e
mi ha introdotto in questo mondo. Come ho
detto prima quello che sapevo della F.1 arriva-
va dagli anni ’70, quando eromeccanico in un
teamdi Formula 5000. Kenny mi ha dato più
elementi. Quandodecisi di correre conunmio
Nel campionato Nascar Haas
schiera Busch e anche la Patrick
1...,38,39,40,41,42,43,44,45,46,47 49,50,51,52,53,54,55,56,57,58,...76
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